steve bannon dopo il rilascio su cauzione

DOPO L’ARRESTO PER FRODE, STEVE BANNON E’ STATO RILASCIATO DIETRO CAUZIONE DA 5 MILIONI DI DOLLARI - L’EX STRATEGA DI TRUMP E’ STATO FERMATO MENTRE ERA A BORDO DI UN SUPER YACHT DI 45 METRI (DA 28 MILIONI DI DOLLARI) DI PROPRIETÀ DI GUO WENGUI, DISSIDENTE CINESE IN ESILIO. IL MILIARDARIO È UNA FIGURA MISTERIOSA E CONTROVERSA: FUGGITO NEGLI USA NEL 2014, ORA È UNO DEI “MOST WANTED” DA PECHINO, RICERCATO PER FRODE, RICICLAGGIO E ALTRI REATI FINANZIARI…

1 - BANNON EVITA LA PRIGIONE PAGANDO 5 MILIONI ARRESTATO SULLO YACHT DI UN DISSIDENTE CINESE

Valeria Robecco per “Il Giornale”

 

STEVE BANNON E GUO WENGUI

 Per Steve Bannon, finito in manette e accusato di frode per aver partecipato a «We Build The Wall», raccolta fondi online a sostegno della costruzione del muro con il Messico, l'inchiesta è «politicamente motivata». L'ideologo dell'alt-right ed ex chief strategist di Donal Trump è comparso in video davanti a un giudice di New York, poi è stato rilasciato dietro una cauzione da 5 milioni di dollari e restrizioni ai viaggi (potrà muoversi fra New York e Washington, ma non gli sono consentiti spostamenti internazionali o l'uso di voli o barche private).

 

Gli agenti federali lo hanno arrestato mentre si trovava al largo di Westbrook, Connecticut, a bordo del Lady May, un super yacht di 45 metri (da 28 milioni di dollari) di proprietà di Guo Wengui, dissidente cinese in esilio. Il miliardario è una figura misteriosa e controversa: fuggito negli Usa nel 2014, ora è uno dei most wanted del governo di Pechino, ricercato per frode, riciclaggio e altri reati finanziari.

 

STEVE BANNON E GUO WENGUI

Lui e Bannon hanno unito le forze negli ultimi anni come duri critici del Partito Comunista Cinese, e recentemente hanno trascorso molto tempo insieme sul Lady May. Dopo esser stato silurato dalla Casa Bianca, l'ex direttore del sito ultra-conservatore Breitbart News ha lanciato con Guo la GTV Media Group. Anche se l'incriminazione di Bannon non ha nulla a che vedere con il dissidente, secondo il Wall Street Journal sarebbe in corso un'altra indagine delle autorità federali e statali proprio sulla GTV.

 

GUO WENGUI E STEVE BANNON

Dopo che la società ha raccolto 300 milioni di dollari in un'offerta privata, almeno due banche (JP Morgan Chase e Wells Fargo) hanno congelato i suoi conti, e sia l'Fbi che la Securities and Exchange Commission hanno aperto delle indagini per verificare se l'azienda o i soci di Guo violassero le leggi sui titoli attraverso il collocamento di azioni private. La GTV Media - che come scrive il Wsj mira ad essere «l'unico ponte non soggetto a censura e indipendente tra la Cina e il mondo occidentale» - ha fatto sapere di essere pronta a collaborare con le agenzie Usa che hanno domande in merito.

 

Il sito Axios, intanto, ha riferito che una società legata a Guo - la Guo Media - ha pagato a Bannon almeno un milione di dollari per «servizi strategici di consulenza» tra il 2018 e il 2019: il contratto prevedeva che Stephen presentasse Wengui a «personalità dei media». E dopo il presidente Trump, anche il figlio Donald Jr ha preso le distanze dalla campagna «We Build The Wall». «Don ha tenuto un discorso ad un singolo evento del gruppo oltre un anno fa e non ha alcun coinvolgimento con la loro organizzazione», ha spiegato la portavoce Amanda Miller. Precisando poi che Trump jr «non ha mai concesso il permesso di venire citato come testimonial sul loro sito web, e non sapeva di essere stato indicato come tale fino a quando i media non hanno diffuso la notizia».

