STENDETE I TAPPETI ROSSI, ARRIVA KEVIN SPACEY – DOPO AVERLO CONDANNATO PER MOLESTIE PRIMA DELLA SENTENZA, L’ATTORE SI PRENDE LA SUA RIVINCITA A TORINO DOVE TERRÀ UNA MASTERCLASS A GENNAIO AL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA – VISTO CHE NEGLI USA È ANCORA UN REIETTO, LA RIPARTENZA PER SPACEY, CHE HA IN USCITA TRE FILM, INIZIA IN EUROPA NONOSTANTE IL NUOVO PROCESSO PER MOLESTIE CHE DOVRÀ AFFRONTARE IN INGHILTERRA…
Simona Siri per “la Stampa”
Kevin Spacey arriva al tribunale di Londra 4
C'è il progetto intitolato Gore in cui interpreta Gore Vidal, film diretto da Michael Hoffman che uscirà nel 2023. C'è il giallo a basso costo Peter Five Eight in cui è un sicario a caccia di una giovane donna che vive con una nuova identità e lavora come agente immobiliare: per avvicinarsi a lei inizia una storia d'amore con la sua collega (interpretata dall'attrice Rebecca de Mornay). C'è L'uomo che disegnò Dio, film diretto da Franco Nero e già uscito nel 2022, il suo vero ritorno sulle scene dopo la pausa forzata cominciata nel 2017.
A questa manciata di progetti che segnano se non il ritorno alla normalità, almeno alla recitazione, Kevin Spacey oggi ne aggiunge uno: una masterclass che terrà il 16 gennaio al Museo Nazionale del Cinema e durante la quale riceverà la Stella della Mole. «Siamo onorati che un ospite così prestigioso abbia scelto Torino e una sede istituzionale come il nostro museo per questo gradito e attesissimo ritorno in un evento con il pubblico», ha dichiarato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, mentre il direttore Domenico De Gaetano ha ricordato che l'attore aveva visitato il museo in forma privata l'anno scorso, rimanendo molto colpito «dalle collezioni di precinema e dall'architettura della Mole Antonelliana».
kevin spacey come ammazzare il capo... e vivere felici
Ancora reietto negli Stati Uniti, dover peraltro è stato appena assolto nel processo che lo vedeva accusato di molestie sessuali avvenute nel 1986 nei confronti del collega Anthony Rapp - noto per il suo ruolo in Star Trek: Discovery - quando quest' ultimo aveva solo 14 anni, Spacey sembra aver trovato in Europa il trampolino di lancio per ricostruire la sua carriera dopo le accuse che lo avevano travolto nel 2017.
All'epoca, il due volte premio Oscar aveva dovuto abbandonare House of Cards dopo che un'indagine della Cnn aveva rivelato che diversi membri dello staff di produzione della serie prodotta da Netflix e di cui era protagonista avevano affermato di essere stati molestati, un'accusa che gli è anche costata quasi 31 milioni di dollari, tanti ne ha dovuti dare in risarcimento a Media Rights Capital, la società di produzione dietro lo spettacolo.
Da allora è stato tutto un sali e scendi di vittorie legali ma sconfitte sul piano dell'immagine. Da una parte sono state archiviate senza dover andare a processo le accuse di aggressione sessuale mosse contro di lui nel 2020 dal figlio dell'ex conduttrice televisiva di Boston Heather Unruh, secondo la quale Spacey avrebbe aggredito l'allora diciottenne all'interno del Club Car Restaurant di Nantucket.
Dall'altra, non gli si perdona un'uscita infelice come quella del 2018 quando, nei panni di Frank Underwood, Spacey aveva pubblicato un video su Twitter in cui si rivolgeva al suo pubblico con queste frasi sibilline: «Certo, alcuni hanno creduto a tutto e hanno aspettato con il fiato sospeso per sentirmi confessare. Muoiono dalla voglia di farmi dichiarare che tutto ciò che è stato detto è vero e che ho avuto ciò che meritavo. Non sarebbe facile se fosse tutto così semplice? Ma noi sappiamo che non è così semplice, né in politica né nella vita».
Negli ultimi anni ha tenuto un basso profilo. Siamo ovviamente lontani dai fasti di I Soliti Sospetti o American Beauty o LA Confidential e forse quel livello di fama e di produzioni non torneranno più, ma è comunque un ritorno al cinema e soprattutto, come nel caso di Torino, all'incontro con il pubblico. Anche se la vera prova del nove deve probabilmente ancora arrivare. Spacey dovrà invece andare a processo in Inghilterra grazie alle denunce di tre uomini per fatti avvenuti tra il 2005 e il 2013 quando era direttore artistico dell'Old Vic Theatre.
il cast di l'uomo che disegno' dio
Mesi fa l'attore si è detto fiducioso di poter provare la sua innocenza e ha annunciato che si recherà volontariamente nel Regno Unito, senza bisogno che scatti l'estradizione. Le ultime vittorie legali negli Usa gli permettono di affrontare i tribunali inglesi con un altro spirito, ma il caso Johnny Depp insegna: l'ultima parola nella via della riabilitazione spetta sempre al pubblico.
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