willy monteiro fratelli bianchi francesco belleggia

CHI HA SFERRATO IL COLPO MORTALE A WILLY? NONONSTANTE LE CONDANNE EMESSE DALLA CORTE D'ASSISE UNA RISPOSTA CERTA NON C’È – SIN DALL'INIZIO MARCO E GABRIELE BIANCHI HANNO CERCATO DI SCARICARE SUL COIMPUTATO FRANCESCO BELLEGGIA (“L’INFAME”) LE RESPONSABILITÀ DELLA MORTE DEL GIOVANE  – ORA UN’INTERCETTAZIONE TRA I DUE AMICI DEI "GEMELLI" OMAR SHABANI E MICHELE CERQUOZZI GETTA UN'ULTERIORE OMBRA SINISTRA SULLA QUELLA NOTTE: “SANNO CHE CI SIAMO MESSI D'ACCORDO”

Clemente Pistilli per “la Repubblica - Roma”

 

gabriele bianchi un giorno in pretura

Chi ha sferrato il colpo micidiale a Willy? Nonostante le condanne emesse dalla Corte d'Assise del Tribunale di Frosinone il 4 luglio scorso una risposta certa all'interrogativo continua ad essere difficile.

 

A gettare un'ulteriore ombra sinistra su quella maledetta notte tra il 5 e il 6 settembre 2020, quando a Colleferro il 21enne Willy Monteiro Duarte venne massacrato senza un perché nella zona della movida, spunta però un'intercettazione tra due amici dei fratelli Bianchi, Omar Shabani e Michele Cerquozzi.

 

Appena interrogato dai carabinieri, Shabani avrebbe infatti detto a Cerquozzi: «Loro sanno tutto... loro lo sanno quello che devono fa, lo sanno che se simo missi d'accordo, quello che semo fatto, sanno tutto...».

 

marco bianchi

Sin dall'inizio i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, entrambi condannati all'ergastolo, hanno cercato di scaricare sul coimputato Francesco Belleggia le maggiori responsabilità sulla morte del giovane di Paliano.

 

Interrogato dal gip, dopo l'arresto, Belleggia è stato l'unico a fornire una versione dei fatti ritenuta dal giudice piuttosto attendibile, tanto da ottenere gli arresti domiciliari. Da quel momento per i Bianchi, che data la loro somiglianza venivano chiamati "i gemelli", è diventato "l'infame".

 

Nel corso del processo, i numerosi testimoni, presenti due anni fa al pestaggio di Willy, hanno puntato il dito contro i due fratelli, esperti di arti marziali, descrivendo i calci e i pugni sferrati alla vittima, e qualcuno ha parlato anche di colpi inferti dal coimputato Mario Pincarelli, condannato a 21 anni di carcere, ma nessuno ha parlato di Belleggia.

 

FRANCESCO BELLEGGIA

A sostenere che anche quest' ultimo, condannato a 23 anni di carcere, ha colpito Willy sono stati solo "i gemelli" e i loro amici. Shabani, che ha già patteggiato la pena in un altro processo, relativo a un giro di estorsioni, pestaggi e spaccio di droga insieme ai Bianchi, e che quella notte chiese ai due fratelli di tornare subito nella zona della movida dove era in corso una discussione, ha detto che Belleggia avrebbe dato un calcio alla testa del 21enne, il colpo di grazia.

 

Sulla stessa linea Cerquozzi e, infine un terzo amico dei Bianchi, Vittorio Tondinelli, già imputato con loro per un altro pestaggio e che quella notte si era allontanato insieme ai "gemelli" per appartarsi con delle ragazze. Un quadro diverso da quello fornito dagli altri testimoni.

FRANCESCO BELLEGGIA

 

C'è stato un tentativo di ridimensionare la posizione dei Bianchi? Con ogni probabilità a stabilirlo dovrà essere la Corte d'Assise d'Appello di Roma, a cui gli imputati faranno ricorso una volta depositate le motivazioni della sentenza. Intanto a pesare c'è pure una frase detta da Pincarelli al padre pochi giorni dopo essere finito in carcere: «Chissatri i so capiti, stanno a cercà di iettà la colpa su di me».

L ABBRACCIO DEI FRATELLI BIANCHI AL PROCESSO PER L OMICIDIO DI WILLY MONTEIRO DUARTE I FRATELLI BIANCHI CON I GENITORIi fratelli bianchiI FRATELLI BIANCHIfratelli bianchiWILLY MONTEIRO

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

donald trump giorgia meloni vertice europeo

DAGOREPORT - ADDIO ALLA LOVE-STORY CON TRUMP, MELONI DOVRÀ ACCONTENTARSI DI UN POSTO DI SECONDA FILA DIETRO A MACRON E STARMER - COME NELLA FOTO UFFICIALE DEL SUMMIT DI LONDRA: SBATTUTA IN UNA POSIZIONE "PERIFERICA" (MA GIÀ ALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP ROSICO' PER ESSERE STATA RELEGATA IN FONDO ALLA SALA, ACCANTO AL BOSS ARGENTINO JAVIER MILEI) -E QUANDO, PRIMA DEL SUMMIT DI LONDRA, LA DUCETTA HA TELEFONATO A KING DONALD PER UN INCONTRO ALLA CASA BIANCA (AL PARI DI MACRON E STARMER) E' STATA RIMBALZATA CON UN "SE VEDEMO": IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, CHE HA IN MENTE DI MOLLARE NATO E ONU, SE NE FOTTE DI ASCOLTARE PIPPE SUL "TENERE UNITA LA NATO" E "MANTENERE IL DIALOGO USA-UE” - SE PER L’UCRAINA SI FA DURISSIMA DOPO LO STOP AI RIFORNIMENTI DI ARMI, ANCHE PUTIN HA I SUOI GUAI: I GIOVANI RUSSI SONO SEMPRE PIÙ RESTII A FARSI AMMAZZARE PER IL DONBASS...

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…