alcolismo

LO SMART WORKING PORTA ALLO SMART DRINKING - IL VIRUS HA CREATO UN’EPIDEMIA DI ALCOLISMO: CHIUSI IN CASA PER LOCKDOWN E QUARANTENE, GLI ITALIANI AFFOGANO LE LORO SOLITUDINI NELL’ALCOL – IL CONSUMO È SALITO DEL 200% ED È UN DRAMMA PER LE CATEGORIE GIÀ ESPOSTE ALL’ABUSO, COME I GIOVANI. OGNI ANNO MUOIONO 300MILA EUROPEI PER LA DIPENDENZA DA ALCOL, SENZA CHE LO STATO FACCIA GRANCHÉ...

Claudio Risé per “La Verità”

 

alcolismo aumentato durante lockdown 1

Il prossimo guaio sanitario è già cominciato, anche se ministri e commissari della sanità e affini fanno finta di niente, e continuano ad intrattenerci con il loro argomento preferito: il Covid 19, garanzia del loro stipendio alla fine del mese.

 

Il prossimo e già attuale guaio, cui si dedicano da mesi i bravi ricercatori e i clinici che studiano invece di gigioneggiare in tv, non è più il virus cinese con i suoi figli e nipoti, ma le ormai ben più diffuse malattie e epidemie già in atto, e messe in campo e aggravate proprio dal modo in cui coloro cui è stata distrattamente affidata la salute del Paese hanno gestito il virus Covid 19.

 

alcol lockdown meme

La più evidente è l'epidemia di alcolismo che si è alzata all'ombra protettrice dei confinamenti, unico strumento, oltre alla paura, con cui la politica ha pensato di gestire il Covid 19. Utilizzando soprattutto spavento e terrore: mezzi ampiamente collaudati, che hanno forse funzionato in comunità più primitive e meno numerose, ma non potevano fare granché in una complessa e multiforme società come è l'Italia di oggi.

 

Qualcosa hanno comunque combinato: guai. Il come mai lo raccontano con educata precisione gli specialisti della Società italiana di alcologia nel numero speciale della loro rivista Alcologia. Speciale Covid-19 (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/pdf/Rivista%20Alcologia%20Speciale%20Covid-19%20N.%2040.pdf).

 

alcol e quarantena meme

Lo Sguardo selvatico lo ha segnalato più volte: non si può curare un'epidemia, per giunta di un virus psicoattivo, senza tener conto delle conseguenze psicologiche delle misure che si prendono. Il chiudersi in casa non fa parte degli istinti umani: l'uomo è fatto per camminare, muoversi, incontrare.

 

Per imporre chiusure e distanziamenti occorre accompagnarli con percorsi psicologici e igienici: come organizzare il tempo, come rimanere in movimento anche in casa, ma soprattutto come mangiare e bere, pilastri della salute e della prevenzione in qualsiasi epidemia, a cominciare dal Covid. Altrimenti si suscitano reazioni avverse e malattie altrettanto e più gravi di quelle che si combattono. Il confinamento obbligatorio non spiegato e non accompagnato da istruzioni su come viverlo fa sì che i reclusi si comportino come tutti i reclusi immobilizzati: si deprimono.

 

giovani, coronavirus e alcolismo

E quale è il pozzo in cui cade più frequentemente il depresso? Il bere. È ciò che è puntualmente accaduto: negli ultimi mesi il consumo di alcol è salito - dice l'Istituto superiore di sanità, - fino al 200%. Quello che è aumentato di più è poi il consumo nelle categorie già esposte per il loro abuso di alcool alle più gravi patologie: epatiche, tumorali, circolatorie, psichiche. Qui l'alcol uccide. Come del resto accade tra i giovani fino ai 29 anni, per i quali l'incidente automobilistico per ubriachezza è la prima causa di morte.

