LE UMILIAZIONI PER SCHOLZ NON FINISCONO MAI: ORA È COSTRETTO A PRESENTARSI DAI TALEBANI CON IL CAPPELLO IN MANO – IL CANCELLIERE TEDESCO, CHE HA ANNUNCIATO UNA STRETTA SUI MIGRANTI DOPO LA STRAGE DI SOLINGEN, VUOLE TRATTARE CON I FONDAMENTALISTI CHE GOVERNANO L’AFGHANISTAN E CON IL “MACELLAIO” SIRIANO BASHAR AL ASSAD. OBIETTIVO: TROVARE UN ACCORDO SUI RIMPATRI DI CHI DEVE ESSERE ESPULSO DALLA GERMANIA – SCHOLZ DEVE “COPRIRSI” A DESTRA: DOMENICA PROSSIMA SI VOTA IN TURINGIA E SASSONIA, DOVE I NAZISTELLI DELL’AFD SONO IN TESTA NEI SONDAGGI…
Estratto dell’articolo di Cosimo Caridi per “il Fatto Quotidiano”
I socialdemocratici tedeschi devono proporre, al più presto, una stretta sull’immigrazione. Primo obiettivo: rimpatrio dei migranti a cui è stato negato il diritto di asilo. Per farlo l’Spd è disposta ad aprire un tavolo di negoziali con i talebani in Afghanistan e con il siriano Bashar al Assad.
“Non avremo altra scelta che tenere discussioni tecniche con il regime dei talebani e con quello di Damasco su singoli punti, come le deportazioni” ha spiegato al settimanale Spiegel, l’esperto di politica estera dell’Spd, Nils Schmid. Stesso messaggio anche dai Verdi, il partito che ha fatto dell’accoglienza uno dei punti saldi nel suo programma. […]
Non c’è un dato nazionale preciso sul numero di migranti che dovrebbero essere espulsi, ogni Land ha una propria giurisdizione. Il Senato di Berlino ha comunicato che al 31 luglio risultavano oltre 16 mila individui in attesa di essere espulsi. Il numero è in crescita di quasi il 5 per cento rispetto a fine 2023. Lo scorso anno sono state deportate, solo dalla Capitale tedesca, 1.370 persone.
Il sistema produttivo della Germania ha bisogno di 400 mila nuovi lavoratori, meglio se specializzati, all’anno. Il problema è però prima politico che economico. Domenica prossima si vota in Turingia e Sassonia, due dei länder orientali. In entrambi gli Stati federati l’estrema destra, Afd, è prima nei sondaggi.
bashar al assad con vladimir putin
L’attentato della settimana scorsa a Solingen, un richiedente asilo siriano ha ucciso tre persone, viene usato dai conservatori per chiedere la chiusura delle frontiere e una campagna di rimpatri forzosi. Pochi giorni fa Friedrich Merz, presidente della Cdu, in un evento della campagna elettorale a Dresda ha proposto di bloccare tutte le richieste di asilo, anche quelle già presentate, di siriani e afgani.
“Il cancelliere sta perdendo il controllo del proprio Paese”, ha detto ieri Merz dopo un faccia a faccia con Scholz, proprio per concordare un’azione congiunta sulla migrazione. Il presidente della Cdu è l’avversario designato dell’attuale cancelliere alle elezioni politiche del 2025.
Superare l’Spd è considerata cosa fatta dai conservatori che sembrano molto più attenti a recuperare più voti possibili dalla destra. In quasi vent’anni di guida della Cdu, Angela Merkel ha spostato il partito verso il centro, lasciando molto spazio di crescita a destra per Afd. Dopo il biennio delle porte aperte (2015/16) la retorica sulla migrazione ha permesso ad Alternative für Deutschland di entrare al Bundestag. […]
talebani - afghanistanolaf scholz a Solingen