A COSA SERVE L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE? A CREARE BUFALE - PER GLI ESPERTI, IL RISCHIO PIÙ GRANDE DELL'IA NON È LA POSSIBILITÀ DI SUPERARE L'INTELLIGENZA UMANA MA LA DIFFUSIONE DI DISINFORMAZIONE - UN'INDAGINE DI "NEWSGUARD", LA STARTUP CHE VALUTA L'AFFIDABILITÀ DEI MEDIA, HA RIVELATO CHE IN AMERICA I SITI DI "FAKE NEWS" (MOLTI DEI QUALI USANO L'IA) HANNO SUPERATO I VERI ORGANI D'INFORMAZIONE(1.265 CONTRO 1.213), LA MAGGIOR PARTE DEI QUALI SONO CONCENTRATI NEI 6-7 STATI IN BILICO TRA DEMOCRATICI E REPUBBLICANI…
Estratto dell'articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Un anno fa l’intelligenza artificiale (AI) spaventava soprattutto per il timore di un suo sorpasso su quella umana con conseguente, possibile, schiavizzazione dell’homo sapiens da parte delle macchine.
Ormai, però, questo timore […] è stato superato da altri rischi meno apocalittici ma seri e immediati: dalla possibilità di arrivare a sintetizzare virus più aggressivi e resistenti (quasi armi biologiche) alla diffusione di una disinformazione sempre più penetrante e irriconoscibile. Discutendo di regole per l’AI, i Grandi del G7 a Borgo Egnazia stanno parlando anche di questo.
Qualche tempo fa un panel di 1.490 esperti creato dal World Economic Forum di Davos ha messo la disinformazione in cima alla scala dei rischi planetari: più in alto di guerre, migrazioni e deterioramento del clima.
Ma ci sono anche molti accademici […] che giudicano eccessivo questo allarme: secondo le loro indagini, in rete ci sono molte fake news, ma l’utente medio ne consuma poche. […]
Ma minimizzare è molto pericoloso, anche perché non sappiamo, al di là dell’intercettazione di qualche centinaio di siti russi e cinesi che diffondono notizie false o fuorvianti negli Stati Uniti travestendosi da utenti americani con nome e cognome, quanto esteso sia il fenomeno. […]
Ora, comunque, ci sono anche i numeri: dagli Usa ne arrivano di significativi. Un’indagine di NewsGuard ha accertato che per la prima volta i siti di disinformazione mascherati da organizzazioni giornalistiche (1.265) hanno superato i veri organi d’informazione (carta, web e video) che sono 1.213 secondo il censimento della Northwestern University. Nelle realtà locali chi cerca un sito di news ha più del 50% di possibilità di trovarne uno falso. E quelli fake sono concentrati nei 6-7 Stati in bilico tra democratici e repubblicani.