
SULLE TRACCE DELL’ASSASSINO DI CHIARA POGGI – GLI INVESTIGATORI SONO PRONTI AD ANALIZZARE SESSANTA IMPRONTE RINVENUTE NELLA VILLETTA DI GARLASCO E MAI COMPARATE PERCHÉ RITENUTE INUTILIZZABILI NEL 2007: CON LE NUOVE TECNOLOGIE PARE CHE ADESSO SI POSSA DARE UN’IDENTITÀ A QUEL MATERIALE GENETICO – IERI ANDREA SEMPIO È STATO DI NUOVO CONVOCATO A MILANO PER RIPETERE IL PRELIEVO DELLE IMPRONTE DIGITALI E PALMARI E…
Estratto dell'articolo di Cesare Giuzzi per www.corriere.it
andrea sempio a quarto grado 2
Sessanta impronte digitali mai comparate perché ritenute parziali, «non utilizzabili» o perché nel corso delle indagini del 2007 gli inquirenti non erano riusciti ad attribuirle a un nome. Tutte trovate sulla scena del crimine nella villetta di Garlasco dove il 13 agosto di 18 anni fa è stata uccisa Chiara Poggi.
Ora saranno comparate anche con quelle di Andrea Sempio, il nuovo indagato dai pm della procura di Pavia. Si tratta di tracce che gli investigatori, diretti dal procuratore Fabio Napoleone, ritengono fondamentali, al pari del materiale genetico trovato sotto le unghie della vittima, per ricostruire cosa è accaduto nella villetta di via Pascoli. Una «verità alternativa» a quella stabilita da cinque processi che hanno portato alla condanna a 16 anni dell’ex fidanzato Alberto Stasi.
Perché i magistrati pavesi ritengono che la realtà sul delitto sia ancora tutta da scrivere. E non solo per la presenza del Dna di Sempio tra i due profili maschili trovati sotto le unghie di Chiara. Ma per una serie di «errori», «incongruenze», «strane negligenze» in come vennero effettuate le indagini.
Da qui la volontà di riaprire il caso su ogni singolo aspetto: dai sopralluoghi tecnici, ai verbali, alle trascrizioni delle intercettazioni. […] La convinzione di chi indaga — e non solo su questo punto — è che alcune delle tracce bollate come «non utilizzabili» siano in realtà comparabili. Sia a livello «giudiziario» (serve la corrispondenza con 16 minuzie) che «dattiloscopico» (in caso di presenza inferiore di minuzie) per attribuire un’identità. È per questo che mercoledì mattina Andrea Sempio è stato di nuovo convocato a Milano per ripetere il prelievo delle impronte digitali e palmari.
la perizia sulle impronte nella villetta di garlasco
Una convocazione «bis» decisa per acquisire le impronte non solo con il metodo del «laser», già usato il 13 marzo in occasione del prelievo del Dna, ma anche con quello classico dell’inchiostro. «Il laser era sporco, quindi non si leggevano bene le impronte. Così hanno deciso di riconvocarci», le parole dell’avvocata Angela Taccia all’uscita dalla caserma di via Copernico. Con lei Andrea Sempio «tranquillo», anche se «provato» dalle continue richieste degli inquirenti: «Le persone anche al lavoro mi manifestano la loro solidarietà. Io sono tranquillo».
[…] La convinzione di chi indaga è che le impronte digitali legate alle fasi esecutive del delitto indichino la presenza di Sempio e forse di altre persone sulla scena. Per questo saranno confrontate anche con quelle di altri individui (uomini e donne) che frequentavano la casa.
Nelle scorse settimane, l’altro difensore di Sempio, l’avvocato Massimo Lovati, ha più volte espresso l’opinione che ad uccidere Chiara Poggi non sia stato Stasi: «Il killer non è Sempio ma è ancora in libertà». Una «convinzione da sempre, fanno bene a indagare di nuovo», ha detto a più riprese.
Sul fronte totalmente opposto è invece il legale dei Poggi, Gian Luigi Tizzoni, che ha ribadito il senso di «amarezza» della famiglia di Chiara di fronte ai nuovi accertamenti dell’aggiunto Stefano Civardi e della pm Valentina De Stefano. Tizzoni ha attaccato frontalmente pm e carabinieri parlando di «un lavoro inutile che comporta anche un dispendio di energie e di denaro della collettività». Il tempo dirà chi ha ragione.
il bagno della villetta di garlasco 1
le tracce di sangue nella villetta di garlasco
il bagno della villetta di garlasco 2
STASI - MEME BY EMILIANO CARLI
alberto stasi
alberto stasi copia