“SE MUORI È LO STESSO” – SONO STATI PROMOSSI I TRE BULLI DI UNA SCUOLA MEDIA DI LATINA CHE, PER OLTRE UN ANNO, HANNO PERSEGUITATO UNA COMPAGNA DI CLASSE - LA 13ENNE VENIVA CHIAMATA “EBOLA” E VENIVA BULLIZZATA ANCHE VIA MESSAGGI: “SE NON HAI AMICI, FATTI UNA DOMANDA. DEVI MORIRE” – LA RAGAZZINA HA INIZIATO AD AVERE PROBLEMI PSICOLOGICI, LA MADRE HA SPORTO DENUNCIA, MA I GENITORI DEI BULLETTI HANNO RIFIUTATO IL PERCORSO DI “GIUSTIZIA RIPARATIVA” E NON SI SONO MAI SCUSATI…
Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per www.repubblica.it
"Devi morire". E ancora: "Se muori non se ne accorge nessuno". Bullizzata a 13 anni, per un anno, fino a stare male. Dal 7 febbraio del 2023, poi, l'attacco alla compagna fa un salto di qualità con frasi denigratorie e persecutorie da parte di uno studente. "Se non hai amici, fatti una domanda", si legge in uno dei messaggi. Fino a quando la ragazzina lo blocca. Da quel momento tutti iniziano a chiamarla "Ebola".
Nonostante ciò i tre bulli di una classe di terza media in provincia Latina sono stati promossi a fine anno, alcuni anche a pieni voti (tranne il 6 in condotta), e non andranno a svolgere lavori socialmente utili: le famiglie dei ragazzi hanno infatti rifiutato il percorso di “giustizia riparativa”.
[…] lo scorso dicembre la madre della tredicenne aveva cercato un contatto prima con gli insegnanti e poi con i genitori degli altri ragazzi. Poi aveva sporto denuncia.
Gli studenti si erano giustificati dicendo che per loro si trattava di “un gioco” ma avevano anche creato un gruppo WhatsApp per deridere e vessare la propria compagna.
La ragazzina era crollata, ha avuto disagi psicologici, ha cominciato a isolarsi, arrivare dopo a scuola per evitare di incontrare i tre e avere problemi in classe.
Dopo la denuncia della madre la polizia postale aveva indagato i tre minori ipotizzando i reati di istigazione al suicidio e stalking […]