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SCONTRI E FERITI A FIRENZE AL CORTEO PER IL “NO” AL REFERENDUM CHE CERCAVA DI RAGGIUNGERE LA LEOPOLDA: "SIAMO QUI PER RAPPRESENTARE UNA REALTA' SOCIALE CHE NON E' RAPPRESENTATA: I GIOVANI SENZA FUTURO" - CARICHE DELLA POLIZIA, LANCIO DI BOTTIGLIE, BOMBE CARTA - LA QUESTURA AVEVA VIETATO IL CORTEO

Luca Serranò per www.repubblica.it

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Gli scontri sono subito partiti all'angolo tra via Cavour e piazza San Marco, a Firenze. Lancio di bottiglie, fumogeni, bombe carta e la carica delle forze dell'ordine alla manifestazione organizzata contro il governo Renzi, il referendum e la Leopolda. Un migliaio di persone si sono ritrovate in piazza, nonostante il divieto della questura che aveva proibito il corteo verso la Leopolda, e autorizzato solo un presidio. Ma i manifestanti avevano reagito:" Vogliamo arrivare alla kermesse, non accettiamo divieti".

 

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Così alle 16 sono scoppiati gli scontri, le cariche e i lanci di oggetti con contusi tra le forze dell'ordine e i manifestanti che hanno divelto interamente il cantiere in piazza San Marco e si sono asserragliati tra piazza San Marco e la vicina piazza Santissima Annunziata. Secondo le prima informazioni ci sarebbero contusi tra le forze dell'ordine. Un agente è rimasto ferito, sembra leggermente, forse dallo scoppio di una bomba carta o di un grosso petardo.

 

Il corteo è formato da antagonisti, centri sociali, dal "Comitato Firenze dice no". Secondo gli organizzatori della manifestazione "il presidente del consiglio continua con la sua idea folle verso questa città e verso il Paese che considera il cortile di casa sua".

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Alla manifestazione sono presenti anche rappresentanti arrivati da Venezia (il comitato No alle grandi navi), dalle Marche, dalla Campania: "Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata quella dei giovani che lavorano con i voucher, della persone sotto sfratto, la nostra è una piazza aperta", hanno concluso gli organizzatori della manifestazione. In piazza striscioni e cartelli.

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