panama papers

PULCIARI OFF-SHORE (OVVERO COME SPUTTANARSI PER POCHI SPICCIOLI) - ALLO STUDIO LEGALE “MOSSACK FONSECA” SAREBBERO BASTATI SEI EURO E 13 CENTESIMI PER EVITARE LA SOTTRAZIONE DI 11,5 MILIONI DI DOCUMENTI E UNO SCANDALO GLOBALE - ECCO PERCHÉ

ramon fonseca moraramon fonseca mora

Leonard Berberi per il “Corriere della Sera”

 

Sei euro e 13 centesimi. Tanto sarebbe bastato allo studio legale «Mossack Fonseca» per evitare la sottrazione di 11,5 milioni di documenti e uno scandalo globale che ha buttato giù un primo ministro (in Islanda) e rischia di trascinare nel vortice il premier britannico David Cameron e il presidente argentino Mauricio Macri. Una somma irrisoria che avrebbe permesso di aggiornare una funzionalità della piattaforma Wordpress (sulla quale si appoggia il sito di «Mossack Fonseca») e che nel 2014 si è scoperto essere diventata una porta di accesso per gli hacker.

jurgen mossack jurgen mossack

 

Per quanto incredibile, è quel che emerge dall' analisi effettuata da Wordpress attraverso la «divisione sicurezza» Wordfence. Un doppio portale, quello dello studio legale: da un lato l' indirizzo pubblico (www.mossfon.com), dall' altro quello riservato ai clienti (portal.mossfon.com).

 

Leggendo i dettagli tecnici, Wordfence ha scoperto che veniva usata una versione difettosa della funzionalità «Revolution Slider»: due anni fa Wordpress ha «aggiustato» l' opzione, ma così non ha fatto chi aveva in mano la gestione della piattaforma. Una distrazione che ha permesso per mesi al sito di essere penetrabile, con pochi passaggi, caricando ogni tipo di virus e accedendo all' archivio completo.

 

fonsecafonseca

«Tutto il sistema di comunicazione digitale, insomma, era senza una vera protezione», spiegano gli esperti. A facilitare l' hackeraggio è stato anche il fatto che il server della posta elettronica e quello del sito erano riconducibili allo stesso network panamense (la Cable Onda).

 

Questo fino al 4 aprile, poche ore dopo la pubblicazione sui giornali di nomi e conti, accordi e società offshore. Perché a quel punto il dominio è stato spostato sotto l'«ala protettrice» dell' americana Incapsula - specializzata nell' affrontare gli attacchi informatici - che il 6 aprile ha trasferito il sito sui server di Lower Hutt, in Nuova Zelanda.

 

PANAMA MOSSACK FONSECA 2PANAMA MOSSACK FONSECA 2MOSSACK FONSECAMOSSACK FONSECAMOSSACK FONSECA 3MOSSACK FONSECA 3MOSSACK FONSECA 5MOSSACK FONSECA 5PANAMA MOSSACK FONSECA 1PANAMA MOSSACK FONSECA 1

Sul fronte giudiziario la polizia di El Salvador ha perquisito gli uffici locali di «Mossack Fonseca», ma qui sarebbero stati trovati «pochi documenti». Marina Walker Guevara, giornalista argentina del Consorzio internazionale di giornalisti investigativi, ha detto al quotidiano cileno La Tercera che spunteranno altri nomi di imprenditori, politici e sportivi. Altro materiale per le migliaia di persone che anche ieri davanti al parlamento islandese, a Reykjavik, hanno chiesto le dimissioni del governo.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?