CHE STAI HAFTAR? – LE TRUPPE DI KHALIFA HAFTAR, IL BAFFO FORTE DELLA CIRENAICA, AVANZANO ATTRAVERSO IL DESERTO VERSO IL SUD DELLA LIBIA – A GUIDARE L'OPERAZIONE È IL FIGLIO DEL RAS, SADDAM, CHE PUO’ CONTARE SUL SOSTEGNO MILITARE DEI RUSSI – L'OBIETTIVO È IL CONFINE CON TUNISIA E ALGERIA, ZONA STRATEGICA PER LA ROTTA DEI MIGRANTI SUBSAHARIANI CHE ARRIVANO DAL NIGER VERSO IL MEDITERRANEO – A RISCHIO L’ARMISTIZIO CON IL GOVERNO DI TRIPOLI GUIDATO DA DBEIBEH – IL PATTO “INFORMALE” DEI SERVIZI ITALIANI CON HAFTAR PER STOPPARE LE PARTENZE DEI MIGRANTI
Estratto dell’articolo di Leonardo Martinelli per www.repubblica.it
Le truppe di Khalifa Haftar, il ras della Cirenaica e, con il sostegno militare e politico dei russi, sempre più l’uomo forte di tutta la Libia, stanno avanzando attraverso il deserto : direzione il Sud-Ovest del paese e in particolare l’oasi di Gadames, ai confini con la Tunisia e l’Algeria.
È un luogo strategico, sulla rotta dei migranti subsahariani che arrivano dal Niger verso il Mediterraneo. Se l’operazione fosse portata a termine, sarebbe la rottura dell’armistizio, che dal 2020 ha riportato (bene o male) una relativa stabilità in Libia. Potrebbe rappresentare anche il primo passo di una nuova offensiva di Haftar e del suo clan verso Tripoli.
Dopo la caduta e la morte di Mu’ammar Gheddafi, in Libia si sono imposti due governi rivali: uno a Tripoli, nell’Ovest, riconosciuto dall’Onu, sotto la guida di Abdul Hamid Dbeibeh, e l’altro nell’Est, a partire da Bengasi, di Haftar e dei suoi sei figli, sempre più coinvolti nella gestione del potere. Haftar, con il sostegno militare dei suoi alleati stranieri (Russia, Egitto ed Emirati arabi uniti), aveva lanciato un’offensiva brutale dall’aprile 2019 al giugno 2020 per conquistare Tripoli.
giorgia meloni e il generale khalifa haftar
Ma era stato fermato in extremis nella periferia della città dalle truppe del Gnu (il Governo di unità nazionale di Dbeibeh), sostenute dalla Turchia. Un armistizio era stato firmato nel 2020 e da allora si era instaurata una « calma instabile » nel paese, che ogni tanto degenerava in scontri fra i gruppi armati presenti sul territorio (anche le numerose milizie, che controllano localmente diversi territori). […]
Negli ultimi mesi, comunque, gli Haftar hanno accresciuto il proprio potere, spinti in avanti dai russi. Controllano ormai i due terzi della Libia non solo la Cirenaica (Est), ma anche il Fezzan (Sud), desertico ma ricco di petrolio.
Arriviamo agli sviluppi delle ultime ore. Già martedì il regime di Bengasi ha annunciato «un’operazione militare globale, che punta a rendere più sicure le frontiere del sud e a rafforzare la stabilità del paese in queste zone strategiche». A partire da mercoledì la tv privata al-Ahrar ha indicato che le forze di Haftar « si dirigono verso il Sud-Ovest- libico».
La colonna di mezzi (ripresa da diversi video, dei quali, però, è difficile verificare la geolocalizzazione) punterebbe a Gadames, finora sotto il controllo di Tripoli, cittadina nel cuore di un’oasi, nei pressi della « triplice frontiera » (tra Libia, Tunisia e Algeria). Ieri, giovedì, «il vice capo di stato maggiore di Tripoli, Salaheddine al-Namrouch, ha chiesto all’esercito lo stato di allerta e di essere pronto a respingere eventuali attacchi», come indicato da una fonte dei vertici militari del Gnu a al Ahrar. […]
giorgia meloni e il generale khalifa haftar
A guidare le truppe in movimento c’è Saddam Haftar, 33 anni, ultimo dei sei figli di Khalifa. Già alla guida della brigata Tariq Ben Zayed (sospettata di traffici di ogni tipo, da quello dei migranti al contrabbando di carburante), a metà maggio è stato nominato capo di stato maggiore dell’esercito di Bengasi. Nei giorni scorsi « Repubblica » ha rivelato che Saddam, in viaggio in Italia, è stato a due riprese fermato dalla nostra polizia, che lo ha rilasciato ogni volta dopo pochi minuti.
Ma contro l’uomo Madrid ha emesso un « ordine di arresto », accusato di essere al centro di un traffico illegale di armi proveniente dalla Spagna. L’ »ordine di arresto » impone agli alleati non l’arresto, ma un controllo dettagliato dei documenti e la segnalazione dei suoi spostamenti. Queste verifiche, secondo quanto riportato da « Repubblica », in Italia non sarebbero state effettuate. Da tempo girano voci di un trattamento di favore degli Haftar da parte di Roma, dopo che il flusso di migranti dalla Cirenaica verso l’Italia, in forte aumento, si è interrotto, probabilmente grazie all’azione del clan.
Khalifa Haftar, vittima di un ictus nel 2018, ha accelerato negli ultimi tempi la distribuzione di incarichi tra i propri figli. Belgacem, 43 anni, ingegnere (sempre in completo blu e cravatta, mentre Saddam indossa costantemente una tuta mimetica), gestisce il Fondo di sviluppo e ricostruzione in Libia, creato dopo che il ciclone ha devastato Derna e la costa della Cirenaica nel settembre 2023.
È dotato di due miliardi di dollari, sbloccati dalla Banca centrale libica. Questa è stata riunificata l’anno scorso : il governatore, Al-Seddik al-Kabir, è vicino agli Haftar, al pari di Farhat Bengdara, presidente della Noc, l’ente libico degli idrocarburi. Negli ultimi mesi è chiaro un indebolimento di Dbeibeh e un rafforzamento degli Haftar, che sfruttano l’appoggio dei russi. Questi utilizzano la Cirenaica come piattaforma logistica per le loro operazioni in Africa. […]
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