SCIOCCHEZZAIO PALLONARO – SCINTILLE SPALLETTI-MAZZARRI: "OH, MAZZARRINO, HAI SEMPRE PAURA DELLA TUA OMBRA" - “IO SONO UN TORO MAREMMANO” - L’ESILARANTE STORYTELLER DI ORNANO - LE METAFORE DEL VIPERETTA, I CALEMBOUR DI TREVISANI: “PALO DI PAVOLETTI, PALOVETTI IN QUESTO CASO” - LULA HA CHIESTO UNA TV IN CELLA PER VEDERE…
Antonio Dipollina per la Repubblica
Palmeiras-Corinthians - ieri sera su Premium - finale del campionato Paulista, non una gara qualsiasi ma quella indicata dall' ex presidente Lula in Brasile come snodo della sua vicenda giudiziaria. Prima, a quanto pare, ha detto che voleva consegnarsi alla polizia al fischio finale, poi è finito in carcere prima. Ma, dicono le cronache, ha ottenuto una tv in una cella che prevede qualche privilegio.
Lula è del Corinthians, e dopo un minuto i suoi segnano, e dopo cinque minuti pareggia il Palmeiras ma un guardalinee si inventa un fuorigioco inesistente. Forse tutto per alleviare le prime ore in prigione del, comunque popolarissimo, ex presidente.
- Presidente in carica è invece sempre Viperetta Ferrero. Che sabato sera dopo il derby di Genova era su quote inarrivabili, è andato a Premium e ha detto cose del tipo «la porta è femmina e bisogna penetrarla». Nelle tv la consegna è quella di tenerlo a bada il più possibile e far finta di niente e sperare che se ne vada presto, ma nell' occasione quelli in studio a Premium sono apparsi in difficoltà nonché in imbarazzo come mai accaduto.
- Non ci aveva ancora pensato nessuno, tra i vari comici in azione. E ci è arrivato, a Quelli che il calcio, Antonio Ornano: da ieri è in pista il personaggio Folco Maria Brandauer, di professione storyteller del calcio. Ovvero la parodia di alcuni modelli esistenti in natura. La caratteristica principale di Folco Maria è quella di proporre un eloquio di grande fascino nella narrazione calcistica ma di sbagliare completamente citazioni, date, risultati, nomi di calciatori. Abbastanza esilarante.
-Chi transitasse in queste settimane in Spagna accuserebbe un riacutizzarsi di amarezza vedendo nelle edicole, e pubblicizzata su tutti i muri, la raccolta firmata Panini di figurine dei calciatori che partecipano con le loro squadre ai Mondiali di Russia. Va a ruba e sono tutti entusiasti e non vedono l' ora, in Spagna.
-«Primi segnali del possibile arrivo di Sarri al Monaco. Ieri sera al Casinò i croupier erano tutti in tuta» (Gene Gnocchi). «Piovono dai tifosi della Juve fischi per Cristiano Ronaldo, ma sono fischi di rispetto» (Pierluigi Pardo, era molti minuti prima della rovesciata-gol). «Palo! Palo di Pavoletti! Palovetti, in questo caso» (Riccardo Trevisani, Sky Sport).
- «Quando fai così sei più pesante di una mucca in braccio» (Eraldo Pecci a Marco Lollobrigida, Il Sabato della Ds, Raidue).
2. MAZZARRI-SPALLETTI
Estratto dell’articolo di Andrea Sorrentino per la Repubblica
Infatti Spalletti, che ha visto l' Inter creare 10 palle-gol, calciare 16 corner e colpire due pali per poi perdere 1-0, non sarebbe dell' idea e va verso il centrocampo, ma Mazzarri lo raggiunge e gli porge la mano ( « Come si fa in Inghilterra » , inzigherà più tardi). Spalletti la stringe con forza anzi gliela stritola, anche se dopo si lamenterà della timidezza del rivale ( « Ha sempre timore pure quando vince, mi dà la manina con la puntina ») e con il volto piuttosto teso dice qualcosa che evoca i rovesci della fortuna, al che si vede Mazzarri andarsene e dire « questo è matto » . Ma la cosa continua in sala interviste tv, dove di solito gli allenatori sono vicinissimi perché rilasciano dichiarazioni alle varie emittenti, separati solo da tramezzi.
Spalletti ascolta Mazzarri dire a Mediaset «mica ho capito cosa mi ha detto Spalletti» e soprattutto lo vede garrulo e paonazzo per la felicità, allora interviene: esce dal suo box, dove sta per effettuare un' intervista con la Rai, e raggiunge il collega nel box di Sky, dove Mazzarri si sta dirigendo: « Cos' è che non hai capito, Mazzarrino, che te lo spiego? ». Tra i due c' è un breve chiarimento sulla vicenda della stretta di mano, uno di quelli in cui nessuno ha voglia di chiarire un bel niente, poi Spalletti scherzando parla di un futuro scontro a braccio di ferro, allora Mazzarri:
«Se si fa a braccio di ferro io e te, cadi subito, t' avverto: io sono un toro maremmano, tu invece sei di quelle colline, lassù » . Spalletti, seccato, mentre se ne va la chiude così: «Oh Mazzarrino, hai sempre paura della tu' ombra». Ultimo round a Mazzarrino, che in conferenza stampa parlerà di uno Spalletti che non si era ricordato di dovergli stringere la mano: « A fine gara non siamo tanto lucidi, lui poi ha qualche anno più di me » . Poi finalmente il gong.