omicidio sarah everard proteste scotland yard cressida dick

UN CAPO DONNA? RANDELLA UGUALMENTE - SCOTLAND YARD FINISCE SULLA GRATICOLA DOPO AVER RISPOSTO CON LA VIOLENZA ALLA PROTESTA PACIFICA DI MIGLIAIA DI DONNE CHE SI ERANO RIUNITE PER MANIFESTARE PER LA MORTE DI SARAH EVERARD, LA 33ENNE UCCISA DA UN POLIZIOTTO MENTRE TORNAVA A CASA A LONDRA – NELLA BUFERA È FINITA CRESSIDA DICK, CAPO DI SCOTLAND YARD E PER AMARA IRONIA PRIMA DONNA A OCCUPARE L’INCARICO: I PARTITI CHIEDONO LE DIMISSIONI, MA LEI… - VIDEO

Enrico Franceschini per "la Repubblica"

 

manifestazione per l'omicidio di sarah everard 1

C'era una volta Scotland Yard: basta la parola a evocare il corpo di polizia più famoso del mondo. Il primo a usare metodi di investigazione scientifica. Un simbolo dell'understatement inglese: i suoi " bobbies " con il buffo elmetto mantenevano l'ordine disarmati. E una forza efficace nella prevenzione del terrorismo: a dispetto dei numerosi attentati degli ultimi anni, sono stati molti di più quelli prevenuti.

 

Eppure, la Metropolitan Police, questo il nome ufficiale, è sotto accusa come raramente nella sua storia: per il rapimento e l'omicidio di Sarah Everard da parte di un poliziotto, una settimana fa; e per la reazione «sproporzionata, inaccettabile, scioccante», secondo tutti i partiti, alla veglia funebre organizzata sabato da centinaia di donne per commemorarla e «riprendersi le strade» dalla violenza maschile. Una manifestazione proibita per le norme sul distanziamento sociale ma pacifica, che le forze di sicurezza hanno affrontato caricando, picchiando, arrestando indiscriminatamente.

sarah everard 2

 

La prima nel mirino delle accuse è Cressida Dick, capo di Scotland Yard e per amara ironia prima donna a occupare il prestigioso incarico. «Milioni di donne hanno perso fiducia in lei, dovrebbe andarsene», dice il liberaldemocratico Ed Davies. «I chiarimenti forniti finora non sono sufficienti», gli fa eco Priti Patel, ministra degli Interni e alta esponente conservatrice. «Abbiamo visto scene inquietanti» afferma Keir Starmer, leader del Labour.

 

«Mi avevano garantito che la veglia sarebbe stata controllata con sensibilità », rincara la dose Sadiq Khan, sindaco laburista della capitale. «Non è stato così. Ho chiesto al capo della polizia di venire a farmi rapporto. Non sono soddisfatto della sua spiegazione». Come chi scrive ha scoperto intervistandola qualche anno fa, Cressida Dick ha un carattere di ferro: altrimenti, minuta come uno scricciolo e omosessuale, non sarebbe arrivata a un posto così importante.

cressida dick 1

 

«Difendo l'operato della polizia e non intendo dimettermi», ha infatti reagito. Fu già coinvolta in un brutto episodio nel 2005, quando agenti ai suoi ordini, il giorno dopo gli attentati di quattro kamikaze islamici nei treni della Tube, uccisero per errore un giovane brasiliano innocente, scambiandolo per un terrorista: ma venne assolta.

 

 Al di là delle richieste di dimissioni, la risposta agli ultimi due imbarazzanti incidenti va cercata lontano: bisogna tornare al 2010, quando dopo un lungo governo laburista vennero al potere i conservatori, prima con David Cameron, poi con Theresa May e Boris Johnson, rispondendo alla crisi finanziaria globale del 2008 con una politica di austerità. Nella scure dei tagli alla spesa pubblica finì pure la polizia: a livello nazionale il numero di agenti è calato del 15 per cento e di ausiliari del 40, colpendo soprattutto Scotland Yard, la forza più grande del Regno Unito.

 

patsy stevenson

A Londra sono sparite le ronde di quartiere. E il risultato si vede nelle statistiche: nell'ultimo decennio i reati in città sono passati da 77 a 101 ogni mille abitanti, il crimine è cresciuto cinque volte più che nel resto del Paese, nell'ultimo anno gli omicidi sono aumentati del 23 per cento, lo spaccio di droga del 22, furti e rapine del 15, con 20 mila abusi sessuali contro le donne e 16 mila accoltellamenti, 43 al gi orno. Un tempo relativamente sicura, Londra è diventata pericolosa come o più di New York. La soluzione? «Più soldi alla polizia e più biblioteche, centri sociali, educazione al rispetto delle donne», scrive il Guardian . Elementare Watson, direbbe Sherlock Holmes.

proteste davanti scotland yard 7proteste davanti scotland yard 10

patsy stevenson 1

proteste davanti scotland yard 6proteste davanti scotland yard 11cressida dicksarah everard 4wayne couzenswayne couzens e la moglie elenawayne couzens e la moglie elena 1wayne couzens 1sarah everard sarah everard 3il luogo del ritrovamento del corpo di sarah everard 2proteste davanti scotland yard 5il luogo del ritrovamento del corpo di sarah everard 3il luogo del ritrovamento del corpo di sarah everard 4il luogo del ritrovamento del corpo di sarah everard 5il luogo del ritrovamento del corpo di sarah everard 6sarah everard 1proteste davanti scotland yard 1cressida dick sadiq khancressida dick 2proteste davanti scotland yard 2proteste davanti scotland yard 12proteste davanti scotland yard 13proteste davanti scotland yard 3proteste davanti scotland yard 8proteste davanti scotland yard 4manifestazione per l'omicidio di sarah everard 3manifestazione per l'omicidio di sarah everard 2proteste davanti scotland yard 9

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...