cenone natale mangiare soli

DI SOLITUDINE SI MUORE - MENTRE QUALCHE COGLIONCELLO SI LAMENTA PERCHÉ NON PUÒ ANDARE A SCIARE, CI SONO 3 MILIONI DI ANZIANI CHE PASSERANNO IL NATALE SOLI - SECONDO I DATI ISTAT, TRA LE PERSONE DI 75 ANNI, IL 51% VIVE A UNA DISTANZA DI NON OLTRE UN CHILOMETRO DAL FIGLIO PIÙ VICINO E IL 20% CI VIVE INSIEME, MENTRE L'8,9% NON HA FIGLI E LO 0,9% HA FIGLI ALL'ESTERO - I PIÙ SMART SI “SALVERANNO” CON LE CHIAMATE SKYPE O WHATSAPP, GLI ALTRI…

Maria Novella De Luca per “la Repubblica”

 

coronavirus anziani 2

«Sulla mia tavola la sera di Natale non ci sarà la solita stella decorativa, ma un bel computer collegato via Skype con figli e nipoti. Alla mia età so di essere nel mirino del virus, quindi non posso rischiare. Ma credo che in questo Natale ognuno si ingegnerà come può per non lasciare soli i propri vecchi. Nonostante tutto per gli italiani la famiglia resta un pilastro. E forse ci salverà la tecnologia, così come è avvenuto nel primo lockdown».

 

Gustavo Pietropoli Charmet, classe 1938, psichiatra e psicoterapeuta, dice che sarà così, il Natale dei mille espedienti per ricongiungersi, «almeno virtualmente». Lo sappiamo, aggiunge Charnet, «la solitudine è una malattia della vecchiaia, ma sento e vedo nelle persone la decisione, forte, di trovare ogni soluzione per festeggiare insieme ai propri anziani pur proteggendoli».

 

In Italia ci sono tre milioni di anziani con più di settantacinque anni che vivono da soli, circa l' ottanta per cento sono donne. In generale, così dicono i dati Istat, tra le persone di 75 anni, il 51% vive a una distanza di non oltre un chilometro dal figlio più vicino e il 20% ci vive insieme, mentre l' 8,9% non ha figli e vive solo e lo 0,9% ha figli lontani all' estero. Ma come fare quest' anno a passare il Natale insieme a nonni e parenti della terza e quarta età, dentro l' incubo del Covid, nell' incertezza degli spostamenti anche se si abita a poca distanza, con il diktat dei cenoni contingentati?

coronavirus anziani

 

Come fare con la mamma che vive a Napoli (da sola perché vedova) e i figli trasferiti a Milano? E quanto può pesare in quell' età già così fragile, dover rinunciare al momento collettivo del rito? Certo, come dice Charmet, sarà il Natale dei mille espedienti perché, appunto, nessuno resti indietro, farmacie e laboratori di analisi sono ormai al tutto esaurito per la folla che il 23 dicembre ha già prenotato migliaia di tamponi rapidi.

 

Oppure, come sottolinea un famoso geriatra, Roberto Bernabei, la vera strategia sarà il buon senso, creando le condizioni di sicurezza per poter stare insieme, perché, questo è chiaro, «di solitudine si muore». «Se in famiglia abbiamo un ottantenne sano e in forma, basterà che tutti si facciano un tampone antigenico prima di riunirsi. Se invece il nonno ottantenne ha più patologie allora servirà il tampone molecolare». Oltre a questo però bisognerebbe restituire al Natale, suggerisce Roberto Bernabei, «un senso spirituale, più intimo, meno consumistico, più attento ai valori veri».

coronavirus anziani

 

Del resto se il 24 e il 25 dicembre 2020 sono diventati in Italia un affare di Stato è perché, forse, nel nostro paese, alcune tradizioni, legate alla famiglia, sono ancora irrinunciabili. Per questo in un modo o nell' altro il rito andrà rispettato, suggerisce Antonietta Albanese, docente di Psicologia alla Statale di Milano e fondatrice del Laboratorio interuniversitario di incontri generazionali. «Sul fronte della solitudine della terza età le ricerche ci dicono che ci sono due Italie. Il Nord dove è più accentuato il fenomeno degli anziani che vivono lontani dai parenti, e il Sud dove la maggioranza dei vecchi vive ancora dentro la famiglia».

 

E questo Natale, se non saranno possibili i ricongiungimenti rischia di essere, dunque, particolarmente duro per chi aspetta proprio le feste per rivedere figli, nipoti, anziani fratelli e sorelle. «Credo che laddove non ci siano particolari condizioni di fragilità, seguendo tutte le regole, sempre indossando mascherine, magari per un tempo breve, sia possibile incontrarsi. Dove invece, o per lontananza, o perché ci sono anziani in condizioni di grave fragilità, non sia possibile incontrarsi, allora bisogna puntare a fare un Natale alternativo».

 

abbuffate natalizie

E Antonietta Albanesi, allieva del pioniere degli studi sulla psicologia dell' invecchiamento, Marcello Cesa Bianchi, invita a essere creativi. «Fondamentale la tecnologia. Mangiare insieme collegati via Skype, guardare insieme la stessa trasmissione, farsi compagnia con una lunga telefonata, lasciare un regalo sul pianerottolo, tagliare virtualmente nello stesso momento il panettone». Ma il dato di fondo è che dobbiamo accettare la stranezza di queste feste. «La forza dell' anziano - dice Albanesi - si basa sulla solidità degli affetti. E se per proteggerli dobbiamo restare lontani pazienza, l' importante è essere vicini con il cuore, la voce, l' amore».

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…