 

Tra i minorenni i dediti al binge drinking (la ricerca di ubriacamento pesante e rapido, spesso con caduta finale) sono passati in quest' anno da 800.000 a un milione. A guardare questi dati e fatti salta agli occhi come il Covid 19 ponga un problema di civiltà, di stile e orientamento di vita, prima ancora che sanitario.

alcolismo

 

La nostra (come tutte quelle che si autodistruggono) è una civiltà malata, indebolita anche fisicamente e psicologicamente da uno stile di vita insensato e autodistruttivo, che qualsiasi virus, anche non particolarmente aggressivo come questo, può mettere in crisi in pochi giorni. Il nostro sistema di governo è talmente malato da pretendere di risolvere il problema con la passività, il chiudersi e il non fare, quando la forza dell'uomo, animale di per sé debole nei confronti della potenza della natura è invece proprio l'abilità nell'agire.

 

alcol lockdown meme 2

Certo che, però, per fare occorre pensare con intelligenza cosa fare, conoscere e studiare. Il guaio è che i ricercatori e i bravi medici, che sanno molto e hanno lavorato bene, nella vicenda Covid sono stati scavalcati da politici, burocrati e star della scienza tv che sapevano pochissimo e soprattutto non provavano pietà per i disgraziati di cui decidevano il destino.

 

Tutto ciò accade in un Paese, l'Italia, dove la dipendenza e abuso di alcol è già un problema grave, anche rispetto ai dati dell'Europa che già di suo è tra i continenti il primo consumatore nel mondo di alcol e il primo per tutte le patologie ad esso legate (infatti è anche uno dei continenti più in crisi, anche cognitiva e morale). Nell'ultimo anno per cui siano disponibili dati completi, il 2016, l'alcol è stato il responsabile del 5,5% di tutti i decessi registrati nell'Ue, per un totale di quasi 300.000 persone morte, in gran parte e prevalentemente per cancro (29% dei decessi attribuibili all'alcol), cirrosi epatica (20%), malattie cardiovascolari (19%) e lesioni (incidenti ed altro, 18%).

alcolismo aumentato durante lockdown

 

Come si vede, una strage di proporzioni non molto inferiori a quella procurata dal Covid 2019. Senonché la strage dell'alcol si registra regolarmente ogni anno, in misura sempre crescente, con un mortalità dunque complessivamente ben maggiore, e anche più preoccupante proprio perché endemica.

 

I 300.000 europei all'anno morti per alcol non sono uccisi da un virus misterioso ma sono persone che vengono distrutte dalla sostanza da cui sono diventati dipendenti senza che lo Stato faccia granché dal dissuaderli. Mentre per il Covid invece sono state prese misure straordinarie, facendo fallire interi settori produttivi con enormi danni per la condizione esistenziale di tutti.

alcolismo

 

Misure che inoltre (come dimostrano le ricerche dei ricercatori del campo), hanno gravemente danneggiato la condizione esistenziale di chi ha problemi con l'alcol, visto che sono state prese e presentate come se questi problemi non esistessero affatto, né per gli adulti né per i giovani e i minorenni. Infatti i consumi di alcol si sono impennati e diffusi, i disturbi aggravati, e buona parte del problema non ha potuto essere seguito visto che l'intero sistema sanitario è rimasto quasi totalmente occupato dal Covid.

 

alcolismo in quarantena 2

Non solo, ma quando i giovani che durante il primo lockdown erano diventati dipendenti da alcol bevendolo in casa dove non sapevano che fare hanno finalmente potuto uscire e sono andati a bere con gli amici all'aperto, sono stati additati come untori pazzi e irresponsabili da autorità le cui provviste finanziarie provengono in parte notevole dall'alcolismo della popolazione.La situazione di chi ha problemi con l'alcol non è l'unica ad essere diventata altamente pericolosa per come la sanità nazionale ha gestito l'epidemia di Covid 19.

 

alcol e quarantena meme 1

Tutte le altre malattie hanno problemi analoghi, a cominciare da quelle psicologiche e psichiatriche, e naturalmente le tossicodipendenze. È la nostra politica, ormai malatissima, ad aver bisogno di cure urgenti e profonde, e il nostro stile di vita a dover cambiare. O ci si ammalerà tutti.

alcolismoALCOLISMOALCOLISMOALCOLISMO alcolismo in quarantena

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…