silvio berlusconi

AHIA! SILVIO BERLUSCONI È INDAGATO NELL’INCHIESTA RIAPERTA DALLA PROCURA DI FIRENZE SULLE STRAGI MAFIOSE DEL 1993 - LE INDAGINI PUNTANO A FARE NUOVI ACCERTAMENTI SULLE CONVERSAZOINI TRA GIUSEPPE GRAVIANO E IL CAMORRISTA UMBERTO ADINOLFI, IN CUI SILVIO SAREBBE STATO CHIAMATO IN CAUSA PIÙ VOLTE

 

 

Mafia, Berlusconi indagato a Firenze per stragi '93

silvio berlusconi foto magnum silvio berlusconi

 (LaPresse) - Che Silvio Berlusconi fosse indagato nell'inchiesta riaperta dalla procura di Firenze sulle stragi mafiose del 1993 era emerso, come indiscrezione, nell'ottobre del 2017. Adesso è ufficiale e la notizia arriva da Palermo dove i legali di Silvio Berlusconi, l'avvocato Niccolò Ghedini e il professor Franco Coppi, hanno depositato presso la cancelleria della Corte d'Appellod i Palermo una dichiarazione in base alla quale il fondatore di Forza Italia risulta indagato a Firenze e dunque potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere nel processo palermitano sulla strage Stato mafia in quanto teste in un procedimento connesso. Lo ha confermato a LaPresse l'avvocato di Marcello Dell'Utri, Francesco Centonze.

berlusconi dell'utri

 

FRANCO COPPI E NICCOLO GHEDINI

Mafia, Berlusconi indagato a Firenze per stragi '93

(LaPresse) - La deposizione di Berlusconi davanti ai giudici della Corte d'Assise e Appello (e non Corte d'Appello come scritto in precedenza) di Palermo era prevista per il 3 ottobre prossimo giorno in cui si dovrà presentare in aula anche l'ex magistrato di Mani Pulite Antonio Di Pietro, convocato come teste dall'accusa. I legali di Berlusconi, però, avevano già fatto sapere che il Cavaliere sarebbe stato assente per impegni istituzionali al Parlamento europeo e nelle scorse ore hanno depositato in cancelleria una dichiarazione in base alla quale l'ex premier è indagato a Firenze.

 

Mafia, Berlusconi indagato a Firenze per stragi '93

GRAVIANO SILVIO BERLUSCONI NEL duemila jpeg

(LaPresse) - La procura fiorentina aveva riaperto le indagini, delegando nuovi accertamenti alla Direzione investigativa antimafia, dopo aver ricevuto dai pm di Palermo le oltre cinquemila pagine di conversazione, tutte registrate tra il 19 gennaio 2016 e il 29 marzo del 2017, in cui Giuseppe Graviano, il boss di Brancaccio condannato anche per le stragi del '93, si confidava, nel carcere di Ascoli, durante l'ora d'aria, con il camorrista Umberto Adinolfi.

 

Per i pm palermitani, Graviano, in quelle conversazioni, in più occasioni avrebbe fatto cenno o chiamato in causa il leader di Forza Italia. Una tesi avvalorata dagli esperti nominati dalla corte d'assise di Palermo nell'ambito del processo di primo grado sulla presunta 'trattativa Stato-mafia', secondo i quali il boss parla proprio di Berlusconi. Tesi respinta dal legale di Dell'Utri, Giuseppe Di Peri, e dai suoi esperti, secondo i quali Graviano non diceva Berlusconi, ma "bravissimo".

Silvio Berlusconi

 

I giudici della corte d'Assise di Palermo avevano convocato il boss delle stragi per chiedere a lui direttamente. Ma Graviano aveva preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Graviano aveva già fatto confidenze del genere al pentito Gaspare Spatuzza le cui affermazioni erano alla base della precedente inchiesta della procura di Firenze, poi archiviata nel 2011, su un presunto coinvolgimento di Berlusconi e Dell'Utri nelle stragi del '93.

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…