LA "SVOLTA VERDE" DEI LADRI - AUMENTANO I FURTI DELLE BATTERIE DELLE AUTO IBRIDE: NEGLI ULTIMI 3 ANNI C'È STATO UN INCREMENTO DEL 50% - IL MOTIVO? È LA PARTE PIÙ SOGGETTA A DETERIORAMENTO E LA PIÙ COSTOSA DA SOSTITUIRE. PER QUESTO E' RICHIESTISSIMA NEL MERCATO PARALLELO DEI RICAMBI PER AUTO E CAMION, MA ANCHE NEL MERCATO NERO DEI METALLI PREGIATI, COME RAME E LITIO - PERCHÉ NON PUNTANO LE AUTO ELETTRICHE? A DIFFERENZA DEI VEICOLI "FULL ELECTRIC", QUELLI IBRIDI SONO…
Estratto dell'articolo di Claudio Laugeri per www.lastampa.it
Le batterie vanno a ruba. Letteralmente. I ladri prendono di mira le auto ibride e portano via la loro parte più “preziosa”, […] è la parte più soggetta a deterioramento e (in proporzione) la più costosa da sostituire. Parliamo soprattutto delle auto full-hybrid e delle plug-in, che hanno pacchi batterie più consistenti e di conseguenza più “appetibili”. […]
I furti
[…] Le cronache hanno riportato di una decina di denunce concentrate nella zona di Verona e altre nel quartiere di Tor Vergata a Roma. Ma sono soltanto gli ultimi episodi di un fenomeno in espansione. La causa principale è il prezzo dei ricambi, «aumentati di oltre il 50 per cento in tre anni», spiega Galli.
Negli ultimi anni, Polizia stradale e Guardia di Finanza hanno fatto svariate indagini sul mercato parallelo dei ricambi per auto e camion. Ci sono bande specializzate, che si muovono su commissione e organizzano "raid” in varie zone, cannibalizzando più auto possibile in una-due notti, prima di spostarsi in altre località. In questo modo, le forze dell’ordine non hanno il tempo di organizzare una reazione con pattugliamenti mirati: quando arrivano le denunce, la banda ha già preso di mira un’altra zona.
Ma se obiettivo dei ladri sono le batterie, perché non prendere di mira le auto elettriche? La risposta è semplice: sovente, le batterie delle auto elettriche sono inserite nel pianale, l’accesso non è così semplice e il peso degli accumulatori è nell’ordine di svariate centinaia di chili. È molto più semplice smontare un divano posteriore (dove sono molte batterie delle ibride), staccare i contatti e riuscire ad allontanarsi in pochi minuti.
I COSTI
La richiesta di accumulatori, però, è abbastanza recente ed è legata a un cambiamento del mercato. Fino a qualche anno fa, le dotazioni di batterie delle auto erano ridotte al minimo, servivano per l’accensione e per l’alimentazione di funzioni slegate dalla propulsione. I divieti di circolazione antinquinamento combinati con gli incentivi post Covid decisi dai governi hanno spinto la vendita di auto ibride (molte full-hybrid).
In più, chi aveva meno da spendere si è orientato sul mercato dell’usato, sovente cercando lo stesso tipo di auto. A distanza di qualche anno, tutti questi veicoli possono avere problemi agli accumulatori: hanno dimensioni maggiori (possono pesare anche una cinquantina di chili), con cicli di funzionamento legati allo stile di guida, alle temperature di gestione e alla cura del veicolo (parcheggiato in garage o in strada, manutenzione regolare, tagliandi).
[…] E c’è chi decide di rivolgersi ai “canali paralleli” dell’usato. Su cifre di quel tipo, il risparmio può essere anche il 30-50 per cento. Attenzione però perché c’è il rischio di una denuncia per incauto acquisto o ricettazione. C’è, poi, un altro canale di riciclaggio: il mercato nero dei metalli pregiati, come rame e litio. Le batterie delle auto ibride sono un piccolo tesoro e quei materiali sono irrintracciabili. Per “piazzarli” basta riuscire a estrarli dagli accumulatori e trovare un referente con pochi scrupoli.
LE CONTROMISURE
Alcune Case hanno deciso di "codificare” le batterie, riconosciute dalla centralina dell’auto quando vengono collegate. Ma non sempre questo accade e la contromisura è efficace finché qualcuno non resetta o riprogramma in qualche modo la centralina, come già avviene per “pompare” il motore modificando le impostazioni del produttore[…]