SESSO DA INCUBO! BOOM DI EPATITE A, ALLERTA SU GONORREA E PAPILLOMA VIRUS – IN PREOCCUPANTE AUMENTO LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI
Da ansa.it
Nel 2017 è stata registrata un'ampia epidemia di epatite A che ha colpito gran parte dell'Europa e che in Italia ha raggiunto le proporzioni maggiori con un'incidenza pari a 6,9 casi per 100.000 abitanti. Ben 3.426 casi segnalati. Le regioni più colpite, Lombardia (778) e Lazio (562). La maggior parte dei casi ha riguardato maschi adulti tra i 25 e i 54 anni, in particolare esposti a rapporti con persone dello stesso sesso: dati che hanno indotto a considerare l'epatite A come una vera malattia a trasmissione sessuale.
L'argomento è al centro della decima edizione di Icar (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research), evento che si è aperto oggi a Roma e proseguirà sino a giovedì 24 maggio. Al congresso prendono parte in 800 tra ricercatori, medici, specialisti e volontari. Icar è organizzata sotto l'egida della Simit, Società italiana di malattie infettive e tropicali . Tra le altre patologie di cui si discute al congresso, oltre ad Hiv e sifilide, desta preoccupazione la gonorrea, che rappresenta la seconda più comune malattia a trasmissione sessuale batterica in Europa (oltre 75.000 casi confermati nel 2016). L'allarme è dovuto alla diffusione di ceppi di gonococco resistenti agli antibiotici.
A febbraio e marzo del 2018 sono stati riportati nel Regno Unito e in Australia i primi tre casi di infezione da Neisseria gonorrhoeae ampiamente resistente a tutti i farmaci. Questi primi casi evidenziano la crescente minaccia rappresentata dalla gonorrea multi-resistente (MDR) e largamente resistente ai farmaci (XDR). L'allarme è dovuto alle pochissime alternative terapeutiche, mancanza di un vaccino e scarsa capacità di sorveglianza a livello nazionale e internazionale.
Claudio M. Mastroianni, Direttore Uoc malattie infettive, Latina-Sapienza Università di Roma, spiega: "Tra le infezioni a trasmissione sessuale prevenibili con il vaccino, va considerata l'infezione da papilloma virus, agente responsabile del cancro della cervice uterina, della vulva, della vagina di tumori dell'ano, del pene e del cavo orale. La campagna di vaccinazione è indirizzata agli adolescenti di entrambi i sessi, preferibilmente intorno agli 11 e i 12 anni di età". E aggiunge: "In Italia la media nazionale di adesione alla vaccinazione è pari a circa il 70%. L'efficacia e la sicurezza del vaccino anti-HPV è stata recentemente confermata. In Australia dopo una estesa campagna di vaccinazione nel decennio tra il 2005 e il 2015, il tasso di HPV tra le donne di 18-24 anni è passato dal 22,7% all'1,1%".
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