obama whatsapp

WHATSAPP, MORTACC! – STOP ALLE CHAT DEI GENITORI. LA DECISIONE DI UN COMUNE IN PROVINCIA DI AREZZO, CHE HA CHIUSO IL GRUPPO CON GLI INSEGNANTI: GENERA STRESS E PRODUCE INFORMAZIONI DISTORTE – L’ASSESSORE ALLA SCUOLA: “L’ELEZIONE DEI RAPPRESENTANTI È L’UNICA MODALITÀ UFFICIALE PER COMUNICARE CON IL COMUNE” – SOSPIRONI DI SOLLIEVO PER TUTTI

Massimo Pucci per “la Nazione – Arezzo”

 

STRESS DA WHATSAPP

“Non ne possiamo più della spunta blu”, è questo il motto che si leva dalla Valdichiana, precisamente da Monte San Savino, comune che fra l’altro è riuscito a tagliare la retta mensile a 50 euro grazie ai fondi del Governo.

 

Ecco la retromarcia, si torna al rappresentante dei genitori e al rapporto diretto con le educatrici e l'amministrazione comunale. Perché? La chat è fonte di confusione, genera stress e spesso produce informazioni distorte.

 

MONTE SAN SAVINO

Lo ha spiegato l'assessore Erica Rampini che insieme alle lavoratrici dell'asilo nido, durante la riunione con le famiglie alla ripresa delle attività, ha informato i genitori che il gruppo whatsapp sarebbe stato chiuso: stop alla chat con genitori e insegnanti. La decisione potrebbe fare da apripista ad un ritorno al vecchio modo di dialogare fra utenti e amministrazioni comunali.

 

Le chat sono un riunione continua dove spesso si condivide di tutto e di più e alla fine ci si capisce poco, dove testi, immagini, locandine e note vocali, rischiano di accavallarsi e di creare solo caos.

 

ERICA RAMPINI

«Abbiamo detto alle famiglie che a breve si terrà l'elezione dei rappresentanti e che questa sarebbe stata l'unica modalità ufficiale per la comunicazione con il Comune – dichiara Rampini – abbiamo informato i genitori che noi e le educatrici non gradiamo di essere inclusi in chat di gruppo».

 

Secondo quanto spiegato dalla giovane amministratrice del Comune, le insegnanti si sono rese conto che negli anni passati si sono verificati problemi per errate comunicazioni: «In questi sei anni – spiega Rampini – mi sono sentita dire dai genitori 'sulla chat di whatsapp hanno detto...' e io ho spiegato che quel canale di comunicazione non fa fede rispetto all'informazione ufficiale del Comune».

fuga da whatsapp 7

 

La notizia è stata appresa con reazioni differenti, ci sono gli scettici che la considerano un passo indietro, ma c'è anche chi ha tirato un sospiro di sollievo. Infatti, sono sempre più le persone che sono costrette a «lavorare in chat», ognuno si ritrova in gruppi di dialogo sui più disparati argomenti.

 

La conseguenza è che per leggere e ascoltare quanto viene condiviso nei gruppi si finisce per sottrarre minuti importanti al tempo libero. Spesso la maggior parte dei messaggi non è utile alla comprensione e il risultato alla fine è quello di un disorientamento.

 

ansia da whatsapp 2

«Sarà il Comune a fornire le informazioni importanti che riguardano il funzionamento dei servizi attraverso i canali ufficiali, mediante i quali saranno ascoltate le necessità delle famiglie grazie alle sollecitazioni del rappresentante dei genitori», chiosa Rampini.

 

Il risultato sarà che al «Monte» la chat ufficiale sparisce, ma quella «carbonara» fra i genitori probabilmente resisterà, al portavoce delle famiglie non resta che fare il pieno di giga.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…