massimo boldi loredana de nardis

SEGRETI, CORNA, MISTERI: CHE STORIA QUELLA TRA MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS! - UNA “GOLA PROFONDA” RIVELA A “SPY”: “BOLDI L’HA CONOSCIUTA NEI LOCALI DI SCHICCHI DOVE FACEVA SPOGLIARELLI. MA LEI NON SI È MAI LASCIATA CON IL MARITO NEANCHE QUANDO FREQUENTAVA L’ATTORE. NEI GIORNI IN CUI MASSIMO NON ERA A ROMA, LEI ERA A CASA CON LA FAMIGLIA. PIÙ DI UNA VOLTA AL LOCALE SI PRESENTAVANO SIGNORI NON GIOVANISSIMI CHE..."

MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS

1 - I TROPPI SEGRETI DELLA EX DI BOLDI

Luigi Stanislao Xavier per “Spy”

 

Da quando Dagospia ha pubblicato le foto della donna che risultava legata dal 2004 a Massimo Boldi, Loredana De Nardis, in compagnia dell’imprenditore Mario Silvestroni e il Corriere della Sera ha deciso di vederci chiaro sul “tradimento” che lei nega («Da tre anni io e Boldi siamo solo amici») e che lui conferma, il giallo si arricchisce ogni giorno di dettagli (l’attore ha raggiunto la coppia con quattro bodyguard per un chiarimento si sospetta non troppo pacifico).

 

MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS

Così, ci è tornato alla mente un vecchio scoop di Corona star’s, la rivista corsara fondata e affondata da Fabrizio Corona, in cui la De Nardis si esibiva in uno striptease, attività confermata da Dagospia che, parlando della De Nardis, ricordava: «La donna, prima di incontrare il re dei Cinepanettoni, si guadagnava il pane come sexy star nei locali di Riccardo Schicchi (tra i quali il “Blue Moon” di Roma)».

 

Così abbiamo provato a vederci chiaro e abbiamo seguito la pista che porta proprio ai locali di Riccardo Schicchi, il re dell’hard, scomparso nel 2012. «Ma di chi state parlando? Di Laura Del Sol?», ci risponde subito una fonte che vuole rimanere anonima e che ricorda la De Nardis con il suo nome d’arte. Quale arte? «Lei faceva gli spogliarelli nei locali di Schicchi, è lì che ha conosciuto Massimo Boldi».

 

LOREDANA DE NARDIS E MASSIMO BOLDI

Facciamo notare che Boldi ha sempre raccontato come lui e Loredana si fossero conosciuti in un bar, dove lei si era avvicinata per un autografo. «Sarà stato il bar di uno dei locali di Schicchi, il “Blue moon” o il “Las Vegas”, che erano spesso usati dai registi per girare alcune scene dei Cinepanettoni. Loredana lavorava lì, esistono ancora i cartoncini con la pubblicità dei suoi spettacoli».

 

LOREDANA DE NARDIS E IL SUO MISTERIOSO ACCOMPAGNATORE

La nostra guida alla vita notturna della Capitale ci svela un ulteriore segreto. «Loredana non si è mai lasciata con il marito quando frequentava Boldi. Nei giorni in cui Massimo non era a Roma, lei viveva tranquillamente a casa con la propria famiglia. Fra Loredana e il marito c’è sempre stata molta complicità».

 

E poi, di nuovo: «Più di una volta al locale si presentavano signori non giovanissimi che chiedevano di lei, ma restavano delusi perché spariva per alcuni periodi e poi riappariva come se niente fosse. Schicchi è stato più volte in difficoltà e, quando ha saputo della liaison fra lei e Boldi, si è messo le mani nei capelli. Non abbiamo mai creduto che Loredana fosse innamorata di lui e abbiamo sempre temuto che finisse male. E, forse, il fatto di avere chiuso questa storia, anche se in modo così burrascoso, è stata una liberazione».

 

2 - DE NARDIS-BOLDI, PARLA MARIO SALVESTRONI: «MASSIMO LA FACEVA SEGUIRE. LOREDANA È PROVATA»

Candida Morvillo per www.corriere.it

 

LOREDANA DE NARDIS E IL SUO MISTERIOSO ACCOMPAGNATORE

Si chiama Mario Salvestroni è ingegnere e imprenditore ed è stato il presidente di Confindustria Grosseto. È lui l’uomo fotografato mentre cammina abbracciato con Loredana De Nardis, ormai ex fidanzata di Massimo Boldi. Una storia, 72 anni Boldi, 43 lei, durata a detta dell’attore 14 anni, dal 2004 a oggi, e invece finita, secondo la versione della donna, nel 2015, con Boldi che però non si rassegnava, e lei che comunque pubblicamente si prestava a essere presentata come la sua compagna.

