FARE SESSO A TRE NON E’ UN’ESPERIENZA COSÌ SEMPLICE COME POTETE IMMAGINARE - SE VIVETE UNA RELAZIONE APERTA O “POLIAMOROSA” ALLORA E’ TUTTO FACILE. PER UNA COPPIA CHE NON VIVE UNA SESSUALITÀ MOLTO DISINVOLTA CI SONO PIÙ OSTACOLI, DAL PUDORE ALLA GELOSIA
Se fai sesso a tre, è molto facile comportarti da stronzo. Consiglio di rimanere vigili per evitare la stronzaggine e gli stessi errori commessi da me. Se siete in una relazione aperta o poliamorosa, vi sarà più semplice affrontare il sesso a tre. Essenzialmente ci sono due opzioni: farlo con persone che conoscete o con perfetti sconosciuti. Per la coppia, invitare un amico o un’amica è la cosa più semplice. Si presuppone che la persona vi piaccia già e che conosciate anche i suoi gusti sessuali.
Il modo in cui vi proponete al terzo elemento è fondamentale: non è che se è bisex, vada a letto con chiunque o indistintamente. Dovete scegliere una persona che vi attrae, non quella che con più probabilità vi dirà di sì. Stesso tatto va usato se siete l’amico o l’amica, che vuole buttarsi nella coppia. Se invece preferite l’adrenalina di un partner sconosciuto, allora internet è il vostro migliore alleato. Di applicazioni dedicate ne sono nate tantissime. Per sicurezza, incontratevi sempre prima in un luogo pubblico, chiacchierate un po’ prima di finire in camera.
THREENDER NDER L APP PER FARE SESSO A TRE
I miei incontri a tre sono stati sempre grandiosi, sia con estranei che con persone che amavo. La peggiore situazione è stata fare sesso a tre con un ragazzo che era gay e assolutamente disinteressato a me. L’altra brutta esperienza è stata quando sono scoppiata a piangere per la gelosia, perché non sopportavo di vedere il mio fidanzato così preso dal mio migliore amico.
Mea culpa. Il consiglio che do è accettare che non tutto sarà perfetto. La fantasia non tiene conto degli umori e delle singole situazioni, quindi se l’atto vi rende infelici o vi mette a disagio, smettete in qualsiasi momento. Quand’è che funziona? Quando vi piacete, quando comunicate ciò che volete. Non funzionerà se l’altro non vi attrae, se siete rosi dalla gelosia e se vi prestate a fare un favore al partner.
Una volta accettato, cercate di non escludere nessuno. La dritta è mettere a turno le persone sul “trono”, al centro delle attenzioni sessuali. Le posizioni sono variabili, possono essere “a catena”, “a pila”, includere bocche, mani, genitali, doppie penetrazioni. La chiave è la comunicazione, il consenso, il rispetto. Dopo il sesso, il terzo resta a dormire? Sì, se tutti lo vogliono. Il problema è chi far dormire in mezzo, il posto più scomodo.