scavi san casciano dei bagni

IL TESORO C’ERA, MA NON SI VEDEVA – STRAORDINARIA SCOPERTA AGLI SCAVI DI SAN CASCIANO DEI BAGNI, IN TOSCANA, DOVE DAL FANGO DELLA VASCA DEL BAGNO GRANDE, GLI ARCHEOLOGI HANNO TIRATO FUORI DUE CORONE, GIOIELLI, CASSE PIENE DI ALMENO 10MILA MONETE E DUE STATUE DI BRONZO – I RICERCATORI SI SONO RITROVATI DI FRONTE A UN MARE DI SERPI FORGIATE NEL BRONZO TRA CUI SPICCA UN ESEMPLARE LUNGO QUASI UN METRO: UNA CONFERMA DEL FATTO CHE...

NUOVE SCOPERTE A SAN CASCIANO, DAL FANGO ORO E SERPENTI

STATUE, MONETE, GIOIELLI. TABOLLI "SORPRESA INFINITA"

scavi san casciano dei bagni 9

(dell'inviata Silvia Lambertucci) (ANSA) - Due scintillanti corone, gioielli, casse di rilucenti monete. Insieme a nuove, straordinarie, statue di bronzo restituite dal fango, è l'oro l'ultima sorpresa di San Casciano dei Bagni. Un tesoro di oggetti e di iscrizioni che si accompagna ancora una volta a storie e intriganti misteri: perché nel fondo della vasca del Bagno Grande, che fu etrusca e poi romana, gli archeologi che oggi insieme al ministro della Cultura Giuli e al capo del dipartimento archeologia Luigi La Rocca presentano alla stampa gli ultimi ritrovamenti, si sono trovati di fronte quest'anno a un mare di serpi forgiate nel bronzo tra le quali spicca, maestoso e monumentale, un esemplare lungo quasi un metro, proprio come le splendide statue che già hanno fatto conoscere nel mondo il sito toscano.

scavi san casciano dei bagni 8

 

"Una sorpresa infinita", sorride Jacopo Tabolli, il professore dell'Università per Stranieri di Siena, che insieme a Emanuele Mariotti, direttore dello scavo, e Ada Salvi, responsabile per la soprintendenza, guida dal 2019 l'avventura di questa ricerca. Niente di spaventoso: con il corpo sinuoso, le squame rilucenti, la testa cornuta e barbuta, il grande serpente, fa notare Tabolli, "sembra quasi sorridere". È un demone buono, di quelli che i romani definivano appunto agatodemoni, i simpatici serpentoni che adornano tanti larari nelle case di Pompei. Pure la sua collocazione qui ha un senso: era stato deposto nel punto in cui sgorgava l'acqua, perché con le sue spire rappresentava la sacralità della fonte. Un personaggio fondamentale, dunque, "il genius loci" del sistema di offerte.

scavi san casciano dei bagni 3

 

Ecco allora l'altro elemento di novità: perché il serpente è associato da tempi antichissimi alla divinazione. E il suo ritrovamento è la conferma che alla fonte si veniva anche "per avere un rapporto diretto con la divinità", per interrogare il serpente, ovvero la fonte, sulle incognite del futuro. "È come se le piccole serpi e l'agatodemone, con le acque che scorrono di continuo, portassero un messaggio alla divinità della fonte e a quelle della salute", spiegano Salvi e Mariotti. Non era soltanto la salute, insomma, il pensiero di chi frequentava questo luogo così speciale, dove ancora oggi lo sguardo si perde tra l'azzurro del cielo, i verdi e l'ocra delle colline toscane. Tra le offerte restituite dal fango sono comparse le ninfe - un esemplare in bronzo e un'iscrizione - oltre a tantissime uova di gallina in alcuni casi incredibilmente integre.

scavi san casciano dei bagni 2

 

E poi monete, oltre 10mila, ammassate come se fossero state immerse in grandi contenitori che nei secoli si sono però dissolti. Le corone d'oro, una integra in forma di tenia, l'altra in frammenti, sono state tra le novità, così come un anello con l'ambra e altri gioielli. Ma sono ancora una volta le statue e le teste in bronzo a colpire al cuore, con la raffinatezza della loro fattura e il carico di vita che le accompagna, le iscrizioni in etrusco o in latino come messaggi in bottiglia da un mondo lontano millenni. Tra le tante - sono quattro quelle più grandi - sorprende il tronco tagliato a metà di un corpo maschile offerto alla fonte da un certo Gaio Roscio, vissuto nel I secolo a.C.. Un tipo di offerta, premette Tabolli, che ha dietro di sé una lunga tradizione: "Si offriva la parte risanata", spiega.