 

Mario Salvestroni risponde al telefono tranquillo ed educato, dice: «Noto dall’ultimo articolo del Corriere che almeno Boldi concorda con la sua ex compagna che il 18 aprile hanno deciso di interrompere ogni rapporto. Le date sono fondamentali perché le mie foto con la signora De Nardis sono del 21 aprile. Possono confermarlo molte persone perché, quella sera, eravamo a Castiglione della Pescaia, all’inaugurazione dello stabilimento balneare Dolce Vita, di mia proprietà. Per il resto, nell’intervista del signor Boldi trovo incongruenze inspiegabili».

LOREDANA DE NARDIS E IL SUO MISTERIOSO ACCOMPAGNATORE

 

Che cosa non le torna?

«Lui dice che successivamente, il 27 aprile, un amico ha visto Loredana salire sul treno e lui ha capito che stava venendo a Grosseto da me, allora si è messo in macchina per coglierci insieme all’arrivo del treno. Ma mi chiedo come abbia fatto a percorrere 182 chilometri più in fretta di un Frecciabianca, per giunta radunando quattro bodyguard».

 

Come quattro bodyguard?

«Quattro gorilla. Mi domando come abbia fatto a farli arrivare a casa sua, poi a uscire da Roma nel traffico del ponte, tutto questo in un’ora e 31 minuti».

 

Dal racconto di Boldi, avevo capito che fosse arrivato a Grosseto quando Loredana stava ripartendo.

«È arrivato quando lei è scesa dal treno. Inoltre, Loredana ha preso un treno che ferma anche a Livorno, Pisa, La Spezia, Genova. Come ha capito, Boldi, che stava venendo proprio a Grosseto?».

 

Aveva dei sospetti su di lei.

«Evidentemente».

massimo boldi loredana de nardis

 

E lei, con i calcoli sui tempi di percorrenza, che sospetto sta adombrando?

«Ritengo che Loredana fosse seguita da investigatori privati o in qualche modo spiata e che le foto non siano state scattate per caso».

 

È un’accusa non da poco.

«Loredana mi ha fatto sentire una telefonata registrata in cui Boldi parlava dei quattro bodyguard e di altre cose che non ho voluto ascoltare per rispetto della privacy. Non so come aveva avuto quella registrazione».

 

Siamo al controspionaggio. Qual è stato il ruolo dei bodyguard nell’incontro?

«Non voglio dirlo, non sono io la persona offesa. Mi chiedo solo come si faccia a parlare di tradimento se lui concorda sul fatto che il 18 si erano lasciati definitivamente. Le nostre foto sono state scattate il 21, dov’è il tradimento?».

loredana de nardis

 

Perché parla di «persona offesa»?

«Non posso dirlo».

 

Pensa che ci sarà una denuncia?

«Non lo so».

 

Le risulta che non stessero più insieme, in realtà, da gennaio 2015, come Loredana ha scritto in una richiesta di rettifica al Corriere?

«Io posso solo attenermi a quello che dice Loredana, conosco entrambi da 13 anni e negli ultimi tre anni non li ho visti insieme. In particolare, dopo uno spiacevole incidente a casa mia, dopo il quale non ho più invitato Boldi e sul quale non dirò altro».

 

massimo boldi con loredana de nardis

Ma lei e la signora De Nardis state insieme?

«Non è una risposta che posso darle in sua assenza. Non sarebbe corretto. Noto solo che, con correttezza, il Corriere, nella prima domanda a Boldi chiede come sia possibile che avesse pensato subito al tradimento, visto che non c’era un bacio».

 

Che cosa è successo il 21 aprile alla Dolce Vita?

«Lei è venuta a passare qui una giornata di serenità. C’era la prova dei nuovi cuochi, ci teneva, non mi aspettavo quello che è successo dopo, che è stata una cosa normale che può accadere fra persone che da anni hanno una bella amicizia e che non c’è ragione che diventi un caso nazionale».

 

Lei è sposato, divorziato?

massimo boldi loredana de nardis

«Separato dal 1989, divorziato tre anni dopo. E Boldi mi ha invecchiato, non ho 70 anni, ma 67. Non che io sia vanitoso, ma mio figlio, che è fisico quantistico ed è una persona precisa, mi ha detto di far correggere l’età. Ed è stato lui a calcolare che Boldi non poteva arrivare a Grosseto in quel modo in un’ora e mezzo».

 

Ha sentito Loredana?

«È provata in modo significativo. Dopo la scenata del 27 alla stazione, ha avuto ripercussioni psicofisiche».

 

Psicofisiche significa anche fisiche, è un’accusa pesante.

«Questa è una deduzione. Io ho assistito a una bravata con tanto di bravi. Erano in cinque per affrontare una donna».

