keith richards bob dylan

DALLE NOTE MUSICALI ALLE NOTE A MARGINE - SONO TANTI I MUSICISTI CHE SI SONO LANCIATI NELLA SCRITTURA - LUCA BEATRICE: "DA BOB DYLAN CHE HA VINTO PERSINO IL NOBEL A JIM MORRISON NEL SOLCO DI WALT WHITMAN FINO A NICK CAVE. LA PIÙ BELLA AUTOBIOGRAFIA SONICA MAI SCRITTA? "LIFE" DI KEITH RICHARDS" - I CASI DEGLI SCRITTORI CHE HANNO FATTO MUSICA, COME WILLIAM BURROUGHS CHE HA PUBBLICATO DIVERSI ALBUM - IL LIBRO

bob dylan 1

Luca Beatrice per “il Giornale”

 

Da tempo dibattuta, la questione è esplosa nel 2016, quando a Bob Dylan venne assegnato il Premio Nobel per la Letteratura. Dividendo nettamente le opinioni tra chi sostiene che comunque «sono solo canzonette» e chi invece no, la musica pop-rock, per l'importante contributo fornito allo sviluppo della cultura è in alcuni casi degna di considerazione paritaria, se non addirittura superiore, alla nobile arte letteraria.

 

manoscritto di bob dylan 2

Dylan peraltro è stato definito spesso un poeta perché la sua scrittura, oltre a strabordare di riferimenti colti, ha una capacità immaginifica che va ben oltre i confini dell'intrattenimento. Insignito del massimo riconoscimento per le sue canzoni, in verità Dylan si è dedicato a vere e proprie incursioni in quello che Primo Levi definiva «l'altrui mestiere»: il romanzo sperimentale Tarantula del 1971 e il primo volume del memoir Chronicles (2005) di cui non è mai uscito un seguito. Esiste il vago sospetto sulla sua assoluta convinzione di saper fare al meglio qualsiasi cosa gli venga in mente, compreso lo scultore e il pittore, meritevole di esporre persino da Gagosian.

bob dylan 2

 

Riottoso, personaggio come sempre, alla cerimonia di consegna del Nobel in prima battuta Dylan non andò e al suo posto mandò l'amica Patti Smith. Una scelta niente affatto casuale, poiché se si parla di letteratura anche l'ex sacerdotessa punk merita un posto di rilievo. Il suo Just Kids, il romanzo di formazione sulla giovinezza passata a fianco di Robert Mapplethorpe, è testo intenso e struggente, uscito nel 2010, preceduto e seguito da altri significativi. Seconda coincidenza: anche Smith è attratta dalle immagini, proclamandosi così artista a 360 gradi, proprio come il Menestrello di Duluth.

 

bob dylan

Due casi, però, non fanno una storia. A palesare le infinite attrazioni fatali tra musica e letteratura ci ha pensato Marco Denti con Storie sterrate. Musicisti/scrittori. Scrittori/musicisti, in uscita il 18 febbraio per Jimenez Edizioni. Si noti la reversibilità nel pay off, perché se l'elenco di musicisti tentati dalla scrittura è piuttosto lungo, è corretto registrare qualche caso opposto, primo fra tutti quello di William Burroughs, la cui tecnica cut-up ha ispirato generazioni, che ha pubblicato diversi album dallo spirito dub, in particolare Spare Ass Annie and Others Tales (1993) andrebbe riascoltato.

STORIE STERRATE

 

Altro episodio di doppia identità è quello di Jim Carroll, songwriter indie che nel 1978 scrisse The Basketball Diaries (Jim entra nel campo di basket è il titolo dell'edizione italiana) da cui venne tratto il film Ritorno dal nulla con Leonardo Di Caprio quasi all'esordio.

 

Sostanzialmente la casistica del libro di Denti, documentato e necessario, si divide in due grandi categorie: i rockers con ambizioni letterarie e i rockers che attingono a piene mani dalla letteratura parole, immagini, situazioni per trasformarle in canzoni. Nick Cave, ad esempio, ha una lunga e rinnovata produzione da scrittore. Ne citiamo tre: E l'asina vide l'angelo (1989), La morte di Bunny Munro (2009) e il recente Stranger than Kindness (2020), accompagnato da molte immagini.

STORIE STERRATE 2

 

Se in tal senso le ambizioni del crooner australiano sono palesi, il quid letterario di Neil Young può risultare una sorpresa, eppure i testi autobiografici pubblicati da noi sono davvero interessanti: Il sogno di un hippie (2012) e soprattutto Special Deluxe. Racconti di vita e di automobili (2014) che rivela la passione collezionistica del cantautore per le macchine d'epoca. Prolifico fu Leonard Cohen, romanziere, poeta, scrittore per l'infanzia, in particolare nei testi degli anni '60, Il gioco preferito e Beautiful Losers.

 

Sorge a questo punto spontanea la domanda. Ma sono altrettanto bravi con le parole che con le note? E soprattutto, meritano, almeno nei casi più eclatanti, l'assunzione all'olimpo della letteratura o si tratta più che altro di uno sfizio, di una prova di forza?

NICK CAVE 1

 

Più comune, e divertente, è il rintracciare quelle fonti che stanno dentro le canzoni. Cominciando ovviamene da Jim Morrison, di cui Marco Denti racconta: «Riempiva i taccuini con una bella calligrafia, Jim Morrison. Ordinata, chiara, leggibile, letteralmente pulita, un po' inclinata a destra. Aveva cominciato così, consapevole che la vera poesia non dice niente, elenca solo delle possibilità. Apre tutte le porte». Una figura di ribelle coltivata nell'America fin dai tempi di Walt Whitman.

 

Di quanti musicisti abbiamo bisogno per capire lo spirito e gli stereotipi culturali degli States? Certamente di Bruce Springsteen, «una voce potente, quando la terra promessa si è svelata in un intreccio di raccordi autostradali e centri commerciali perché come scrive Richard Ford il mondo diventa più piccolo e più concentrato quanto più a lungo vi restiamo, ed è rimasta solo una città in rovine».

NICK CAVE 7

 

Certamente di Tom Waits: «Ho scoperto Kerouac e Ginsberg quando ero adolescente, mi hanno salvato la vita. Essendo cresciuto senza un padre, ho sempre ricercato negli altri una figura paterna, e quegli scrittori lo sono più o meno diventati. Leggere Sulla strada ha arricchito di un'affascinante mitologia la mia vita di tutti i giorni e ha spinto anche me sulla strada, pieno di curiosità e di voglia di scandagliare le piccole cose della vita».

KEITH RICHARDS

 

Certamente di Lou Reed: perché Lou Reed è New York e, come chiedeva Don DeLillo, «che cosa accade quando una città non può impallidire languidamente fino alla sua fine, non può venire abbandonata pezzo per pezzo alla sua verità distrutta, le sue età stratificate di ferro e mattoni? Quando essa contiene solo la tensione e la paralisi del nuovo superficiale? Paralisi. Ecco ciò che la città ci insegna a temere».

 

Accanto a vicende stranote, ci sono alcune chicche per intenditori, dove arte e vita si intrecciano: Vic Chesnutt, Warren Zevon, Gil Scott-Heron, Billy Corgan... E un giusto spazio riservato alla scrittura femminile: Laurie Anderson, Joni Mitchell, Suzanne Vega, Lucinda Williams. Manca solo Life di Keith Richards, la più bella autobiografia sonica mai scritta, che forse l'autore delle Storie sterrate ha ritenuto poco letteraria, seppur densa di verità e r'n'r.

keith richardskeith richardskeith richardskeith richardsjim morrisonNICK CAVE 2

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…