 

scavi san casciano dei bagni 19

A stupire, piuttosto, è la qualità altissima del manufatto, un modello che si ispira addirittura ad Alessandro Magno. Eppure, se il mezzo corpo di Gaio Roscio strabilia, quella che forse intenerisce di più è la statua, forgiata nel II sec. a.C, di un bimbo ritratto in piedi con la sua vestina: nella mano tiene una palla che l'artigiano ha riprodotto in maniera impeccabile riportando nel bronzo persino le sottili cuciture. E che incredibilmente si muove, oggi come più di duemila anni fa, ruotando sul palmo. Inutile cercare la storia di questo bimbetto perché anche lui, come il serpente, sembra legato alla divinazione: "Bambini che avevano il ruolo di piccoli auguri", spiegano, indicando il braccialetto, guarda caso proprio a forma di serpente che ne avvolge il piccolo polso. E poi l'iscrizione sulla gambetta, che cita per la prima volta la città stato etrusca di Cleusi, l'attuale Chiusi.

scavi san casciano dei bagni 18

 

Una statua che di sicuro aveva un ruolo importante, tanto che la corona d'oro, ipotizzano, potrebbe essere appartenuta proprio a lui. Difficile affermarlo ora, anche se, in contemporanea con i restauri, specialisti di tutto il mondo sono già impegnati a studiare ogni aspetto dei nuovi ritrovamenti. In estate si riprenderà a scavare, mentre si lavora per dare vita al Parco Archeologico Termale, al Museo e all'Hub internazionale di ricerca che dovranno rendere possibile a tutti dalla fine del 2026 il godere di tanta meraviglia. Ma intanto, stagione dopo stagione, un ritrovamento dopo l'altro, quel luogo così speciale sembra davvero riemergere dai vapori delle sue acque, ripopolato di volti e di umane vicende, di gioie, dolori, speranze nel futuro. Un mondo lontano, che poi così lontano non è.

scavi san casciano dei bagni 17

 

SAN CASCIANO, IL MISTERO DELLE UOVA "MILLENARIE"

DEPOSTE NELLA VASCA SACRA E TROVATE INCREDIBILMENTE INTEGRE

(ANSA) - Non solo statue e metalli preziosi. Nella vasca sacra del Bagno Grande, gli archeologi si sono imbattuti da subito in una serie di offerte vegetali e in tante, tantissime, uova. Addirittura centinaia, raccontano, alcune delle quali ancora intere e incredibilmente conservate persino nella consistenza e nell'odore. Le prime analisi, affidate a Beatrice Demarchi dell'Università di Torino, rivelano che si tratta prevalentemente di uova di pollo. Ed è la sola offerta "animale" trovata nella vasca di San Casciano. "Ma non ci stupisce - fa notare Jacopo Tabolli, l'archeologo responsabile scientifico dello scavo - perché le uova sono simboli rigenerativi, legati alla natalità e alla vita e non è strano trovarle nei santuari di questo tipo, in ambito etrusco, italico e romano, dove l'uovo ha una lunga tradizione rituale".

scavi san casciano dei bagni 20

 

Quello che invece sorprende, sottolinea, è proprio lo stato di conservazione di queste uova, davvero stupefacente se si pensa ai duemila anni trascorsi nel fango bollente. Alcune, raccontano divertiti i ragazzi che l'Università per gli Stranieri di Siena ha chiamato a collaborare alla campagna di scavi, "si sono rotte nelle nostre mani, l'odore era nauseabondo". L'ipotesi, spiega Tabolli, è che "la deposizione nel fango sia avvenuta velocemente e tutta in una volta insieme a quella delle statue" e che lo strato di tegole disposto sopra i doni abbia in qualche modo sigillato l'intero tesoro togliendo ossigeno, come in una sorta di sottovuoto.

 

scavi san casciano dei bagni 12

Un'azione che sarebbe avvenuta in una fase precisa della lunga vita del Bagno Grande, più o meno nell'epoca dell'imperatore Claudio (I secolo d.C.), quando, probabilmente dopo la caduta di un fulmine, che lo aveva danneggiato, i romani ristrutturarono il sito e ampliarono la grande vasca ereditata dagli etruschi. "Per farlo tolsero tutte le statue che ne ornavano il perimetro e tutte le monete e gli oggetti preziosi accumulati fino ad allora nel santuario e le seppellirono con cura nel fondo della vasca, insieme alle uova, per affidarle al nume dell'acqua".

scavi san casciano dei bagni 13scavi san casciano dei bagni 15scavi san casciano dei bagni 1scavi san casciano dei bagni 5scavi san casciano dei bagni 6scavi san casciano dei bagni 7scavi san casciano dei bagni 21scavi san casciano dei bagni 22scavi san casciano dei bagni 23scavi san casciano dei bagni 24scavi san casciano dei bagni 4scavi san casciano dei bagni 10scavi san casciano dei bagni 11scavi san casciano dei bagni 14scavi san casciano dei bagni 16

Ultimi Dagoreport

bergoglio papa francesco salma

QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? È SUCCESSO ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO DEL PONTEFICE UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - IN TALE IPOTESI, NON DOVREBBE MERAVIGLIARE IL RISERBO DELLA SANTA SEDE: I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)