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LA STORIA DELLE SORELLE INDIANE, BABITA E GEETA, AVVIATE DAL PADRE AL MONDO DELLA LOTTA PER EVITARE LORO UN DESTINO DA MOGLI FRUSTRATE (E FRUSTATE) DIVENTA UN FILM E SBANCA BOLLYWOOD - LA PELLICOLA “DENGAL” INCASSA 55 MILIONI DI DOLLARI IN UN SOLO MESE
Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
L'alternativa, per Babita e Geeta, era quella di essere mogli e madri. È finita, invece, che sono diventate due lottatrici di wrestling e sono entrate nella leggenda di Bollywood.
Non male per due ragazzine dell'Haryana, stato rurale dell' India del Nord, quella stessa India tristemente nota per 34 mila violenze sessuali denunciate nel solo 2015 e dove i femminicidi infantili hanno prodotto un rapporto di 879 bambine ogni mille maschi.
«Per anni nostra madre ha indossato il ghunghat , il velo», raccontano Babita e Geeta al Guardian. Soprusi, segregazione, violenze: nascere femmina in buona parte del mondo non è una grande fortuna. Ribaltare i finali già scritti, però, è possibile. E capita, talvolta, che il merito sia dei padri. Il deus ex machina di questa storia è Mahavir Singh Phogat, un lottatore di wrestling amatoriale che, superata la delusione di non aver avuto neanche un figlio maschio, decide di andare oltre la tradizione.
«Un giorno ci ha preso da parte e ci ha chiesto se volessimo imparare la lotta», svelano le figlie. E se dire di no a Mister Phogat non è facile, la scelta non viene compresa da tutti.
«Crescere una femmina è come innaffiare la pianta di un vicino», recita un proverbio hindi. Tradotto, significa, che i genitori fanno gli sforzi e poi a goderne sarà il marito. Ecco perché, all' inizio, nel villaggio, non tutti prendono bene questo strappo alla tradizione.
«Nessuno se le sposerà», scuotono la testa i vicini. Ma Mister Phogat tira dritto per la sua strada. Per le sue piccole, tre ore di corsa al mattino e tre ore di esercizi la sera.
Permette loro di tagliarsi i capelli corti perché siano più comode. Insegna che per diventare campionesse ci vogliono sforzi e sacrifici. Babita e Geeta lo seguono senza esitazione.
Arrivano alle gare regionali a New Delhi. E, poi ancora più su, con l'ammissione ai Giochi del Commonwealth del 2010 dove, prima donna in tutta l'India, Geeta strappa la medaglia d'oro. E poi in vetta, con le qualificazioni alle Olimpiadi di Rio. «Se non fosse per lui non sarebbe mai successo. Ci ha insegnato che arrendersi non è un'opzione», è il ringraziamento più bello che oggi le figlie gli tributano.
Ma per Mister Phogat c'è di più. Dall' orgoglio paterno si passa all'onore del red carpet.
«Dengal» (wrestling in hindi, ndr ), il film dedicato a questa storia, sta letteralmente sbancando il botteghino di Bollywood, con oltre 55 milioni di dollari di incassi in un solo mese. E non solo. A vestire i panni di Mister Phogat hanno chiamato la star delle star dell'industria cinematografica indiana, Aamir Khan. Segno che prendersi cura davvero delle proprie figlie paga sempre.
BABITA E GEETA PHOGAT
IL CAST DEL FILM DANGAL
BABITA E GEETA PHOGAT