sharon verzeni sergio ruocco

COM'E' POSSIBILE CHE DOPO 10 GIORNI, LE INDAGINI SULL'OMICIDIO DI SHARON VERZENI BRANCOLANO NEL BUIO? - LA 33ENNE, UCCISA CON QUATTRO COLTELLATE A TERNO D’ISOLA, UN PAESINO DI 8 MILA ABITANTI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO E  NESSUNO HA VISTO O SENTITO NULLA? - AL MOMENTO, C'E' SOLO UNA TESTIMONE CHE HA RACCONTATO DI AVER SENTITO LA SGOMMATA DI UNA MACCHINA CHE FUGGIVA POCO PRIMA DI UDIRE SHARON CHIEDERE AIUTO - SERGIO RUOCCO, IL FIDANZATO 37ENNE DELLA VERZENI, RIVELA: "CAPITAVA CHE SHARON ANDASSE A CAMMINARE LA SERA PER IL CALDO, DA SOLA OPPURE QUALCHE VOLTA CON ME. MA QUELLA SERA..."

Estratto dell’articolo di Maddalena Berbenni per www.corriere.it

 

sharon verzeni

Mentre il temporale scurisce l’orizzonte e spezza l’afa da lontano, Sergio Ruocco fuma da solo nel giardino della casa di quelli che da futuri suoceri la tragedia ha trasformato in secondi genitori. Lui sta qui, a Bottanuco, insieme ai Verzeni […]

 

Ruocco, il lavoro da idraulico e la poca voglia di esporsi

«Parleremo quando sapremo qualcosa», mette le mani avanti con voce fioca. Sergio Ruocco è un idraulico di 37 anni originario di Seriate […]

 

sergio ruocco

Il 29 luglio, vigilia dell’omicidio, lui e Sharon avevano cenato nell’appartamento acquistato tre anni fa a Terno d’Isola, a metà strada tra le rispettive famiglie. La coppia si frequentava da 16 anni e aveva da poco terminato il corso per fidanzati, ma senza una data per il matrimonio.

 

Quel lunedì, la 33enne aveva staccato dalla pasticceria dove lavorava come barista alle 15, aveva fatto qualche spesa e aspettato Sergio a fine giornata. Verso le 22, l’idraulico sostiene di essere andato a dormire perché stanco. «Io purtroppo non mi sono reso conto di niente — dice ancora a fatica —. Capitava che Sharon andasse a camminare la sera per il caldo, da sola oppure qualche volta con me. Ma se avessi saputo che sarebbe uscita a quell’ora, non l’avrei lasciata».

 

SHARON VERZENI

Era mezzanotte quando si è avviata con le scarpe da ginnastica e le cuffiette per ascoltare musica. Forse più tardi del solito, ma comunque non di molto, stando agli accertamenti dei carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, ora affiancati dagli esperti in crimini violenti del Ros. Sharon ha camminato lungo il solito tragitto per 50 minuti, passando dalle strade più periferiche al centro del paese, dove, in via Castegnate, è avvenuto l’agguato.

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L’assassino deve averla sorpresa, senza neanche lasciarle il tempo di urlare, dal momento che, pur con le tante finestre aperte sulla strada, che è stretta e a senso unico, nessuno avrebbe udito grida di paura. La prima testimone la sente chiedere aiuto quando già è stata pugnalata, così come un’inquilina dello stesso condominio, che però ieri ha aggiunto un dettaglio significativo, per altro già segnalato da un’altra donna che abita a pochi passi: il rumore di una sgommata poco prima del lamento. «Poi — ricorda l’inquilina —, ho tirato su la tapparella e ho visto la ragazza a terra».

sharon verzeni 4

 

Sharon è giunta all’ospedale Papa Giovanni XXIII già morta e subito dopo i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento di via Mario Merelli. Hanno fatto spogliare Ruocco, lo hanno fotografato per verificare se avesse escoriazioni o lividi sospetti. Gli hanno sequestrato il telefonino. Lo hanno perquisito e fatto domande. Hanno svegliato anche i vicini per capire se ci fossero stati litigi.

sharon verzeni 3

 

Nulla è emerso, nemmeno dalla telecamera all’angolo, che ha filmato un’unica persona allontanarsi dal cancellino del 28/E: Sharon. «Non c’era niente che la preoccupasse — sostiene il compagno —, ho chiesto anche alle sue colleghe al lavoro. Speravo che le indagini portassero a qualcosa più velocemente, ho chiamato e mi hanno detto che stanno facendo il possibile. Bisogna lasciarli lavorare». Deve essere stato atroce: «Lo è stato e lo sarà per sempre».

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