ponte morandi

LA GIUSTIZIA PER LE 43 VITTIME DEL CROLLO DEL PONTE MORANDI È PIU’ VICINA – SVOLTA INATTESA AL PROCESSO SUL DISASTRO DEL 14 AGOSTO 2018: LA DIFESA RINUNCIA A ALLA DEPOSIZIONE DI 100 TESTIMONI SUGLI OLTRE 300 PREVISTI – COSÌ LA SENTENZA POTREBBE ARRIVARE ENTRO UN ANNO E VIENE SCONGIURATA LA PRESCRIZIONE DI ALCUNI REATI – ORA SPETTERÀ AI PERITI PRESENTARE LA LORO RELAZIONE

Estratto dell’articolo di Matteo Indice per “La Stampa”

 

ponte morandi

La svolta nel processo sulla strage del Ponte Morandi (43 vittime il 14 agosto 2018 nel collasso dell'infrastruttura sull'A10) si materializza a fine udienza. Quando uno degli avvocati difensori spiazza il collegio dei giudici presieduto da Paolo Lepri, profilando la rinuncia alla deposizione di 100 testimoni sugli oltre 300 previsti: è un aggiornamento forse cruciale sui tempi del dibattimento, la cui incognita principale era rappresentata proprio dalle audizioni dei testi a difesa, e rende altamente probabile la lettura della sentenza entro un anno.

 

Processo per il crollo del Ponte Morandi 3

[…] toccherà ai periti in precedenza nominati dal gip. È vero che il loro studio sulle cause è stato svolto nella forma dell'incidente probatorio e quindi già con valore processuale, ma saranno comunque riascoltati e sarà un momento nodale. Infine sarà la volta delle spontanee dichiarazioni degli inquisiti che non si sono sottoposti all'esame […]

 

A giudizio ci sono dirigenti e tecnici, o ex, di Autostrade per l'Italia, di Spea Engineering e del ministero delle Infrastrutture. Gli addebiti sono a vario titolo di omicidio stradale plurimo, falso e attentato alla sicurezza dei trasporti: tra i principali inquisiti figurano l'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci e i suoi più fidati dirigenti Michele Donferri Mitelli, ex responsabile nazionale manutenzioni, e Paolo Berti, ex direttore centrale operazioni, oltre a Roberto Ferrazza, provveditore alle opere pubbliche di Liguria e Piemonte.

Processo per il crollo del Ponte Morandi 2

 

 Le novità di ieri allontanano lo spauracchio della prescrizione, che in un primo momento si pensava avrebbe cancellato alcuni reati nell'ottobre 2024. E però nelle scorse settimane i pm Massimo Terrile, Walter Cotugno e Marco Airoldi hanno ricalcolato i termini. Secondo il nuovo schema, gli omicidi colposi semplici, le lesioni gravi semplici, le lesioni stradali e l'attentato alla sicurezza dei trasporti si prescriveranno il 14 febbraio 2026.

 

Nel 2031 toccherà all'attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato dal disastro, nel 2033 agli omicidi colposi stradali per gli imputati i cui incarichi sono cessati prima del 2008, mentre nel 2036 agli omicidi colposi per gli imputati con incarichi cessati dopo il 2008.

 

giovanni castellucci

Nei mesi scorsi era stato Cotugno a lanciare l'allarme sulla possibile conclusione delle udienze a dicembre 2025, contestato in seguito dai giudici che hanno stigmatizzato l'eccessiva attenzione del pm a questioni non inerenti specificamente il Morandi. Sul tema era intervenuto pure il procuratore capo Nicola Piacente, auspicando una durata del procedimento «compatibile con la sua complessità». […]

ponte morandiponte morandiPONTE MORANDI GENOVAcrollo ponte morandi

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