laura ziliani

LA REALTA' E' PIU' SPIETATA DI UN NOIR – LO SCRITTORE MAURIZIO DE GIOVANNI S'ADDENTRA NELL'ORRORE DELL'OMICIDIO DI LAURA ZILIANI: "A DIFFERENZA DI PIETRO MASO, ERIKA E OMAR O BENNO NEUMAIR, NON C'È L'IMPULSO O L'ESPLOSIONE DI VIOLENZA, MA UNA MESSA IN SCENA CHE SA QUASI DI ORRIBILE GIOCO: DALLA CONSERVAZIONE DEL CORPO PER TRE MESI IN UN LUOGO CHE NE EVITASSE LA DECOMPOSIZIONE ALLA SCARPA LASCIATA SU UN SENTIERO PER FAR PENSARE A UN INCIDENTE, DALLE LACRIME IN TV ALL'ESIBIZIONE AGLI AMICI DI UNA TORTA PER LA FESTA DELLA MAMMA FINO A…"

Maurizio De Giovanni per il “Corriere della Sera”

 

LAURA ZILIANI E LE FIGLIE

La prima, doverosa premessa è che magari non è vero niente. Perché siamo nella fase scivolosa e sdrucciolevole della costruzione dell'impianto accusatorio, quando cioè la procura ipotizza una soluzione che renda coerenti gli elementi che l'indagine ha messo a disposizione, che unisca cioè i puntini con le linee; e questa fase fa presa su noi che osserviamo dall'esterno, tanto più se la suddetta ipotesi apre una porta sul ribollire di passioni e sentimenti sanguinosi di quell'ambiente infernale che diventa talvolta la famiglia italiana.

 

le figlie di laura ziliani

Ma proviamo a immaginare, ed è un puro esercizio intellettuale, perché la concreta e poco divertente battaglia tra periti di parte, avvocati, magistrati, testimoni e consulenti, una piccola guerra di garanzia fatta di carte bollate e incidenti probatori, durerà probabilmente anni fino a esprimere un definitivo giudizio comunque opinabile, che l'impianto sia veritiero e che effettivamente sia accaduto quello che il magistrato ipotizza.

 

laura ziliani 4

E che cioè Laura Ziliani, che ci sorride dalla cima di una montagna nella foto proposta un po' dovunque, vigilessa e trekker, vedova e madre, imprenditrice agiata, sia stata uccisa da un piccolo determinato gruppo di assassini formato dalle due figlie e dal fidanzato della maggiore. Un'ipotesi, certo: ma molto fondata, l'unica che spiegherebbe tutto quello che a oggi si sa del doloroso evento. Che questa storia sia particolarmente inquietante non c'è dubbio. Ma esattamente qual è il motivo dell'inquietudine che genera?

mirto milani

 

Perché, diciamocelo chiaro, abbiamo visto di peggio: Pietro Maso, per esempio, o Erika e Omar, per restare nel poco piacevole ambito degli uccisori dei genitori, e anche più di recente Benno Neumair a Bolzano hanno coinvolto la cosiddetta opinione pubblica inducendo quell'orrore che lascia senza commenti. Qui però c'è qualcosa di diverso; qui non c'è l'impulso, l'esplosione di violenza, l'incontrollabile rabbia.

 

Qui, se è vero quello che immaginano gli investigatori, c'è una pianificazione concertata e una messa in scena che sa quasi di orribile gioco di ruolo, una lucida e consapevole alternanza di recitazioni perfette e di indizi sbagliati seminati ad arte, una capacità sinistra di depistare e di sviare che non ha eguali in alcun precedente.

una delle figlie di laura ziliani

 

Dalla conservazione del corpo per tre mesi in un luogo che ne evitasse la decomposizione al lasciare una scarpa su un sentiero per far pensare a un incidente, da lacrime e appelli accorati davanti alle telecamere all'esibizione agli amici di una torta per la festa della mamma preparata successivamente alla morte della Ziliani, dalla scelta del tranquillante per addormentare e probabilmente soffocare nel sonno la donna alle parole lasciate cadere in conversazioni consapevolmente intercettate, dalla finta instancabile ricerca al far ritrovare il cadavere in un luogo compatibile con l'incidente il quadro che emerge con chiarezza è quello di un freddo complotto teso a eliminare quella che era vista come un ostacolo tra i tre e il patrimonio che ambivano a gestire.

 

laura ziliani 2

Tutto preparato, tutto costruito, nulla lasciato al caso tranne la conoscenza degli strumenti scientifici a supporto dell'indagine: che alla fine li hanno traditi. Tutto concepito in quel luogo caldo e sicuro che è la famiglia, dove tutti ci rifugiamo a fine giornata nella convinzione che, una volta chiusa la porta alle nostre spalle, i pericoli siano ben lontani e che ancora una volta ce l'abbiamo fatta. E invece.

laura ziliani 1MIRTO MILANI, IL FIDANZATO DELLA FIGLIA MAGGIORE DI LAURA ZILIANIlaura zilianilaura ziliani 5cadavere trovato in val camonicalaura zilianiLAURA ZILIANI 19laura ziliani 6laura ziliani 3

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...