scioperi addetti bagagli

LO SCIOPERO SELVAGGIO MANDA IN TILT LINATE E MALPENSA – LA PROTESTA IMPROVVISA DEGLI ADDETTI AI BAGAGLI NEI DUE AEROPORTI HA PROVOCATO CAOS E RITARDI ANCHE DI 2 ORE – LA RABBIA DEI PASSEGGERI - IL GARANTE VALUTA SANZIONI

SCIOPERO ADDETTI BAGAGLISCIOPERO ADDETTI BAGAGLI

Ilaria Carra e Chiara Baldi per la Repubblica

 

 

Il malumore corre sui social, dove i passaggeri di Linate e Malpensa twittano dei disagi registrati stamattina, quando nei due aeroporti è partita la "protesta spontanea" che ha rallentato le operazioni di imbarco legata all'agitazione degli addetti ai bagagli.

 

Un'agitazione che non era stata annunciata ed è cominciata stamattina presto, alle 6. E sulla quale vuole vederci chiaro il Garante. Il presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero, Giuseppe Santoro Passarelli, ha fatto richiesta alle società aeroportuali di Linate e Malpensa coinvolte, all'Enac e al prefetto di avere informazioni urgenti in relazione a quanto avvenuto nei due scali lombardi e sul numero dei voli in ritardo, per capire se si tratta di un'agitazione spontanea dei lavoratori,

 

SCIOPERO ADDETTI BAGAGLISCIOPERO ADDETTI BAGAGLI

di uno sciopero bianco, di una protesta fuori dalle norme; se sia stata o meno ritualmente proclamata, se sia riferibile a una organizzazione collettiva di lavoratori ovvero a iniziative di singoli. In tal caso, valuterà se vi siano state violazioni alla legge sugli scioperi e conseguentemente se adottare eventuali sanzioni

 

La protesta arriva il primo agosto, giorno clou per le partenze dei vacanzieri, scelto non a caso ma fuori da ogni regola. Tutti i sindacati del trasporto aereo hanno indetto lo "sciopero selvaggio" solo ieri sera: infatti, come stabilisce la legge 146 del 1990 che regola il diritto allo sciopero e come disposto dall'Enac, nel periodo dal 27 luglio al 5 settembre, considerato quello più 'caldo' per gli aeroporti, esiste un periodo di franchigia durante il quale lo sciopero non può essere effettuato.

 

"Causa agitazione sindacale spontanea del personale di terra si stanno verificando disservizi e ritardi su Malpensa - è stato il messaggio pubblicato dallo staff dello scalo di Malpensa solo alle 8.35 - seguiranno aggiornamenti". Alle 9, la situazione su Linate - riportava l'account ufficiale di Aeroporti - stava lentamente rientrando. E' successo che a Linate i lavoratori hanno indetto un'assemblea spontanea dalle 5 alle 7, con code ai check in e ritardi fino a 30 minuti per i voli. A Malpensa, l'assemblea si è conclusa solo dopo le 10: ritardi fino a due ore, alcuni volo sono partiti senza bagagli per evitare cancellazioni.

SCIOPERO ADDETTI BAGAGLISCIOPERO ADDETTI BAGAGLI

 

l nuovo blitz improvviso segue quello del 6 maggio scorso, quando i lavoratori delle cooperative del trasporto bagagli e dei servizi di terra avevano invaso il check-in di Malpensa di Ryanair per protestare contro la politica degli appalti delle società che hanno in affidamento i servizi. Anche stavolta i lavoratori e i sindacati si oppongono all'ingresso di una cooperativa nei servizi cosiddetti "di rampa", l'unico dove le cooperative non sono ancora entrate. Venerdì scorso ci sono state alcune assemblee spontanee, dopo il fallimento della trattiva con Enac. E ieri, un'ipotesi di accordo in prefettura a Varese si è conclusa con un nulla di fatto.

 

Al centro della protesta la volontà di Ags, una delle società che si occupano dei servizi di terra negli aeroporti, di subappaltare una parte di lavoro (circa il 30%) alla cooperativa Alpina. I sindacati sono contrari: la ritengono "pericolosa", "un modo per svalutare il lavoro". Lo spiega bene Luca Pistoia, dirigente dell'Usb, secondo cui "l'ingresso delle cooperative nell'unico servizio in cui sono ancora assenti, quello di handling, significherà, come ben sanno i lavoratori, la riduzione della qualità delle condizioni di lavoro e la frantumazione dei diritti".

 

LINATELINATE

Per questo, osserva, "la protesta unitaria di tutti i sindacati del comparto proseguirà fino a che non verranno accolte per intero le richieste dei lavoratori: fuori le cooperative dal comparto handling". Ma l'agitazione ha prodotto un primo risultato: la direzione dell'Enac "ha imposto ad Alpina il rinvio" del suo ingresso all'aeroporto di Malpensa "di un mese", fino al 1 settembre.

 

Il segretario regionale Fit Cisl Lombardia, Alfredo Rosalba, spiega: "L'ingresso di Alpina in area rampa (carico e scarico aeromobili) non ha nessun senso visto che siamo in attesa dell'uscita del bando di gara per la riduzione degli handler a Malpensa e si attende anche il pronunciamento del Tar sul ricorso di Sea contro l'autorizzazione del subappalto ad Alpina da parte di Ags", la società dell'handling che gestisce il servizio per Ryanair a Malpensa. Rosalba ricorda che "Ags pratica tariffe talmente basse da essere fuori da ogni logica di mercato e per abbattere i costi è quindi costretta a subappaltare i servizi di rampa ad Alpina". La stessa Ags venerdì scorso è stata espulsa da Assohandler, l'associazione nazionale delle società di handling, "poiché non ha rispettato la clausola di protezione sociale prevista dal contratto nazionale".

MALPENSAMALPENSA

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…