tribunale tribunali vaccino vaccini magistrati giudici

E ADESSO COME LA METTIAMO? ARRIVA LA SENTENZA DI UN TRIBUNALE: SE UN LAVORATORE RIFIUTA DI VACCINARSI CONTRO IL COVID, L'AZIENDA È LEGITTIMATA A SOSPENDERLO DAL SERVIZIO, CON CONTESTUALE STOP ANCHE DELLA RETRIBUZIONE – IL GIUSLAVORISTA ICHINO SULL’OBBLIGATORIETA’ DEL GREEN PASS: “IL GOVERNO NON HA CERTO BISOGNO DELL’ASSIST DI UN TRIBUNALE PER ADOTTARE UNA MISURA CHE È GIÀ IN FASE AVANZATA DI ELABORAZIONE: SE NON È STATA ANCORA ADOTTATA È PERCHÉ IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO STA TENENDO UNA LINEA OPPORTUNAMENTE GRADUALISTA…”

vaccino astrazeneca

(ANSA) Di fronte a un lavoratore che rifiuta di vaccinarsi contro il Covid-19, l'azienda è legittimata a sospenderlo dal servizio, con contestuale stop anche della retribuzione.

 

Dice questo un'ordinanza del giudice civile Emilia Salvatore del tribunale di Modena che si pronuncia a seguito del ricorso presentato da due fisioterapiste di una Rsa assunte da una cooperativa della città emiliana che aveva appunto preso i due provvedimenti a fronte del rifiuto di vaccinarsi. Una vicenda, ricostruita oggi dal Sole24Ore, avvenuta prima del decreto legge che ha imposto l'obbligo vaccinale per il personale sanitario.

 

Vaccino anziani

L'ordinanza in questione evidenzia che il datore di lavoro si pone "come garante della salute e della sicurezza dei dipendenti e dei terzi che per diverse ragioni si trovano all'interno dei locali aziendali e ha quindi l'obbligo ai sensi dell'articolo 2087 del codice civile di adottare tutte le misure di prevenzione e protezione che sono necessarie a tutelare l'integrità fisica di lavoratori".

 

Ricordando come una direttiva dell'Unione Europea abbia incluso il Covid-19 tra gli agenti biologici di cui è obbligatoria la protezione anche negli ambienti di lavoro, il tribunale sottolinea che anche se il rifiuto a vaccinarsi non può dar luogo a sanzioni disciplinari, può comportare però conseguenze sul piano della valutazione oggettiva dell'idoneità alla mansione. In sostanza, per chi lavora a contatto con il pubblico oppure in spazi chiusi vicino ad altri colleghi, la mancata vaccinazione può costituire un motivo per sospendere il lavoratore senza retribuzione. (ANSA).

vaccino alle giovani donne

 

PIETRO ICHINO: "CHI NON SI VACCINA SOSPESO DAL LAVORO, ORMAI C'È GIURISPRUDENZA"

Giacomo Galanti per www.huffingtonpost.it

 

Professor Ichino, lei è d’accordo con la decisione del giudice del lavoro di Modena?

Concordo sia con quanto l’ordinanza dispone – cioè la conferma del provvedimento aziendale di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione della dipendente che aveva rifiutato di vaccinarsi – sia con la motivazione, interamente fondata su due norme di carattere generale, applicabili in qualsiasi azienda: l’articolo 2087 del Codice civile e l’articolo 20 del Testo Unico sulla sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro.

 

È importante sottolineare, infatti, che il caso deciso dal giudice modenese si è verificato, sì, in una casa di cura per anziani, ma in un’epoca in cui non era stato ancora emanato il decreto-legge n. 44/2021, che prevede l’obbligo di vaccinazione per tutto il personale medico e paramedico. Quanto affermato dal Tribunale di Modena può dunque riferirsi a qualsiasi azienda nella quale sussista un rischio di contagio.

 

vaccino ragazzi 2

Anche se l’ordinamento italiano non è di common law, crede che questa decisione possa fare giurisprudenza?

Questa decisione non è isolata: essa è infatti preceduta da almeno altre due decisioni del tutto simili, sia per la motivazione sia per la conclusione, adottate nel marzo scorso dai Tribunali di Udine e di Belluno; e non consta alcuna sentenza in senso contrario, da quando la vaccinazione anti-Covid in Italia è disponibile. Si può dunque parlare di un orientamento giurisprudenziale che sta consolidandosi.

 

Secondo lei la Corte costituzionale se ne dovrà presto occupare?

La Consulta ha già riconosciuto la piena legittimità costituzionale dell’obbligo di vaccinazione, quando esso è necessario per la protezione della sicurezza e della salute dei cittadini in generale, dei lavoratori in particolare. E non dimentichiamo che l’infezione da Covid-19 contratta in azienda è già stata riconosciuta come infortunio sul lavoro. Non credo che, se venisse di nuovo investita della questione, la Corte cambierebbe orientamento su questo punto.

 

pietro ichino 1

Crede sia giusto l’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro?

Certo che sì: non avrebbe alcun senso esigere il certificato di vaccinazione per l’accesso a un mezzo di trasporto, o a un ristorante, e non esigerlo per l’accesso a un luogo di lavoro chiuso, dove le persone sono per ore a stretto contatto fra di loro.

 

Questa ordinanza potrebbe essere un assist al governo Draghi per introdurre l’obbligo di Green pass sul luogo di lavoro?

Il Governo non ha certo bisogno dell’assist di un Tribunale per adottare una misura che è già in fase avanzata di elaborazione: se non è stata ancora adottata è perché il Presidente del Consiglio sta tenendo, su questo terreno, una linea opportunamente gradualista, necessaria per tenere insieme una maggioranza molto eterogenea. Ma che a questo si debba arrivare entro agosto, con un provvedimento legislativo o con un protocollo concertato fra governo e parti sociali, mi sembra cosa certa.

Vaccino anzianiVaccino anziani

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO