giornalista aggreddito casamonica roma porta furba

LA LOGICA MAFIOSA: I CRONISTI SE LA VANNO A CERCARE - PER L’AVVOCATO DELLA FAMIGLIA CASAMONICA È COLPA DEI GIORNALISTI SE SONO STATI AGGREDITI NELLA PERIFERIA DI ROMA, ROCCAFORTE DEL CLAN: “SIETE STATI IMPRUDENTI AD ANDARE CON UNA TELECAMERA A PORTA FURBA” –  LA FRASE, CHE PUZZA DI AVVERTIMENTO, È STATA PRONUNCIATA IN TRIBUNALE DURANTE IL PROCESSO IN CUI SONO IMPUTATI 4 ESPONENTI DEL GRUPPO PER VIOLENZE – IL GIUDICE INTERVIENE A FARGLI IL CULO: “QUI SIAMO IN UNA AULA DI GIUSTIZIA, NESSUNO PUÒ ACCREDITARE L'IDEA CHE POSSANO ESISTERE SPAZI PUBBLICI INACCESSIBILI PER LA STAMPA”

 

giornalisti aggredditi dai casamonica a roma 6

(ANSA) - "Non pensate di essere stati imprudenti ad andare con una telecamera a vicolo di Porta Furba?" Così il difensore di un appartenente alla famiglia Casamonica si è rivolto oggi in aula ad un giornalista del Tg2 sentito come testimone nel processo a carico di quattro esponenti del gruppo criminale attivo nell'area est di Roma accusati di violenze nei confronti di alcuni giornalisti.

 

Atti intimidatori avvenuti nel luglio 2018 mentre stavano documentando gli arresti nel corso dell'operazione Gramigna a Porta Furba. Alla domanda del difensore, il reporter Piergiorgio Giacovazzo ha risposto che si trovava lì per svolgere, in un luogo pubblico, il suo lavoro. E' intervenuto quindi il giudice, Valerio Di Gioia, che si è rivolto al difensore affermando:

giornalisti aggredditi dai casamonica a roma 4

 

"Qui siamo in una aula di giustizia, nessuno può accreditare l'idea che possano esistere spazi pubblici inaccessibili per la stampa". Quel giorno, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i giornalisti si erano recati a Porta Furba per documentare le operazioni delle forze dell'ordine.

 

Alcuni cameramen furono aggrediti e furano lanciati alcuni bastoni verso le troupe. Nel processo si sono costituiti parte civile l'Fnsi e la Rai, oltre ai giornalisti Bulfon e Giacovazzo, tutti rappresentati dall'avvocato Giulio Vasaturo. In aula era presente il presidente dell'Fnsi Vittorio Di Trapani.

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