“IO UN CRIMINALE? SIETE FUORI DI TESTA” - SERGEI KOLOTSEY, IL PRIMO ACCUSATO PER LE STRAGI DI BUCHA, SI DIFENDE SULLA SUA PAGINA VKONTAKTE: “IO NON HO NIENTE A CHE FARE CON TUTTO QUESTO. NON METTO PIEDE FUORI DALLA BIELORUSSIA DA PIÙ DI DUE ANNI. HANNO FATTO DI ME UN CRIMINALE DI GUERRA, MA IO NON HO NIENTE A CHE VEDERE CON LE FORZE ARMATE, NON HO NEMMENO PRESTATO SERVIZIO NELL'ESERCITO” – PER LA PROCURATRICE GENERALE UCRAINA IRYNA VENEDIKTOVA A INCASTRARLO SAREBBE UN VIDEO IN CUI SI VEDE IL 35ENNE IMPACCHETTARE UN…
Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”
«Voi siete fuori di testa». Sergei Kolotsey scrive dalla Bielorussia, ed è furente. Nega categoricamente: «Io non c'entro niente». E affida la sua difesa a un paio di post che diffonde sulla sua pagina VKontakte, la più grande rete social della Russia: «Mi è successa una cosa che all'inizio mi sembrava impossibile», attacca. Spiega che i blogger ucraini «postano dei video in cui legano il mio nome a presunti eventi successi a Bucha». Di nuovo nega: «Voglio dire a quelli che usano queste informazioni contro me e la mia famiglia che io non ho niente a che fare con tutto questo. Non metto piede fuori dalla Bielorussia da più di due anni!!!».
«Hanno fatto di me un criminale di guerra, ma io non ho niente a che vedere con le forze armate, non ho nemmeno prestato servizio nell'esercito...».
Sergei Kolotsey ha 35 anni e da due giorni è «il primo identificato sospettato degli omicidi di Bucha», per dirla con le parole della severissima procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova. Che lunedì sera ha postato su facebook il nome e cognome del militare svelando che è un «comandante della Guardia Nazionale Russa». Nel post anche due fotografie.
«La polizia ha stabilito che il 18 di marzo Kolotsey ha ucciso quattro uomini disarmati» ha scritto la procuratrice, aggiungendo che nei giorni successivi «ha torturato e sottoposto un civile a una finta esecuzione».
Le fotografie sono invece frame del video ormai famoso: quello all'interno del servizio di spedizione SDEK, a Mozyr (la città bielorussa di Kolotsey)nel quale si vedono uomini dell'esercito russo inviare a casa oggetti presumibilmente rubati in Ucraina.
Lui, Kolotsey, stava spedendo in Russia il cofano di un'auto, rivela ancora la procuratrice.
Si vede mentre lo impacchetta e lei isola anche un suo primo piano mentre guarda la telecamera. Non indossa abiti militari.
Anche per quelle immagini però lui ha una spiegazione e invita a verificarla: «L'ho spedito in Russia, è vero. Ma l'ho venduto dopo aver pubblicato un annuncio di vendita prima dei fatti di Bucha. La procura ucraina incolpa chiunque spedisca pacchi in Russia?».
Gli investigatori di Kiev hanno scritto nel loro rapporto che Kolotsey era originario di Mozyr, appunto, ed a Bucha era impegnato in combattimenti corpo a corpo. Che aveva lasciato la Bielorussia per la Russia ed era entrato in servizio lì. E che il filmato della spedizione è da considerarsi una prova del suo coinvolgimento.
Le verifiche dei prossimi giorni diranno se hanno ragione loro - e magari si tratta di un mercenario che ha saccheggiato e ucciso con i russi e che ora sta semplicemente negando i fatti - oppure se la storia di Kolotsey è un clamoroso errore. Ma lei, Iryna Venediktova tira dritto e davanti a un muro di telecamere e taccuini convocati a Irpin, davanti alla Casa della cultura bombardata e bruciata, ribadisce sicura che «abbiamo identificato» il primo soldato dei massacri di Bucha. Numeri, considerazioni, crimini. La procuratrice risponde a tutte le domande.
UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA
Putin? «Deve essere assolutamente processato, è il principale criminale di guerra del XXI secolo». I procedimenti penali aperti per presunti crimini di guerra, fa sapere, sono 9.158. E «purtroppo abbiamo motivi per aprire nuovi casi ogni giorno: per la morte di civili, i bombardamenti, la deportazione dei nostri cittadini e bambini nei territori occupati e nel territorio degli aggressori».
Gli stupri: «La Russia usa la violenza sessuale come tattica di guerra». Poi la situazione a Irpin, dove sono stati trovati 290 corpi di civili uccisi dai russi: «Qui è concluso il primo step dell'inchiesta per i loro crimini. Sono stati sentiti finora 288 testimoni». È stata «documentata la fucilazione di civili da un carro armato». Pausa. Occhi bassi. Sembra che la procuratrice stia vedendo quel che dice: «Ci sono stati anche i casi di morte per fame».
Passante in bici ucciso a Bucha dai russiUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAbucha strageUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA Massacro di civili a Bucha 4