martin scorsese

SCORSESE FOREVER – “CI SONO VOLUTI CINQUE ANNI PER FINIRE “THE IRISHMAN”. AL PACINO MI DICEVA: ‘SPERO DI VIVERE ABBASTANZA A LUNGO PER VEDERE IL FILM FINITO’” – “SOLO NETFLIX HA ACCETTATO DI FINANZIARE IL PROGETTO (160 MILIONI DI DOLLARI). IN CAMBIO HA VOLUTO LA POSSIBILITÀ DI PROGRAMMARLO IN STREAMING. MI È SEMBRATO UNO SCAMBIO EQUO. SE PENSO CHE ALCUNI MIEI FILM SONO STATI AL CINEMA DUE SETTIMANE E POI SONO SPARITI..." - VIDEO

 

Paolo Mereghetti per il “Corriere della Sera”

 

martin scorsese foto di bacco (4)

Amore, mafia, tradimenti e morte. The Irishman racconta la storia del killer di Filadelfia Frank Sheeran (interpretato da Robert De Niro) e del suo rapporto con Jimmy Hoffa (Al Pacino), il potente e discusso leader del sindacato degli autotrasportatori, sparito misteriosamente nel 1975 e il cui corpo non è mai stato trovato.

 

In esclusiva per il Corriere ecco l' intervista che ha concesso Martin Scorsese su un film che ricapitola molti temi della sua più che cinquantennale carriera. Un «film testamento» è stato detto, da domani nelle sale e dal 27 novembre su Netflix.

robert de niro e martin scorsese sul set di the irishman 1

 

In «The Irishman» i personaggi non sfidano la morte, ci convivono: è lei la vera protagonista.

«Quando Bob (De Niro) e io abbiamo deciso di raccontare questa storia, ho pensato che avremmo potuto imparare qualcosa anche alla nostra età - abbiamo tutti e due 76 anni - e accettare l' idea della mortalità, ammesso che sia possibile farlo. Imparare a vivere con questa consapevolezza.

martin scorsese sul set di the irishman 1

 

Io glielo ho anche detto esplicitamente: lui mi guardava e annuiva. A un certo punto Al Pacino, che ha due anni più di noi, mi ha detto: "Spero di vivere abbastanza a lungo per vedere il film finito" per via del tempo lunghissimo, cinque anni, che c' è voluto per sviluppare la tecnologia digitale di ringiovanimento. Ma ce l' ha fatta, grazie a Dio».

martin scorsese e joe pesci sul set di the irishman

 

Il film abbraccia quarant' anni di vita americana.

« The Irishman ci ha permesso di guardare indietro alla nostra vita. Sia io che Bob abbiamo potuto fare i film che abbiamo voluto, siamo diventati famosi. E adesso? Cosa altro ci aspetta? Abbiamo imparato qualcosa? Certamente siamo stati testimoni di un periodo molto stimolante.

martin scorsese sul set di the irishman

 

Io quegli anni li ho vissuti fino in fondo senza fidarmi delle ideologie. Avevo voglia di credere in una società ideale, in un' utopia. Lo volevo veramente anche se ho scoperto che non esiste. Ho fatto del mio meglio, credo, imparando il rispetto reciproco, come sono fatte le persone. Con molta curiosità nei confronti della vita».

francesco rosi

 

Per la prima volta in un suo film ha un posto importante la politica.

«Io mi sono tenuto sempre lontano dalla Storia contemporanea, dai grandi eventi. Ci sono stati grandi autori capaci di farlo, come il vostro Francesco Rosi con Salvatore Giuliano o Il caso Mattei . Io non sono capace. A casa mia non si è mai parlato di politica, se non di Roosevelt e della Grande Depressione.

martin scorsese (4)

 

Nel mio film seguo quello che ha scritto Charles Brandt a proposito della fine di Jimmy Hoffa ma non voglio spacciarla per verità. E poi: è così importante sapere chi ha ucciso John Kennedy? Chi c' era dietro gli assassini di Robert Kennedy o di Martin Luther King? Saperlo, ci aiuterebbe a sentirci meglio? Renderebbe la nostra vita più facile?».

robert de niro e martin scorsese sul set di the irishman

 

Ma nel film si parla della famiglia Kennedy, di Castro, della Baia dei Porci, di Nixon...

«Però restano sullo sfondo. Ci spiegano dove andava l' America allora e ci ricordano che Frank Sheeran giocava su una scacchiera dove altri comandano. Ma a me non interessavano le idee di Frank sulla politica americana: io volevo raccontare solo le sue emozioni di uomo.

 

the irishman-11

Quello che mi interessa di una persona come lui è l' amore, il rimorso, il tradimento, la necessità del tradimento. Alla fine, la politica non c' entra: tutto si restringe al fatto che deve tradire la persona cui vuole più bene. Tutto resta focalizzato sull' individuo, sul dilemma umano, sul conflitto morale».

the irishman 9

 

Una tragedia della vita quotidiana.

«Sono cresciuto in quartieri devastati dall' alcol, dove mettevano le bombe nei locali e la gente moriva per strada. Ogni giorno c' era una tragedia ma la gente si sforzava di vivere. La cosa sconvolgente è che queste tragedie facevano parte della nostra vita. Non c' è mai nulla di drammatico nelle uccisioni che vediamo fare a Frank.

 

the irishman 8

E non dimentichiamo che Sheeran aveva fatto la guerra: 411 giorni di battaglie in Italia, Anzio, Salerno, Montecassino. Chi sei quando torni a casa? Pensiamo ai soldati che oggi tornano dall' Afghanistan e in tantissimi si suicidano. Non sto giustificando quello che fece Frank, sto cercando di capire».

