leone

UNA MORTE DA LEONI – PREDE SCOMPARSE E VELENI KILLER. I RE DELLA FORESTA STANNO PERDENDO LA BATTAGLIA CON GLI UOMINI. E NEPPURE QUELLI CHE SALGONO SUGLI ALBERI SI SALVANO: GLI “ARRAMPICATORI” IN UGANDA SONO CALATI DELL’80% – SERVE UN PROGETTO, ALTRIMENTI ENTRO IL 2050 I LEONI SARANNO ESTINTI A CAUSA DI…

Michele Farina per il “Corriere della Sera

 

leone arrampicatore

Neppure quelli che salgono sugli alberi riescono a salvarsi. Neppure i rari «leoni arrampicatori» possono nulla contro il veleno degli uomini. Dopo millenni di coabitazione, i re della foresta stanno perdendo la battaglia contro i nemici di sempre. Ne sono rimasti ventimila in tutta l' Africa. Un secolo fa erano 200 mila. Negli ultimi tre decenni sono calati dell' 80% e il loro regno è sempre più ristretto.

 

Non sono le lance dei Masai a farli fuori, ma due cause non slegate fra loro: la scomparsa delle prede e i letali carbammati, fitofarmaci usati tra l' altro come erbicidi in agricoltura.

Quella sostanza prodotta da industrie occidentali è diventata il killer più diffuso dei grandi carnivori. All' inizio di giugno nove sono morti per un avvelenamento ai confini del Parco dei Serengeti in Tanzania, altri otto hanno perso la vita nelle zone protette ai bordi del Maasai Mara in Kenya.

leone

 

Ad aprile era toccato a tre leonesse e otto cuccioli nel Queen Elizabeth National Park in Uganda, uno dei due luoghi dove i più grandi felini della savana hanno imparato ad arrampicarsi sugli alberi (principalmente per riposare). Adesso di leoni «arboricoli» nel parco ne rimangono soltanto 19. I cuccioli e le mamme sono stati uccisi con quel veleno che i locali chiamano Two Step, così potente che la vittima non riesce a fare più di due passi.

 

leone arrampicatore 5

Era nascosto in una carcassa di mucca che qualcuno aveva piazzato con il proposito di uccidere. L' utilizzo di Due Passi ha cominciato a prendere piede una decina di anni fa tra i guerrieri Masai, che hanno imparato su Internet dai pastori scozzesi che volevano proteggere le pecore dalle aquile.

 

Ci sono molte ragioni dietro la strage dei leoni, spiegano i conservazionisti di The Big Life Foundation citati dal Daily Telegraph. Alcune comunità li uccidono per protestare contro le interferenze del governo a livello locale o contro la corruzione di politici che non condividono i proventi del turismo.

 

leone arrampicatore 4

Ci sono gruppi che chiedono di essere pagati per non cacciare e pastori che ammazzano «per vendetta» o per fermare i predatori che attaccano le mandrie. Per ogni capo di bestiame ucciso, Big Life paga ai proprietari 250 euro di compensazione. Anche grazie a questa rete, racconta il fondatore Richard Bonham, il numero dei leoni all' interno dell' ecosistema di Amboseli alle pendici del Kilimangiaro è arrivato a 200 unità: 15 anni fa erano rimasti in quindici.

 

leone 1

Serve un progetto trasparente che coinvolga comunità locali, governi e conservazionisti. Altrimenti si calcola che entro il 2050 i leoni in Africa saranno estinti secondo le stime di Wwf e African Wildlife Foundation. Gli elefanti potrebbero sparire nel giro di un decennio, le giraffe sono calate del 40% negli ultimi 15 anni (in totale, oltre 4 mila specie rischiano di scomparire nel prossimo decennio nel mondo). Alla base della minaccia ai leoni non c' è tanto la richiesta di trofei o di materia prima (come l' avorio degli elefanti).

 

leone 2

Non è la caccia grossa, ma quella minuta. E la continua perdita di habitat che, per quanto riguarda i leoni, si traduce in mancanza cronica di prede e dunque di cibo. I ricercatori dell' Università di Oxford e di Goteborg hanno paragonato con modelli matematici il mondo di oggi a quello che portò all' estinzione di quattro grandi felini sulla Terra 12 mila anni fa. E questo vale anche per le tigri dai denti a sciabola: fu la mancanza di prede a causarne la scomparsa.

 

Calano gli erbivori. I leoni allargano il loro raggio di azione e si scontrano con gli uomini, che in numero crescente si espandono e finiscono per piazzare il veleno Due Passi nella savana. È una schematizzazione un po' semplicistica, ma non troppo lontana dalla realtà. Se i leoni sono patrimonio dell' umanità, salvarli è anche compito nostro.

leone arrampicatore 1leone arrampicatore 2leone arrampicatore 3

 

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO