tragedia sulle strade torino-pinerolo

STRADE DI MORTE! AUTO IN FIAMME SULLA TORINO-PINEROLO: MORTI PADRE E FIGLIA - A DARE L’ALLARME LA MADRE, CHE SI È MESSA IN SALVO CON L’ALTRA FIGLIA, NEONATA - ALTRA TRAGEDIA VICINO PINEROLO: UBRIACHI TRAVOLGONO DUE AUTO, MUORE UN OPERAIO DI 52 ANNI

Da corriere.it

 

tragedia sulle strade torino-pinerolo

Padre e figlia, di pochi anni secondo le prime informazioni, sono morti questa mattina sulla Torino-Pinerolo, all’altezza di Piscina. L’auto, a quanto si apprende, avrebbe preso fuoco in seguito a un incidente. Sul posto la polizia stradale e l’elisoccorso. L’autostrada per Pinerolo è chiusa all’altezza di Riva di Pinerolo. A dare l’allarme, secondo il 118, sarebbe stata la moglie dell’uomo e madre della bambina, che sarebbe riuscita a mettersi in salvo con la seconda figlia, neonata.

 

 

GUIDAVANO UBRIACHI E A FOLLE VELOCITÀ, TRAVOLGONO DUE AUTO: UN MORTO E 5 FERITI

ANTONIO GIAMO per lastampa.it

 

L'acceleratore pigiato a tavoletta e la Ford Focus su quel lungo rettilineo che collega Cavour con Villafranca raggiunge una velocità folle.

 

Prima colpisce una Uno rossa e la getta nel fosso. Non si arresta, continua la corsa e 60-70 metri dopo si scontra con una Golf bianca sulla quale viaggia una mamma con la sua bambina. L'auto è un proiettile inarrestabile, compie qualche decine di metri e alla fine si ribalta, la sua corsa termina contro un palo della luce. Pesante il bilancio dell'incidente: un uomo, Francesco Carbonaro, 52 anni, operaio padre di due bambine, muore sul colpo. Di fianco a lui viaggiava suo padre di 80 anni, portato in condizioni disperate con l'elicottero del 118 al Cto. Meno gravi le condizioni di A. F., la donna di Villafranca che viaggiava con la figlia 8 anni: un’équipe del 118 l’ha accompagnata in ospedale per un controllo. In ospedale sono anche finiti i tre occupanti della Ford Focus, tre giovani romeni che arrivano da Cavour.

tragedia sulle strade torino-pinerolo

 

I carabinieri di Villafranca al momento non si sbilanciano, attendono gli esiti del test alcolemico, ma c'è il forte sospetto che il guidatore della Ford - arrestato per omicidio stradale - fosse ubriaco. Un dato è certo, quell'auto andava fortissimo, il tratto è un rettilineo con ottima visibilità e il conducente aveva il sole alle spalle, quindi non è stato abbagliato. Sul posto è subito arrivato il sindaco del paese, Agostino Bottano: «Una disgrazia che si poteva evitare, la vittima la conoscevo bene, lascia la moglie e due bambine. Carbonaro era molto attivo nell'associazione della sua borgata, sempre pronto ad organizzare eventi e aiutare chi aveva bisogno di una mano».

 

Il marito della donna che viaggiava sulla Golf è ancora incredulo: «Potevano uccidere anche la mia famiglia, devo ringraziare che loro se la siano cavata con un grande spavento. Ma come è possibile che dei giovani debbano correre così in macchina senza pensare a ciò che possono provocare?». I carabinieri di Villafranca hanno chiuso quel tratto di strada per eseguire i rilievi di legge, ma la dinamica è chiara: la Focus ha invaso la corsia opposta prima di carambolare sulle altre vetture.

 

tragedia sulle strade torino-pinerolo

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…