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“ATTORI E CANTANTI COREANI VIVONO UNA VERSIONE REALE DI “SQUID GAME” – LA TRAGEDIA DELL’ATTRICE 24ENNE KIM SAE-RON, TROVATA SENZA VITA NEL SUO APPARTAMENTO DOPO ESSERE FINITA NEL TRITACARNE SOCIAL PER UNA CONDANNA PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA – L’ENNESIMA TRAGEDIA CHE METTE SOTTO I RIFLETTORI LE PRESSIONI ALLE QUALI VENGONO SOTTOPOSTE LE GIOVANI STAR DELLA COREA DEL SUD CHE, AL PRIMO INCIAMPO, VENGONO ABBANDONATE E TRATTATE COME REIETTI (COME ACCADE IN “SQUID GAME”) - VIDEO
Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per www.lastampa.it
Tutto il mondo esalta i K-Drama come "Squid Game", ma dietro la ricchissima industria dell'intrattenimento della Corea del Sud si celano diverse ombre. I casi che lo confermano sono purtroppo sempre più numerosi. L'ultimo è la morte dell'attrice Kim Sae-ron, trovata senza vita domenica scorsa nella sua casa di Seul. La giovane star del cinema sudcoreano aveva solo 24 anni ed era finita nel mirino di una campagna d'odio online dopo una condanna per guida in stato di ebbrezza nel 2022. La polizia non ha fornito dettagli sul suo decesso, ma i media locali hanno avanzato l'ipotesi che si possa trattare di un suicidio.
Il padre di Kim ha incolpato un influente YouTuber per la sua morte, sostenendo che i video di critiche e insulti pubblicati sui social e le piattaforme video hanno causato un profondo disagio emotivo alla figlia. Altri hanno puntato il dito contro alcuni media locali, che avrebbero alimentato l'astio pubblico contro l'attrice riportando dettagli non verificati sul caso in cui era finita coinvolta.
Kim aveva persino deciso di ritirarsi dal cinema e dalla scena pubblica, per non dover affrontare le polemiche sulla condanna per guida in stato d'ebbrezza, per la quale è stata multata di 20 milioni di won (circa 20 mila euro) nell'aprile 2023. Kim è diventata così impopolare che alcune scene che la vedevano protagonista in serie come "Bloodhounds", sono scomparse dalle piattaforme di streaming.
Na Jong-ho, professore di psichiatria all'Università di Yale, ha paragonato l'ondata di morti di celebrità in Corea del Sud a una versione reale di "Squid Game", il celebre K-Drama che ha battuto tutti i record di Netflix e che vede persone indebitate e reietti della società combattere all'ultimo sangue per un enorme premio in denaro. «La nostra società abbandona coloro che inciampano e va avanti come se nulla fosse successo... Quante altre vite devono essere perse prima che smettiamo di infliggere questa vergogna distruttiva e soffocante alle persone?», ha scritto Na in un post su Facebook. «La guida in stato di ebbrezza è un grosso errore. Ci sarebbe un problema con il nostro sistema legale se questo rimanesse impunito. Tuttavia, una società che seppellisce le persone che commettono errori senza dare loro una seconda possibilità non è una società sana», ha aggiunto.
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La tragica vicenda di Kim si inserisce in una lunga scia di altri drammi con protagoniste le star del K-Pop, spesso costrette a vivere in una prigione dorata.
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I suicidi restano spesso "sospetti" vista la sensibilità del tema e le accuse avanzate contro le etichette discografiche che macinano utili e star una dopo l'altra. La Corea del Sud ha peraltro uno dei tassi di suicidio più alti al mondo e, secondo recenti dati governativi, è tra le prime cause di morte per chi ha meno di 40 anni.
Nel frattempo, l'industria dell'intrattenimento della Corea del Sud continua a mietere successi. Oggi si stima che ci siano più di 220 milioni di fan di K-Drama e K-Pop in tutto il mondo, ovvero quattro volte la popolazione della Corea del Sud. Ma, lontano dai riflettori, le pressioni e il bullismo minacciano giovani star, col minimo passo falso che può metterne a rischio la carriera. O, nei casi peggiori, persino la vita.
squid game - stagione 2
squid game stagione 2
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