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OMOFOBIA DO BRASIL - LA STELLA DELLA PALLAVOLO BRASILIANA MAURICIO SOUZA È STATO LICENZIATO DAL SUO CLUB CON L'ACCUSA DI OMOFOBIA - HA PUBBLICATO UNA FOTO DEL NUOVO SUPERMAN, CHE NEI PROSSIMI NUMERI SI RIVELERÀ BISESSUALE, CON IL TESTO: “DOVE ANDREMO A FINIRE” – BOLSONARO LO DIFENDE: “OGGI TUTTO È OMOFOBIA, TUTTO È FEMMINISMO” – MA DALL'ITALIA ALZA LA VOCE DOUGLAS SOUZA, GAY DICHIARATO E COMPAGNO DI SOUZA NEL BRASILE: “STRANO CHE NON SIA DIVENTATO ETERO VEDENDO TUTTI I SUPEREROI MASCHI CHE BACIANO DONNE…”

Angelo Di Marino per "la Stampa"

mauricio Souza

 

Scandalo sotto rete. Una stella della pallavolo mondiale, il brasiliano Mauricio Souza, olimpionico a Rio 2016, è stato licenziato in tronco dal suo club per atteggiamento omofobo. I fatti: martedì 12 ottobre, il centrale del Minas posta sui social una foto del nuovo Superman, Jon Kent, che nei prossimi numeri del celebre fumetto si rivelerà bisessuale. «Vai a vedere dove andremo a finire», il messaggio a firma del giocatore accompagnato dall'immagine in cui il figlio di Clark Kent bacia un ragazzo. 

 

il coming out di superman

Una miccia che ha innescato migliaia di "like" e centinaia di commenti, molti dei quali favorevoli alle considerazioni dell'atleta che sui suoi profili social annovera anche prese di posizione a favore di Bolsonaro e qualche video in cui parla di politica. Passano i giorni e si scatena un putiferio. Il Minas, il club di Souza, in un primo momento si limita a stigmatizzare le dichiarazioni del giocatore.

 

mauricio Souza

Molto più incalzanti gli sponsor, Fiat e Gerdau, che chiedono invece un atteggiamento più rigoroso del club: «Fiat si aspetta misure appropriate nel più breve tempo possibile». Il Minas a questo punto ingrana la ridotta: Souza viene messo fuori rosa, multato e invitato a ritrattare. In un video di tre minuti e mezzo, il giocatore chiede scusa: «Avere un parere e difendere ciò in cui si crede non è essere omofobi né avere pregiudizi! Mi dispiace ancora», la sintesi della sua confessione online. 

 

Douglas Souza

Dall'Italia alza la voce Douglas Souza, lo schiacciatore che da quest' anno è la punta di diamante del Tonno Callipo Vibo Valentia. Douglas è omosessuale dichiarato, è molto impegnato nella difesa dei diritti Lgbt e ha tre milioni di follower. 

 

«Strano che non sia diventato eterosessuale vedendo tutti i supereroi maschi che baciano donne Se una immagine del genere ti preoccupa, scusami ma ho qualcosa di nuovo per la tua fragile eterosessualità. Sì, ci sarà un bacio. Grazie DC per aver pensato di rappresentare tutti noi e non solo una parte», il post diretto come una schiacciata sul muso del compagno di nazionale, con tanto di ringraziamenti alla casa editrice, l'americana DC Comics appunto, dei fumetti di Superman. 

mauricio Souza

 

La situazione tracolla, è lo stesso Mauricio Souza poche ore dopo a postare la notizia della sua cacciata dal Minas con rescissione del contratto. Una mazzata. A sancire l'estromissione di Mauricio Souza ci pensa Renan Dal Zotto, commissario tecnico del Brasile, che si è dichiarato «veramente deluso da Mauricio, il cui comportamento è inaccettabile. Quanto alla squadra brasiliana, non c'è spazio per i professionisti omofobi». 

Douglas Souza

 

Dal Zotto dice anche che parlerà con il giocatore per motivare le ragioni dell'esclusione. Il ct manda un ringraziamento a Douglas: «È diventato un grande riferimento per la comunità Lgbt e tiene alta questa bandiera con orgoglio. Lo sostengo perché fa tutto col cuore». 

 

mauricio Souza bolsonaro

Ad agitare le acque non poteva mancare il presidente Jair Bolsonaro che, dopo una parolaccia a commento della vicenda, si è sfogato: «Oggi tutto è omofobia, tutto è femminismo». Non è da escludere che Mauricio Souza si candidi alle prossime elezioni con il partito di Bolsonaro. 

 

E a difesa del centrale ecco spuntare anche Felipe Melo, centrocampista del Palmeiras, ex Fiorentina, Juve e Inter: «Sei un uomo di valore, conta su di me», ha scritto sui social. La partita è ancora aperta.

mauricio Souzamauricio Souzamauricio SouzaDouglas Souza

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