SE NON SU-ORA, QUANDO? DOPO L’INVITO DEL PAPA A USARE CON PRUDENZA I SOCIAL, PARLA LA MONACA DI CLAUSURA CHE POLEMIZZO’ CON LA LITTIZZETTO: “PASSO MEZZ'ORA AL GIORNO SU FACEBOOK: IN CHAT LEGGO IL DOLORE DI TANTI. CONFORTARE È IL NOSTRO MESTIERE. LO FACCIAMO ALLA GRATA COME SUI SOCIAL"
Natascia Festa per il “Corriere della Sera”
«Visualizzato: ore 14.45». Per fortuna il messaggio sulla chat di Facebook ha la spunta. Madre Rosa Lupoli, nel silenzio del convento di clausura delle Cappuccine di Napoli, ha letto la richiesta di intervista. Aveva 24 anni, una laurea in Lettere e giocava a pallavolo quando decise di passare dal mare aperto di Ischia alle grate del Monastero delle Trentatré (che intanto sono diventate tredici).
Adesso ne ha 51, è un autorevole riferimento spirituale e nel 2013 è stata tra le prime ad aprire una pagina facebook dalla quale polemizzò con Luciana Littizzetto che aveva ironizzato sull' abbraccio troppo «fisico» dato al Papa da alcune sue colleghe di clausura. Ora ha aperto anche un profilo personale ed è da lì che risponde.
Ha letto la nuova Costituzione apostolica?
«Sì, l' ho appena scaricata dal sito del Vaticano. L' aspettavamo perché tiene conto anche del nostro parere. Due anni fa, il Papa ha inviato un questionario a tutte le suore di clausura del mondo, in cui chiedeva il nostro pensiero su temi fondamentali. È la prima volta che siamo interpellate in 700 anni. Uno dei punti riguardava i social. Ma ci sono da dire due cose che aiutano a interpretare il suo messaggio».
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Diciamole.
«La prima è che l' argomento è sistemato molto in fondo al documento, non ne ha la centralità. La seconda è il giorno che il Santo Padre ha scelto per la sua divulgazione, il 22 luglio, dedicato a Santa Maria Maddalena, ricorrenza che lui stesso ha trasformato da memoria a festa liturgica, equiparando questa figura a quella degli apostoli. Vuol dire che il Papa dà grande importanza all' azione evangelizzatrice delle donne» .
Che passa anche per i social?
«Dobbiamo portare la forza della parola di Dio dove sono gli uomini. E oggi le loro solitudini si manifestano nell' agorà virtuale. Il contenuto del passo è chiaro: è un invito al prudente discernimento affinché quei mezzi siano al servizio della vita contemplativa.
Esattamente quello che facciamo noi. Non dice di non usarli. Li ritiene utili, del resto anche Sua Santità ha un profilo twitter».
Quanto tempo passa su Facebook?
«Mi collego la mattina per circa mezz' ora, per pubblicare la meditazione del Vangelo. Mi ricollego la sera per leggere i messaggi ricevuti. In chat leggo il dolore e il disorientamento di uomini e donne. Ci chiedono di pregare per loro. È la nostra missione. Mi scrivono anche tanti giovani. Alcuni li sostengo quando sono sotto esame. Sapesse quanti ne ho laureati via Facebook!».
Se la preghiera è un medium tra l' uomo e Dio, Facebook crea una triangolazione dello spirito?
«Confortare è il nostro mestiere. Lo facciamo alla grata, al telefono, su Facebook e su WhatsApp: una coppia di veneti mi aveva scritto di alcuni problemi familiari. Ho meditato per loro. Un giorno me li vedo dietro la grata: sono venuti a ringraziarci. Quando sei vicino a Dio si crea una forza di attrazione enorme all' esterno. In clausura ci fondiamo con nostro Signore. Questo è percepito e amplifica le richieste di sostegno».
WhatsApp? Lo usa?
«Molte persone che conosco non hanno Facebook, così durante la Quaresima ho creato un gruppo WhatsApp con circa 600 persone. Credevo che l' esperienza finisse lì. Invece ho avuto tante richieste di continuare, soprattutto dagli atei e dai buddhisti della chat».
Dopo la Costituzione apostolica sarà emanata una normativa. Teme possa esserci qualche limitazione?
«No, è giusto che ci siano regole, anche se, come diceva la mia maestra di noviziato, dopo il grande respiro teologico dei documenti del Papa, arriva l' imbuto delle norme. Le posso chiedere una cortesia?».
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Dica.
«Non mi chiami Madre ma suora, sono stata abbadessa per 10 anni, non lo sono più».
Suor Rosa, ma le foto con i gadget del Napoli?
«È l' unica evasione che mi consento. Sono tifosissima» .
PAPA ASSEDIATO DALLE SUORE DI CLAUSURA