mcihele arnoldi

LA VITA E' UNA SOLA, MEGLIO GODERSELA - LA STORIA DI MICHELE ARNOLDI, INGEGNERE 33ENNE CHE HA LASCIATO L’IMPORTANTE STUDIO DI MILANO DOVE LAVORAVA PER VENDERE GELATI SUL LUNGOLAGO DI DERVIO, IN PROVINCIA DI LECCO, A BORDO DI UN CARRETTO: "ERO STANCO DI STARE IN UFFICIO. ORA HO LA MIA ATTIVITÀ, NEL PAESE DOVE SONO NATO E CRESCIUTO, STO ALL’ARIA APERTA, INCONTRO MOLTISSIME PERSONE. SONO FELICE DELLA MIA DECISIONE" - "I BAMBINI MI CORRONO INCONTRO, I NONNI QUANDO MI VEDONO QUASI SI COMMUOVONO PERCHE'…"

MCIHELE ARNOLDI

Estratto dell'articolo di Barbara Gerosa per www.corriere.it

 

Laurea in ingegneria civile al Politecnico di Milano, ha lasciato l’importante studio dove lavorava per vendere gelati. Con un carretto a tre ruote. Ha preso una bici a pedalata assistita, l’ha modificata, e ha costruito personalmente il carretto refrigerato a batteria con cui da ieri percorre il lungolago di Dervio, sulla sponda lecchese del Lario, per vendere coni e coppette. […]

 

carretto dei gelati 2

Sorride Michele Arnoldi, 33 anni, […] «Ero stanco di stare in ufficio- spiega-, […] e lo scorso anno sono riuscito ad aggiudicarmi la gestione di una casetta sul lungolago di Dervio, dove, da giugno a fine settembre, ha venduto gelato. Il chiosco però resta aperto solo nei mesi estivi. Allora dovevo per forza inventarmi qualcosa. Ed ecco l’idea del carretto. Mio padre mi ha aiutato a sbrigare le pratiche burocratiche, ho ottenuto la licenza d’ambulante e costruito la bicicletta per proseguire l’attività su due ruote. […] il prossimo passo sarà quello di iniziare a produrlo: vorrei aprire un laboratorio e un negozio per lavorare tutto l’anno».

 

gelato

Intanto nei giardini del parco della Boldona e sul lungolago degli Ulivi, la novità non è passata inosservata. «I bambini mi corrono incontro, i nonni quando mi vedono quasi si commuovono - racconta -. Il primo carretto dei gelati è arrivato a Dervio 90 anni fa, mi ha raccontato il sindaco, anche lui mi ha sostenuto nella scelta di riportare in vita l’antico mestiere di ambulante del gelato. In fondo per pagarmi gli studi ho sempre lavorato in estate in bar e ristoranti. Ora ho la mia attività, nel paese dove sono nato e cresciuto, sto all’aria aperta, incontro moltissime persone. Sono felice della mia decisione». […]

 

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