indagine estremisti siena

SVASTICHELLE IN TERRA DI SIENA – DI GIORNO TRANQUILLI IMPIEGATI, DI NOTTE NAZI-FASCI SVALVOLATI: PROGETTAVANO DI FAR SALTARE IN ARIA LA MOSCHEA DI COLLE VAL D’ELSA E ACCUMULAVANO ARMI DI OGNI TIPO, SILENZIATORI PER PISTOLE E PERSINO ESPLOSIVI - IN MANETTE UN BANCARIO E IL FIGLIO: ESTRAEVANO CHILI E CHILI DI TRITOLO DALLE VECCHIE BOMBE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE - 10 INDAGATI

Marco Gasperetti per il “Corriere della sera”

 

indagine estremisti siena

Da tempo si erano abituati a vivere una doppia vita. Quella tranquilla di tutti i giorni da impiegati di banca, autisti di autobus pubblici, piccoli imprenditori, negozianti. E quella inquieta ed eversiva nella quale nostalgie fasciste e naziste si mescolavano a piani per attentati alla moschea di Colle Val d' Elsa (facendo saltare in aria una condotta del gas), ad assalti «tirando pistolettate senza problemi perché la destra estrema è una filosofia di via» e ad azioni «di giustizia sommaria armi alla mano», come si raccontavano fieri nelle adunanze e nei messaggi via Internet.

 

E intanto, con la scusa di essere collezionisti, accumulavano armi di ogni tipo, silenziatori per pistole e persino esplosivi. Che il capo, che amava farsi chiamare «il federale di Siena», al secolo Andrea Chesi, 60 anni, impiegato di banca Monte dei Paschi di Siena e il figlio Yuri, 22 anni, lavoro in un autosalone, raccoglievano da anni da residuati bellici. Estraevano chili e chili di tritolo da quelle vecchie bombe della Seconda guerra mondiale, rischiano la loro vita e quella degli altri, e poi conservavano quella polvere sognando chissà quale altra «eroica operazione» da compiere per onorare Hitler e Mussolini.

indagine estremisti siena

 

Andrea e Yuri Chesi sono stati arrestati ieri sera per detenzione illegale di esplosivo e per aver costituito un' associazione di estrema destra a scopo eversivo. Un nucleo deviato del Mis, il Movimento idea sociale, fondato nel 2004 da Pino Rauti, storico esponente del Msi.

 

Dieci persone, tra cui altri due impiegati del Monte dei Paschi, sono state indagate.

Nelle loro abitazioni, in cantine e capannoni, sono state trovate armi, documenti apologetici, divise delle SS conservate come reliquie e anche strampalati piani per agire contro «l' invasione islamica e dei negri». Tutti i sospettati per lo più cinquantenni, che si definivano al di là di CasaPound e Forza Nuova, hanno la fedina penale pulita.

 

Una pericolosa associazione della destra eversiva o uno scellerato gruppo di nostalgici di mezza età? «L' inchiesta è solo all' inizio - spiega il procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Creazzo - e per ora non abbiamo riscontri di collegamenti con formazioni politiche di estrema destra già esistenti».

 

indagine estremisti siena

Ma molto ancora c' è da indagare. Perché se il prospettato attentato all' odiatissimo moschea di Colle Val d' Elsa per fortuna non c' è stato perché il gruppo si sentiva spiato, nelle indagini e nelle intercettazioni della Digos di Firenze e Siena e Ucigos, i sospetti che ci si trovi di fronte a un nucleo di fanatici nazi-fascisti ci sono tutti. Un gruppo deciso a sparare e a far esplodere bombe ma anche a restare occultato «in standby sino a quando arriverà il momento di agire».

 

In cerca di alleanze con «i camerati di tutta Italia» che si stanno raggruppando in una «piattaforma su Internet» chiamata Ritorneremo.

 

Tutti pronti una volta addestrati a «arma alla mano senza chiamare le forze dell' ordine a fare giustizia sommaria», una sorta di «guardia nazionale repubblicana» addestrata perché «i nostri nipoti dovranno combattere con le armi il pericolo dell' Islam per difendere l' Italia e gli italiani».

 

Nel gruppo c' era anche chi millanta di lavorare nell' intelligence e in passato di aver avuto contatti con il Sismi e il Sisde. E chi offendeva il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

moschea

«È questo un periodo difficile per la nostra democrazia, per la nostra società civile, per il clima che si respira e per i pericoli che incombono», ha scritto ieri Liliana Segre all' associazione «Punto Dritto» che ha promosso un manifesto in favore della senatrice.

Poi ha aggiunto parole di speranza: «Il Paese per fortuna è ancora integro. Democratico, costituzionale, antifascista».

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…