GUO WENGUI E STEVE BANNON

 

2 - GUO, IL MILIARDARIO CINESE AMICO DI BANNON ORA L'FBI INDAGA SU DI LUI

Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

Alle 7,30 del mattino di giovedì scorso, Steve Bannon è stato arrestato in Connecticut a bordo dello yacht di 45 metri del miliardario cinese Guo Wengui, alias Miles Kwok. Le accuse contro Bannon, ex stratega di Trump: frode e riciclaggio, in relazione a una raccolta fondi a sostegno della costruzione del muro anti-migranti al confine con il Messico. Avrebbe intascato un milione di dollari per spese personali, passando al socio Brian Kolfage, mutilato nella guerra in Iraq, 350 mila dollari usati per la chirurgia plastica, un Suv, un golf cart.

 

GUO WENGUI

Bannon si è dichiarato non colpevole: «Inchiesta politicamente motivata». Rilasciato su cauzione, non può viaggiare in aereo (o yacht) senza il permesso del giudice. Le accuse non riguardano il miliardario cinese. Ma la sua amicizia con Bannon potrebbe in parte spiegare la disponibilità di contante che permetteva all'«ideologo» della destra sovranista di volare tra l'America e l'Europa da un hotel di lusso all'altro. Inoltre, secondo il Wall Street Journal , è in corso un'altra indagine federale su un'azienda mediatica che ha legami con Guo e Bannon: il GTV Media Group.

 

STEVE BANNON E GUO WENGUI

Almeno un investitore si è rivolto alla polizia, sostenendo di aver versato 500 mila dollari in cambio di azioni per il lancio di una piattaforma di video-sharing: impegni non mantenuti. L'Fbi starebbe indagando da un mese sulle attività di Guo, una figura misteriosa: vive a New York dal 2015, ha chiesto asilo politico. Pechino vuole la sua estradizione per frode e corruzione, ma lui dice che lo perseguitano perché appoggiò le proteste di Tienanmen e da allora lotta per i diritti umani e la democrazia. Solo che alcuni dissidenti non si fidano: lo definiscono una «spia del Partito comunista», un «gangster» (e una ex dipendente lo accusa di stupro). Guo nega.

 

Però - notano ancora i critici - si è arricchito in Cina grazie all'edilizia, settore in cui i buoni rapporti con il governo contano molto. Bannon avrebbe incontrato il miliardario pochi mesi dopo la cacciata dalla Casa Bianca nell'agosto 2017. In comune avevano la visione del Partito comunista cinese come «nemico numero 1». Secondo il New York Times, Bannon ottenne un prestito di 150 mila dollari per un film contro il Partito (mai realizzato), seguito nel 2018 da un contratto da 1 milione di dollari con «Guo Media» per un anno di «servizi strategici di consulenza» (Steve doveva presentargli «personalità dei media»).

GUO WENGUI

 

Bannon ha sempre rifiutato di identificare i suoi finanziatori. Ma è apparso con Guo, in video e podcast, realizzati sullo yacht o nell'appartamento dell'amico con vista su Central Park. E ha volato sul jet privato del miliardario cinese. Il sito NbcNews sostiene che possa aver violato le norme che vietano il finanziamento straniero alle campagne elettorali, perché Bannon andava a promuovere i candidati repubblicani al Congresso. Ma l'ex stratega sostiene che pubblicizzava solo un suo film, intitolato «Trump@War».

STEVE BANNON DOPO IL RILASCIO SU CAUZIONE

 

 

STEVE BANNON DOPO IL RILASCIO SU CAUZIONESTEVE BANNON DOPO IL RILASCIO SU CAUZIONE

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO