LO SPIRITO DEL NATALE PASSATO – LA GIUNTA ROMANA SPERA DI FAR DIMENTICARE IL MITICO E SMUNTO SPELACCHIO (GIÀ MORTO) CON UN ALBERO COME SI DEVE – LA RAGGI CHIEDE UN ALLESTIMENTO IN GRANDE STILE E SI FA AIUTARE DA NETFLIX PER LA SPONSORIZZAZIONE E EVITARE UN'ALTRA FIGURA DI M.: “STAVOLTA DEVE RESTARE VIVO”
Lorenzo De Cicco per “il Messaggero”
In Campidoglio, sottovoce, lo chiamano «anti-Spelacchio». Perché sarà - o quantomeno dovrebbe essere, negli auspici della giunta grillina - l' albero della riscossa natalizia di Roma, dopo l' abete con le frasche smunte che l' anno scorso arrivò a piazza Venezia già morto, dopo il trasloco dai boschi della Val di Fiemme, e quella cartolina impastata di mestizia e inadeguatezza (amministrativa) fece il giro del mondo, con spernacchianti commenti sul Guardian - lo definì «toilet brush», lo spazzolone da gabinetto - o su Russia Today.
GLI STEWARD
virginia raggi sindaca di roma (3)
Ci sarà una «fase 2» anche per il Natale? Basta spelacchi, Virginia Raggi stavolta ha chiesto ai suoi un allestimento in grande stile, come merita la Capitale d' Italia. Lo si capisce anche solo badando ai numeri grezzi, cioè al costo complessivo dell' operazione: l' anno scorso ammontava ad appena 38 mila euro, stavolta l' importo sarà quasi dieci volte tanto, 376mila euro.
Non solo per «il taglio, il trasporto e l' installazione dell' albero», come si legge nel prospetto dell' unica società che si è fatta avanti per l' allestimento, la IGP Decaux, sono previste anche 60mila luci e decorazioni varie, uno «schermo ledwall sul basamento», e poi «un' area interaction», insomma interattiva, aperta dalle 9 alle 23 e «comprensiva di slitta, pedana, paletti, con un presidio di steward». Ci saranno anche totem luminosi dove potranno essere proiettati i selfie di chi è di passaggio.
Non si farà carico il Campidoglio di tutte queste spese. Perché finalmente si è deciso di ricorrere a uno sponsor privato, come in tante altre città avviene da anni. La stessa IGP Decaux, per dire, l' anno scorso allestì l' albero di Natale davanti al Duomo di Milano, finanziato da Sky. E anche grazie a questa esperienza ha convinto la giunta Raggi.
A Roma, come sponsor, si è fatta avanti Netflix, la piattaforma americana di streaming di film e serie tv. Potrà decorare 100 delle 500 palle che verranno agganciate ai rami - si spera, stavolta, folti e robusti - con le facce dei personaggi più conosciuti delle saghe cult, da Suburra alla Casa di carta. Il colore predominante sarà il rosso, il colore del Natale ma anche della stessa Netflix. Il più è fatto, ma c' è un ultimo ostacolo perché l' operazione abbia successo.
«L' albero deve arrivare a Roma vivo», dicono a Palazzo Senatorio. Anche per questo la società scelta per l' allestimento ha assicurato che l' abete sarà «individuato in Italia in accordo con il Corpo Forestale. Il taglio verrà autorizzato dal Corpo Forestale stesso che rilascerà il certificato di provenienza». Insomma, tutto avverrà sotto gli occhi vigili degli esperti dell' Arma, per evitare altri spiacevoli inconvenienti.
I TEMPI
Qualche numero ancora: l' albero sarà alto tra i 22 e i 24 metri; sarà acceso per almeno 12 ore al giorno e nei giorni clou delle festività - 24 e 25 dicembre, il 31, il 1 e 6 gennaio - sarà illuminato h24; il puntale sarà a stella. Alla base del fusto ci sarà un mega-schermo «per fare gli auguri di Natale a Roma e ai suoi cittadini».
E logicamente apparirà anche il logo dello sponsor. Tutto dovrà essere pronto per l' 8 dicembre, il giorno dell' Immacolata, quando è prevista l' accensione. Per il taglio del tronco nel Nord Italia dovrebbe essere questione di giorni; l' allestimento è previsto tra il 1 de il 7 dicembre, mentre l' albero sarà smontato tra il 7 e il 10 gennaio, subito dopo la Befana.