“ERA MIO FIGLIO” - UNO SCONTRINO E UNA CHIAVE INGLESE “INCHIODANO” L’ASSASSINO DI MARILIA

Da Ansa.it

Claudio Grigoletto, nel corso del suo interrogatorio, avrebbe detto di essere convinto di essere il padre del figlio che aveva in grembo Marilia Rodrigues, la brasiliana per il cui omicidio e' stato fermato. Il suo legale ha pero' spiegato che ''sono emerse altre relazioni'' che la ragazza aveva e bisogna attendere gli accertamenti scientifici.

Grigoletto ha peraltro ammesso la relazione sentimentale con la ragazza ma, a proposito della paternità del figlio che la giovane stava aspettando, il legale ha detto: ''Stiamo attendendo anche noi le risultanze degli esami perché sono emerse altre relazioni'' che la ragazza avrebbe avuto con un altro uomo. Il gip di Brescia ha convalidato il fermo di Claudio Grigoletto. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

I carabinieri hanno trovato uno scontrino di un supermercato con l'acquisto di candeggina e acido nell'ufficio che Grigoletto ha in un campo volo nel Bresciano. Lo scontrino risale alla mattinata di giovedì scorso, giorno in cui Marilia Rodrigues è stata uccisa. Per l'accusa, per simulare un suicidio, l'assassino avrebbe cercato di far ingerire acido alla brasiliana.

Inoltre in un ufficio che Grigoletto ha in un campo volo a Bedizzole, nel Bresciano, e' stata trovata una chiave inglese con tracce del tubo della caldaia che chi ha ucciso Marilia Rodrigues aveva manomesso per causare una fuga di gas. Lo si e' appreso dopo l'interrogatorio di convalida del fermo di Grigoletto che potrebbe vedersi contestata la premeditazione

La vicenda - Grigoletto, fermato due giorni fa, nella mattinata di ieri, non ha mai confessato l'omicidio. Sposato e padre di due bambine piccole, era anche il padre del bambino che Marilia portava in grembo. ''Aveva la necessità di eliminare il problema rappresentato dal fatto di essere il padre del bambino che la brasiliana aspettava'' secondo il procuratore di Brescia Fabio Salamone. Il procuratore ha aggiunto che ''la donna è stata strangolata ma potrebbe essere stato il gas a finirla''.

Grigoletto non avrebbe perso la propria determinazione neppure durante i lunghi interrogatori degli investigatori che l'hanno tenuto sotto torchio per ore, ed in momenti diversi: ''E' sempre rimasto molto calmo, molto freddo - ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Brescia, il colonnello Giuseppe Spina -. Certamente negare di aver avuto una relazione con la vittima non ha contribuito a creare una situazione che potesse in qualche modo allontanare da lui i sospetti''.

Una linea, la sua, che si sarebbe quindi rivelata controproducente al suo presunto obiettivo, quello di non perdere la moglie, una bambina all'asilo nido ed un'altra piccola di poco più di un mese appena. Proprio per la recente nascita della figlia, ha spiegato il procuratore reggente di Brescia Fabio Salamone, l'uomo stava tentando di ''riordinare il proprio rapporto familiare''.

Che da fuori, a chi lo conosceva da pochi mesi, sembrava del tutto normale: ''Eravamo contenti che una famiglia giovane con bambini fosse venuta vicino a noi - ha raccontato una vicina di casa -. Lui sembrava una persona così per bene. Mi spiace per la moglie''.

Lei, mamma per la seconda volta, si è chiusa nel silenzio, nella villetta di Adro dove la famiglia si era trasferita all'inizio dell'estate. Tende chiuse e tapparelle abbassate, raggiunta al telefono con un tono gentile ma deciso, una vena di preoccupazione nella voce, la donna ha spiegato di non poter dare ''nessuna informazione. Parlate con il mio avvocato''.

Il Caso Cesaroni, il delitto del '90 a Roma - Due donne, entrambe morte nel mese di agosto, entrambe in ufficio ed entrambe assassinate. Sono diverse le analogie tra la morte della brasiliana Marilia Rodrigues Silva Martins e quella di Simonetta Cesaroni, un omicidio ancora senza autore e divenuto uno dei misteri irrisolti degli ultimi 30 anni.

Era il 7 agosto 1990 quando Simonetta Cesaroni, 21 anni, fu trovata massacrata con 29 coltellate nell'ufficio dell' Associazione degli Ostelli della gioventù in via Poma, a Roma, dove lavorava. Il cadavere della ragazza fu trovato dalla sorella Paola. Simonetta era nuda sul pavimento completamente insanguinata, ma non aveva subito violenza sessuale.

Per l'omicidio venne fermato Pietrino Vanacore, uno dei portieri dello stabile di via Poma, che sarà scarcerato il 30 agosto e non più rinviato a giudizio. Morirà suicida nel 2010.

Nel 2007 emerse che il dna trovato sugli indumenti di Simonetta era dell'ex fidanzato Raniero Busco che venne quindi iscritto dalla procura di Roma sul registro degli indagati per omicidio volontario. Nel 2011 Busco venne condannato a 24 anni di carcere. Nel 2012 una nuova perizia disposta dalla Corte d'Appello sembrò demolire le certezze degli esperti dell'accusa nel processo di primo grado.

Le tracce sul corpetto di Simonetta erano sì di Busco, ma anche di altri due uomini da identificare. Il 27 aprile 2012 Busco viene assolto in appello "per non aver commesso il fatto". E anche se il sostituto procuratore generale Alberto Cozzella ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione di Busco, il delitto Cesaroni a tutt'oggi resta senza colpevoli.

 

CLAUDIO GRIGOLETTO GRIGOLETTO CON LA moglie MARILIA Claudio Grigoletto marilia rodrigues marilia rodrigues claudio grigoletto omici

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…