scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile

LA “FAST FASHION” STA INTOSSICANDO IL PIANETA – SE VI CHIEDETE DOVE VANNO A FINIRE GLI SCARTI DELLE AZIENDE DI ABBIGLIAMENTO A BASSO COSTO, FATE UN GIRO NEL DESERTO DI ATACAMA, IN CILE, INFESTATO DA MONTAGNE DI JEANS, MAGLIETTE E VESTITI – PER UN ASSURDO VUOTO NORMATIVO, IL MATERIALE TESSILE NON VIENE CONSIDERATO UN RIFIUTO E, OGNI GIORNO, SULLE COSTE DEL PAESE SBARCANO MIGLIAIA DI TONNELLATE DI VESTITI INVENDUTI NEI PAESI OCCIDENTALI – ALCUNI STILISTI CILENI STANNO PROVANDO A SALVARE GLI SCARTI PER…

Estratto dell’articolo di Elena Basso per “la Repubblica”

 

scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile 8

[…] Il deserto di Atacama si estende per quasi tutto il Nord del Paese, grazie ai suoi paesaggi attira centinaia di migliaia di turisti. Ma da alcuni anni ormai qualcosa infesta le sue dune: tonnellate di vestiti abbandonati provenienti soprattutto da Europa e Stati Uniti. Sono usati o di collezioni invendute, di marchi di fast fashion (come Zara o H&M) e di lusso (come Armani o Marc Jacobs) che arrivano nel porto di Iquique. Nella legislazione cilena, infatti, c’è un vuoto normativo che non riconosce il materiale tessile come rifiuto, e quindi ogni giorno sulle coste del Paese sbarcano migliaia di tonnellate di vestiti invenduti o inutilizzati spediti dai Paesi occidentali.

 

scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile 9

Al porto di Iquique vengono smaltiti fra decine di imprese che comprano container interi di vestiti per rivenderli in negozi sparsi in tutta l’America Latina. Ma la mole di abiti che affluisce al porto ogni giorno è enorme e, gli imprenditori, a fine giornata, cedono a prezzi irrisori i vestiti invenduti alle famiglie meno abbienti della zona. Che a loro volta li smerciano nei mercati di Iquique o — abitudine diffusa ormai da alcuni anni — li gettano nel deserto.

scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile 7

 

[…] I rifiuti si concentrano ad Alto Hospicio, una città di oltre 100mila abitanti che si trova a lato di Iquique. Iquique ha una doppia natura: città industriale e meta turistica. Alto Hospicio invece è uno dei luoghi più pericolosi del Cile ed è composto quasi esclusivamente da tomas , il corrispettivo cileno delle favelas , dove l’estrema povertà si mischia agli affari dei narcotrafficanti.

 

scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile 4

«La situazione di Alto Hospicio è molto complicata perché in un contesto così povero e pericoloso, la municipalità ha altre priorità rispetto al riciclo dei rifiuti» — afferma Q’ala Blacker, geografa di 25 anni che ha studiato a lungo le conseguenze ambientali delle discariche illegali di abiti della zona di Iquique. «Ma anche perché spesso la vendita dei vestiti che finiscono nel deserto è l’unico sostegno economico per famiglie che altrimenti non riuscirebbero a sopravvivere».

 

scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile 6

[…] Negli ultimi anni inoltre molti stilisti cileni e latinoamericani hanno creato intere collezioni usando gli abiti raccolti nel deserto di Atacama. Sono designer come la compagnia Ecocitex o giovani stilisti Cris Miranda, che recuperano i vestiti trasformandoli in giocattoli per bambini, in giacche, camicie o eleganti completi.

 

scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile 5

Gli attivisti di Desierto Vestido camminano fra le dune e raccolgono ogni tipo di indumento: gessati, camicie di seta, zainetti, giacche invernali. Basta mettere una mano nel cumulo per capire che sono tutti in perfette condizioni, spesso ancora con l’etichetta. Ma è impossibile restare a lungo: chi butta i vestiti nel deserto ora ha iniziato a bruciarli, causando un danno ambientale ancora più grave. […]

scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile 1scarti del fast fashion nel deserto dell atacama in cile 3

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME