il necrologio di paolo nocentini per sergio staino

“SIAMO TUTTI TRISTI. SOPRATTUTTO LE DONNE, LE TOCCAVI TUTTE” – L’INCREDIBILE NECROLOGIO SUL “CORRIERE DELLA SERA” PER SERGIO STAINO VOLUTO DALL’AMICO PAOLO NOCENTINI. IL RICORDO HA FATTO STORCERE IL NASO I SOLITI BENPENSANTI, MA LUI HA RINTUZZATO: “VOLEVO RICORDARE L’AMICO SERGIO COSÌ COM’ERA, SENZA CONDOGLIANZE DI CIRCOSTANZE. BISOGNA RIBELLARSI AL CONFORMISMO. LO AVEVO MANDATO ANCHE A UN ALTRO GIORNALE DELLA CITTÀ, MA SI È RIFIUTATO DI PUBBLICARLO…”

Estratto dell'articolo di Edoardo Semmola per www.corriere.it

 

sergio staino

Questo il necrologio per la morte di Sergio Staino pubblicato sul Corriere della Sera dal presidente della Savino Del Bene. Il suo  è sicuramente il necrologio più sui generis che si sia mai visto…

«Con affetto, amicizia. Volevo ricordare l’amico Sergio così com’era, senza condoglianze di circostanze. Bisogna ribellarsi al conformismo. Lo avevo mandato anche a un altro giornale della città, ma si è rifiutato di pubblicarlo».

 

il necrologio di Paolo Nocentini per sergio staino

Un grande vignettista e il presidente della Savino del Bene, cosa vi univa?

«Intanto eravamo vicini di casa, io sto a San Michele, lui a San Martino, ci sono 500 metri di distanza. Poi la politica, sinistroni tutti e due. E soprattutto una grande amicizia di trent’anni».

 

Quando è nata?

«Su un autobus, andavamo verso piazza della Signoria per una manifestazione dell’allora Pds. Sedevamo vicini e ci siamo detti: visto che siamo qui, chiacchieriamo. Ci siamo subito divisi su qualcosa, noi ci dividevamo su ogni cosa, politicamente parlando, proprio perché siamo gente di sinistra, e la sinistra si divide su tutto, no?».

Paolo Nocentini

[…]

 

Ma quella battuta sulle donne?

«Lo sa come fanno i ciechi, no? Toccano per “vedere”. E anche lui lo faceva. Anche se conosco donne che potrebbero giurare che faceva uguale anche prima di diventare cieco. Gli piacevano tanto, ma non lo ha mai fatto in maniera volgare. La mia governante per esempio si ricorda di come lui le toccasse il braccio per parlarle, e lo ricorda con affetto».

sergio stainoSERGIO STAINO

 

SERGIO STAINO

SERGIO STAINO

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