 

Nel film c' è una scena molto divertente, quella sulla puzza di pesce in auto. Qualcuno ha scritto che è una scena alla Tarantino.

the irishman 6

«È una scena vera, presente nel libro. Frank, Sally e Chukie stanno andando a uccidere Hoffa e Frank non si fida dei suoi due compari: ognuno potrebbe uccidere gli altri. Ma a differenza di altri film, qui la violenza è vera, ha delle conseguenze. Non è ad effetto, non vuole essere una punteggiatura artistica. È reale, anche se fa ridere. E comunque nei miei film c' era molto umorismo ben prima di Tarantino: penso a Mean Street , un po' a Taxi Driver , molto a Toro scatenato e molto di più a Quei bravi ragazzi ».

 

the irishman 7

C' è molta musica nel suo film.

«Quando ero piccolo, la musica era la principale forma di comunicazione artistica. I miei genitori appartenevano alla classe operaia, non c' era l' abitudine di leggere libri. C' era il cinema, la radio, i juke box. Da ogni finestra usciva della musica e quella più famosa veniva dalle colonne sonore: il tema di Mario Nascimbene per La contessa scalza , quello di Ruby fiore selvaggio , quello di Grisbì , che ho messo nel film perché adoro Jean Gabin e volevo che De Niro si ispirasse un po' a lui. E poi La ballata di Mackie Messer , Al di là di Luciano Tajoli che avevo imparato a conoscere in Gli amanti devono imparare di Delmer Daves...».

 

the irishman 5

Anche la fotografia ha una patina antica.

«Definirei la luce di The Irishman una luce barocca, caravaggesca. L' ho chiesta a Rodrigo Prieto, il direttore della fotografia, perché l' illuminazione di quei posti era proprio così, coi séparé e i divanetti di pelle rossa che sembravano più scuri. Avevano un fascino misterioso.

 

New York non era molto illuminata in quegli anni, c' erano poche luci per le strade. Io sono cresciuto nell' oscurità».

the irishman 4

 

Per ringiovanire i suoi attori ha dovuto girare in digitale?

«Il film è girato per il 70 per cento in digitale e per il 30 in 35mm. Per il mio film precedente, Silenzio , le proporzioni erano invertite. Ho sempre cercato di usare la pellicola quando ho potuto, ma per la sperimentazione digitale sul ringiovanimento ho dovuto utilizzare una macchina da presa speciale e naturalmente digitale».

 

Lei ha dichiarato che i film di super-eroi si avvicinano più ai parchi di divertimento che al cinema.

the irishman 3

«L' ho detto e lo confermo. I parchi di divertimento sono luoghi fantastici quando si è bambini, ma poi si cresce. Non sto dicendo di non fare i film della Marvel, dico solo: lasciate un po' di posto anche ai nostri film.

 

Lo dico perché sono preoccupato del fatto che tutto ruoti sempre intorno al concetto di super uomo, di Übermensch: se ci sono solo quei film, i ragazzi penseranno solo in quel modo, dimenticando che un essere umano a volte deve prendere delle decisioni che non vorrebbe prendere, che esistono le contraddizioni, che il mondo non si divide solo in buoni o cattivi.

 

the irishman 2

Voglio che i giovani sappiano che quei film non sono vero cinema, sono un' altra cosa. Ma se non possono vedere gli altri film, come possono capirlo?».

La sua scelta di far produrre «The Irishman» da Netflix ha suscitato qualche polemica.

«Negli ultimi trent' anni ho sempre lavorato con produttori indipendenti ma non ho trovato nessuno per questo film (il costo si è aggirato intorno ai 160 milioni di dollari, circa 144 milioni di euro, ndr ).

the irishman 19

 

Solo Netflix ha accettato di finanziare interamente il progetto lasciandomi totale libertà creativa. In cambio ha voluto la possibilità di programmarlo in streaming in contemporanea con la distribuzione nelle sale.

 

Mi è sembrato uno scambio equo. Soprattutto se penso che alcuni miei film, come Re per una notte , sono stati al cinema due settimane e poi sono spariti. Certo, l' ideale è vedere i film al cinema, ma prima bisogna farli per poterli vedere».

 

Cosa è orgoglioso di aver lasciato con la sua opera.

the irishman 18

«Le racconto cosa mi è capitato mentre stavo facendo dei sopralluoghi nel Midwest, in Oklahoma. Stavo guidando da ore, intorno a me c' erano solo distese di campi e una mucca ogni tanto.

 

the irishman 17

Poi, in mezzo a quel nulla mi è apparso un ranch, circondato da erba a perdita d' occhio. Io ero stanco morto, faceva un gran caldo, era agosto: ho deciso di fermarmi. Mi hanno accolto una madre col figlio, gentilissimi. Ricordo che avevano anche un cane. Ci siamo stretti la mano e il ragazzo, molto gentile, mi ha chiesto di fare una foto. Poi mi guarda e mi chiede se può farmi una domanda. Io immagino già che sia la solita: "Quale dei suoi film preferisce?".

 

the irishman 15

E invece lui mi chiede: "Ha contribuito lei a distribuire La clessidra di Wojciech Has?". Sono rimasto senza parole. Un ragazzo che viveva in mezzo al nulla aveva visto quel film che io avevo fatto restaurare e distribuire e lo aveva trovato meraviglioso. "Mio fratello e io poi abbiamo recuperato tutti gli altri film di Has e anche altri titoli polacchi" ha aggiunto. Una persona in mezzo al nulla... Ecco, forse una cosa buona l' ho fatta».

the irishman 12robert de niro sul set di the irishmanTHE IRISHMAN AL PACINO ROBERT DE NIROthe irishman 14robert de niro e martin scorsese sul set di the irishman 1the irishmanal pacino e robert de niro sul set di the irishmanthe irishman 1the irishman 10the irishman 13the irishman 16

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?