“I GIOVANISSIMI FANNO TROPPO USO DI VIAGRA” - LA SESSUOLOGA ROSA MARIA SPINA: “L’ITALIA È IL SECONDO PAESE IN EUROPA PER CONSUMO DI VIAGRA E DI FARMACI CONTRO LA DISFUNZIONE ERETTILE, SECONDA SOLO ALLA GRAN BRETAGNA. E’ IN AUMENTO L’ANSIA DA PRESTAZIONE TRA I RAGAZZI, COLPA DEL PORNO E DEGLI STANDARD SESSUALI SEMPRE PIÙ ALTI…”
Giovanissimi e viagra. C’è qualcosa che non va. Ne ha parlato stamattina la sessuologa Rosa Maria Spina. Ecco cosa ha detto ai microfoni di ECG su Radio Cusano Campus. Contattata al telefono da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
VIAGRA E MILLENNIALS
“Purtroppo questo è un fenomeno reale. In linea generale l’Italia è il secondo Paese in Europa per consumo di viagra e di farmaci contro la disfunzione erettile, seconda solo alla Gran Bretagna. Questo già ci dice quanto effettivamente i dati possano essere allarmanti. Sui giovanissimi non abbiamo dati numerici precisi perché c’è un mercato nascosto, che passa tramite l’acquisto online. Però è un fenomeno allarmante e in crescita per una serie di ragioni”.
LE CAUSE
molti uomini soffrono di disfunzione erettile
“E’ in aumento l’ansia da prestazione tra i ragazzi e tra i giovanissimi. Quindi quando un ragazzo molto giovane si trova ad avere delle difficoltà e non ha gli strumenti per affrontarle pensa che il metodo migliore sia quello di ricorrere all’aiutino farmacologico. E poi c’è un altro problema: abbiamo degli standard sessuali sempre più alti.
Questo dipende dalla pornografia, che mette in circolo un’idea di sessualità che non è realistica ma che tra i giovani che accedono facilmente a certi filmati si fa strada come se fosse veritiera. I giovani cercano di imitare il più possibile la pornografia, per farcela cedono all’idea dell’aiuto farmacologico”.
PROBLEMA DROGHE
“E poi, anche tra i ragazzini, c’è chi prova il viagra semplicemente per curiosità. C’è poi da tenere a mente la questione droghe: molti ragazzi abusano di sostanze che causano dei problemi all’erezione e poi devono usare il viagra per cercare di rimediare. Il viagra non causa una dipendenza come le droghe tradizionali, non si va in crisi d’astinenza, non genera mancanze psicologiche e fisiche come accade con altre droghe, ma se ci si abitua ad avere delle prestazioni di un certo tipo, poi si avrà bisogno sempre di utilizzare il farmaco altrimenti le prestazioni non saranno più adeguate alle mie aspettative”.