LOREDANA DE NARDIS E IL SUO MISTERIOSO ACCOMPAGNATORE

 

Nessuno se l’è presa con lei?

«Per fortuna no, perché ero stato dal dentista, avevo subito un’estrazione ed ero dolorante coi postumi dell’anestesia. Mi permetta solo di aggiungere che Loredana non si merita tutto questo e che sono felice che mi abbia riferito che tanti amici le hanno mostrato solidarietà».

 

LA REPLICA DI MASSIMO BOLDI

A questo punto, è necessario, per completezza di informazione, offrire una controreplica a Massimo Boldi. Il quale, con onestà, conferma che alcuni dettagli erano stati omessi nell’intervista precedente. Anche lui è sorprendentemente calmo in questa che sta diventando una spy story più che una serie alla «Boldi and Beautiful», come lui l’ha definita.

MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS

 

Boldi, è vero che alla stazione è andato con quattro bodyguard?

«Sì, sono quattro persone che lavorano normalmente per me. Sono sempre a disposizione. Anche solo muovermi nella folla a volte può essere difficile: tanti mi fermano, chiedono selfie, io li faccio volentieri, ma si rischia a volte la ressa. Li ho portati per guidare e per difendermi. Avevo paura».

 

Paura di che?

«In generale, ero scosso».

 

MASSIMO BOLDI E LOREDANA DE NARDIS

Lei si è presentato a un incontro con la sua ex con quattro bodyguard?

«Non ci sono state minacce, non c’è stata violenza».

 

Salvestroni ha appena detto al Corriere che Loredana ha avuto danni psicofisici, che intendeva secondo lei?

«Forse sui danni fisici parlava di me, ho messo il piede nella portiera per non farla chiudere a Loredana».

 

Lei è andato a Grosseto quando Loredana scendeva dal treno o ripartiva?

«Quando è partita per andare da lui».

 

E se è stato avvisato da un amico che l’ha vista salire sul treno, come ha fatto in un’ora e mezzo?

«È stato un miracolo, ho una macchina potente e non ho superato i 130 all’ora».

 

Salvestroni sospetta che lei stesse spiando Loredana e che è così che ha saputo del viaggio.

«L’ho fatta seguire in passato, non questa volta. Se ho colto altre cose che mi ha tenuto nascoste e l’ho perdonata, è perché il mio è stato un amore grande».

massimo boldi

 

L’amore non dovrebbe essere basato sulla fiducia?

«Io conservo 400 messaggi che ci siamo scambiati dal 2005 a oggi, ci dicevamo tante cose belle. Quando eravamo lontani, lei diceva che voleva stare con me, io che volevo stare con lei. Da parte mia, ci ho messo il cuore, finché non ho dovuto fare un sms a Salvestroni in cui gli chiedevo conto di un comportamento inopportuno verso Loredana. Da allora, è cambiato tutto. Sono stato costretto a prendere delle precauzioni, perché a quella donna ho dato tanto della mia vita, non solo beni materiali, ma soprattutto il tempo sottratto alle mie figlie».

 

Salvestroni ha detto che non l’ha più invitata a casa sua perché lei ha avuto un comportamento poco corretto.

«È il contrario, sono io che non ci sono più voluto andare, perché lui è stato inopportuno con Loredana».

 

Perché lei è andato a Grosseto il 27 aprile se il 18 vi eravate lasciati?

massimo boldi matrimonio al sud

«Perché ci siamo lasciati venti volte e siamo sempre tornati insieme. Per quattro volte, sembrava definitivo: nel 2006, nel 2007, nel 2009, nel 2011».

 

Che altro le ha detto alla stazione che non ha raccontato nell’intervista precedente?

«Le ho detto “torna a Roma con me”. E lei: “andiamo Mario, andiamo” e si è chiusa in auto. E ho detto a lui che allora, da quel momento doveva farsi carico di proteggerla e mantenerla».

 

Suona brutto.

«Da dieci anni, lei viveva lavorando nei miei film, l’ho fatto per darle un mestiere e un’indipendenza, l’ho fatto perché le volevo bene. Ma che le ha detto Salvestroni, stanno insieme?».

massimo boldi carolina marconi matrimonio al sud

 

Non ha voluto rispondere. Ha parlato di un incontro inatteso successo il 21.

«Sono anni che parlo con tante persone che dicevano di vedere Loredana a Castiglione della Pescaia, io non capivo come fosse possibile, ma è meglio che non approfondisca questo capitolo».

Sempre Salvestroni parla di una telefonata registrata fra lei e i suoi bodyguard, ha idea di che cosa si tratti?

«Non lo so. So solo che mi dispiace non solo per me, ma perché questa storia fa male alla figlia di Loredana, che ha 22 anni e che ho visto crescere».

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME