enzo bianchi papa bergoglio

CHE SUCCEDE NEL MONASTERO DI BOSE? - NELLA COMUNITÀ FONDATA DA ENZO BIANCHI È IN CORSO UNA VISITA APOSTOLICA STRAORDINARIA INVIATA DA BERGOGLIO PER RIPORTARE “SALDEZZA E CORAGGIO” - IL MISTERO SULLE DIMISSIONI DI BIANCHI, LA FASE DI TRANSIZIONE E IL RUOLO DEL SUCCESSORE, LUCIANO MANICARDI, E LE BEGHE INTERNE AL MONASTERO…

1 - MONASTERO DI BOSE: VISITA APOSTOLICA PER ESERCIZIO AUTORITÀ, GESTIONE GOVERNO E CLIMA FRATERNO

A.B. per https://agensir.it/

 

ENZO BIANCHI ABBE PIERRE

La comunità monastica di Bose ha annunciato che è stata oggetto dall’inizio dello scorso dicembre di una visita apostolica “nel momento di un passaggio che non può non essere delicato e per certi aspetti problematico per quanto riguarda l’esercizio dell’autorità, la gestione del governo e il clima fraterno”.

 

A compierla p. Guillermo León Arboleda Tamayo, osb, abate presidente della Congregazione Benedettina Sublacense-Cassinese, p. Amedeo Cencini, fdcc, consultore della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica, e m. Anne-Emmanuelle Devêche ocso, abbadessa di Blauvac.

 

enzo bianchi

“I fratelli e le sorelle di Bose – si legge in una nota – esprimono sincera gratitudine al Santo Padre Francesco per questo segno di vicinanza e di sollecitudine paterna, che intende aiutarli, secondo quanto da Lui stesso scritto in occasione del 50° anniversario della fondazione, a ‘meditare più intensamente sulla vostra chiamata e sulla vostra missione, affidandovi allo Spirito Santo per avere saldezza e coraggio nel proseguire con fiducia il cammino’ e a ‘perseverare nell’intuizione iniziale: la sobrietà della vostra vita sia testimonianza luminosa della radicalità evangelica; la vita fraterna nella carità sia un segno che siete una casa di comunione dove tutti possono essere accolti come Cristo in persona’”. “Essi accolgono con gioia questa opportunità preziosa di ascolto e di dialogo”.

 

2 - UN TEMPO DI GRAZIA E DI ASCOLTO

Da https://www.monasterodibose.it/

 

ENZO BIANCHI E PAPA BERGOGLIO

Dal 6 dicembre u.s., il Rev.do P. Guillermo León Arboleda Tamayo, osb, Abate Presidente della Congregazione Benedettina Sublacense-Cassinese, il Rev.do P. Amedeo Cencini, fdcc, Consultore della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita apostolica, e la Rev.da M. Anne-Emmanuelle Devêche ocso, Abbadessa di Blauvac, stanno compiendo una visita alla nostra Comunità monastica di Bose, nel momento di un passaggio che non può non essere delicato e per certi aspetti problematico per quanto riguarda l’esercizio dell’autorità, la gestione del governo e il clima fraterno.

 

I fratelli e le sorelle di Bose esprimono sincera gratitudine al Santo Padre Francesco per questo segno di vicinanza e di sollecitudine paterna, che intende aiutarli, secondo quanto da Lui stesso scritto in occasione del 50° anniversario della fondazione, a “meditare più intensamente sulla vostra chiamata e sulla vostra missione, affidandovi allo Spirito Santo per avere saldezza e coraggio nel proseguire con fiducia il cammino” e a “perseverare nell’intuizione iniziale: la sobrietà della vostra vita sia testimonianza luminosa della radicalità evangelica; la vita fraterna nella carità sia un segno che siete una casa di comunione dove tutti possono essere accolti come Cristo in persona”.

 

ENZO BIANCHI

Essi accolgono con gioia questa opportunità preziosa di ascolto e di dialogo. L’Avvento ci fa levare lo sguardo verso il Signore che viene: abitata da tale attesa, la Comunità vive questa “visitazione” come tempo di grazia e verità. Agli amici e agli ospiti chiede il ricordo e la compagnia nella preghiera.

 

3 - IL MONASTERO DI BOSE E I SUOI (PROBABILI) PROBLEMI

Alberto Carrara per www.santalessandro.org - Articolo del 9 gennaio 2020 poi rimosso

 

Papa Francesco a Bose tre "visitatori apostolici"

Al monastero di Bose è in corso, già dal 6 dicembre scorso, una "visita apostolica". Papa Francesco ha mandato suoi inviati per una indagine interna alla comunità. La notizia viene data dallo stesso sito ufficiale del monastero, il quale pubblica anche i nomi dei "visitatori", cioè le persone che la Santa Sede ha scelto per questo atto importante - anzi: nel caso di Bose è lo stesso Papa Francesco che ha preso l'iniziativa.

 

ENZO BIANCHI

Uno è il Padre León Arboleda Tamayo, benedettino, Abate che presiede una delle famiglie benedettinie, quella che si chiama Congregazione Benedettina Sublacense-Cassinese. Il secondo è il padare Amedeo Cencini, canossiano, Consultore della Congregazione vaticana per gli istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita apostolica. La terza è Madre Anne-Emmanuelle Devéche, trappista, Abbadessa di Blauvac, villaggio che si trova nel Vaucluse, Sud della Francia, il cui capoluogo è Avignone.

 

"I fratelli e le sorelle di Bose, dice il comunicato, esprimono sincera gratitudine al Santo Padre Francesco per questo segno di vicinanza e di sollecitudine paterna, che intende aiutarli, secondo quanto da Lui stesso scritto in occasione del 50° anniversario della fondazione, a 'meditare più intensamente sulla vostra chiamata e sulla vostra missione, affidandovi allo Spirito Santo per avere saldezza e coraggio nel proseguire con fiducia il cammino' e a 'perseverare nell'intuizione iniziale: la sobrietà della vostra vita sia testimonianza luminosa della radicalità evangelica; la vita fraterna nella carità sia un segno che siete una casa di comunione dove tutti possono essere accolti come Cristo in persona'. Essi accolgono con gioia questa opportunità preziosa di ascolto e di dialogo".

ENZO BIANCHI E WOJTYLA

 

Il fondatore Enzo Bianchi si è dimesso. Manicardi al suo posto

Ci sono alcuni elementi che fanno pensare a qualcosa di particolare. Intanto si tratta di una visita non ordinaria - che rientra nella routine delle comunità monastiche - ma di una visita straordinaria. Se la visita è straordinaria è pensabile che ci siano anche motivi straordinari che l'hanno resa necessaria.

 

ENZO BIANCHI GESU' E LE DONNE COVER

Un motivo Io enuncia lo stesso comunicato: Enzo Bianchi, il fondatore, si è dimesso e Luciano Manicardi, una delle figure più note della comunità, è stato eletto al suo posto. Il fondatore, però, rimane nella comunità. Situazione che non è quasi mai facile e che è spesso fonte di incertezze. Lo riconosce lo stesso comunicato che parla di "momento di un passaggio che non può non essere delicato e per certi aspetti problematico per quanto riguarda l'esercizio dell'autorità, la gestione del governo e il clima fraterno" (questa frase era presente in una versione precedente del comunicato. È stata omessa nella versione ancora on line).

 

Situazione nota: il fondatore che resta nella comunità che ha fondato finisce per essere come la statua dell'imperatore per don Giovanni: non dovrebbe esserci, ma c'è; non dovrebbe decidere, ma non si può decidere senza di lui. Soprattutto non si può cambiare senza di lui perché fare qualche cosa di diverso da quello che ha fatto lui è come sconfessarlo e non si può sconfessare il fondatore.

 

Padre Amedeo Cencini, un "visitatore" un po' speciale

MONASTERO DI BOSE

Così si capisce la composizione della commissione visitatrice. Due figure sono pacificamente normali: un monaco per i monaci e una monaca per le monache (a Bose esistono, come noto, due comunità, una maschile e una femminile). La figura che fa pensare a qualcosa di particolare nella situazione di Bose è il terzo, il padre Amedeo Cencini. Questi ha fatto parlare di sé negli ultimi anni perché era stato nominato, a suo tempo, "visitatore apostolico" per la comunità religiosa di Villaregia.

 

Questa comunità - comunità missionaria che ha la sua sede principale a Villaregia, nel delta del Po - aveva gravi e intricati problemi interni e padre Cencini si è dato da fare per sbrogliare la situazione. Pare che l'abbia fatto bene: la comunità di Villaregia, dopo gli scossoni piuttosto violenti della crisi, ha ripreso il suo cammino.

 

MONASTERO DI BOSE

Ora lo stesso "visitatore" che si è conquistato i galloni sul campo delle comunità religiose difficili è stato mandato a Bose. L'osservatore esterno è portato a pensare che anche a Bose qualche problema c'è e, forse, vista la statura del visitatore, non si tratta di problemini di poco conto perché se i problemi fossero di poco conto bastavano gli altri due visitatori.

 

Enzo Bianchi, il monastero, l'opinione pubblica

Problemi che sono, dunque, vale la pensa sottolinearlo, interni alla comunità. E anche questa è una complicazione ulteriore. Enzo Bianchi, che è monaco, ha però vaste entrature in ambienti ecclesiastici, vescovi in primis. Ma soprattutto è molto altamente considerato dall'opinione pubblica in genere e quella laica in specie (da qualche tempo collabora stabilmente con "La Repubblica", dopo aver collaborato, negli anni passati con "La Stampa" e con diversi altri organi di informazione stampata e televisiva).

 

MONASTERO DI BOSE

Sicché eventuali problemi dovuti alla sua figura sarebbero molto noti all'interno ma poco noti all'esterno. L'opinione pubblica faticherebbe a capire dei contrasti legati alla vita del monastero perché, per capire quei contrasti bisognerebbe conoscere il monastero. Ma l'opinione pubblica conosce bene Enzo Bianchi, conosce molto meno bene i monaci, la loro vita di comunità, la loro preghiera, il loro lavoro, i ruoli e le relazioni, complesse e talvolta complicate... cioè la realtà nascosta al mondo esterno dove quei contrasti si annidano. E quindi l'opinione pubblica rischia di non capire quei problemi e di derubricarli a banali beghe di frati e di suore.

 

Ma non è così, evidentemente. Tanto è vero che non è così che il Papa stesso si è scomodato. E proprio perché non è così c'è da augurarsi, da parte dell'opinione pubblica ecclesiale molto più che da parte di quella laica, che i contrasti si risolvano, possibilmente bene e possibilmente presto.

 

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...