matteo lepore limite 30

SE ANDATE A BOLOGNA NON DOVETE AVERE FRETTA: NEL CENTRO CITTÀ IL LIMITE DI VELOCITÀ È STATO ABBASSATO A 30 KM/H - UN POVERETTO È STATO MULTATO PERCHÈ ANDAVA A 39 KM/H E TUTTI SONO INCAZZATI CON IL SINDACO MATTEO LEPORE: "BISOGNA TENERE GLI OCCHI PIÙ SUL TACHIMETRO CHE SULLA STRADA, È COME GUARDARE IL CELLULARE..."

Estratto dell’articolo di Filippo Fiorini per “La Stampa”

 

limite 30 km:h 3

Il Golden retriever è affacciato al finestrino, ma il vento non gli muove un pelo. Nell'utilitaria con lui, il suo umano conduce con un filo di gas e tutti gli altri automobilisti attorno collaborano - facendo lo stesso coi rispettivi pedali dell'acceleratore - a quell'atmosfera di utopia che aveva ieri pomeriggio il quartiere Saragozza di Bologna: canti di passeri che altrimenti il rumore del traffico avrebbe schiacciato, uno strano effetto di moviola, calma senza annunci di tempesta.

 

Qui macchine, bici, motorini e monopattini viaggiano alla velocità massima che può raggiungere una mucca che corre. Sì, perché da ieri- con un provvedimento municipale verso cui nessuno, o quasi, ha speso una parola d'affetto - il capoluogo emiliano è la prima grande città italiana col limite dei 30 all'ora su moltissime strade.

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Il sindaco del Pd Matteo Lepore e la sua giunta hanno guardato ai centri urbani più moderni e attenti al progresso d'Europa e hanno messo in pratica quello che in molte città, Milano ad esempio, è ancora in discussione. Parlando coi cittadini, però, emerge più che altro il divario tra l'idea e la realtà. In altri termini, questo elogio della lentezza è compatibile con un treno prenotato all'ultimo per salvare un affare che va a rotoli, con un «venga a scuola perché suo figlio ha la febbre», con tutti i nostri imprevisti quotidiani?

 

matteo lepore

Sergio Baldazzi crede di no. Ieri mattina, mentre cercava di raggiungere il suo laboratorio di oreficeria, si è «beccato la medaglia del primo multato», dice: 29 euro, 42 se non paga entro domenica. Baldazzi sapeva che, dopo sei mesi di prova generale, ieri sarebbero incominciate le sanzioni, ma non si aspettava la doppia pattuglia di vigili. Prima ha visto il monitor che segnala la velocità che stai facendo, poi gli agenti con il velox.

 

«Fin lì ero sotto ai trenta - garantisce - dopo è vero, ho accelerato, ma mica fino ai 150, facevo i 39 all'ora» e il telelaser lo ha beccato anche se era già oltre il primo controllo. Quindi al secondo posto di blocco, un po' più in là, dove lo hanno fermato col libretto già in mano: la sanzione scatta oltre i 36.

 

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[…] Sergio di cognome fa Rosu, che in romeno significa rosso, ma gli altri facchini che con lui da 8 anni fanno i traslochi a Bologna lo chiamano «biondo», perché i capelli ce li ha così. Guida il furgone e sta col sindaco, contro il quale però è già andata in scena la prima protesta degli Ncc e altre se ne organizzano sui social dei gruppi di quartiere. Perché è d'accordo?

 

«Perché è giusto farlo per i bambini». Intende dire che davanti a una scuola, su un passaggio pedonale o di fronte a un ospedale, è meglio andar piano. Il suo caposquadra ribatte che «per fare i 30 bisogna tenere gli occhi più sul tachimetro che sulla strada, praticamente è come guardare il cellulare mentre si guida». Oppure, che «tra fare i 50 e fare i 30 non c'è poi tanta differenza. L'importante è prestare attenzione», ma questo non è del tutto vero. […]

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