evasione fiscale agenzia entrate

L’ITALIA DEL PAGHERO’ – TRA TASSE E MULTE NON PAGATE, IL FISCO ASPETTA DI INCASSARE 33 MILIARDI DAI PIANI DI RATEIZZAZIONE – QUELLI ANCORA ATTIVI VALGONO IL 2,6% DEL MAGAZZINO DELLA EX EQUITALIA, QUESTO SIGNIFICA CHE CI SONO 1.267,6 MILIARDI DI EURO DI CARTELLE NON RISCOSSE (MA QUELLE “AGGREDIBILI” PORTEREBBERO “SOLO” 100 MILIARDI) - PER I DEBITI FINO A 120MILA EURO SONO POSSIBILI DILAZIONI FINO A SETTE ANNI MA SOLO DICHIARANDO LO STATO DI DIFFICOLTÀ…

Estratto dell’articolo di Giovanni Parente,Marco Mobili per il “Sole 24 Ore”

 

AGENZIA ENTRATE 3

Per tasse e multe non pagate il Fisco punta sulle rateizzazioni per convincere i contribuenti a versare e allo stesso tempo non perdere troppo gettito con la strategia delle definizioni agevolate (più conosciute come rottamazioni). Definizioni da cui sono arrivati incassi per 7,2 miliardi nel 2023 e 4,6 nel 2024 ma dovendo comunque rinunciare a sanzioni, interessi e aggio che alla fine dei conti fanno perdere allo Stato oltre un miliardo di euro.

 

ernesto maria ruffini

Le rateizzazioni, anche lunghe dunque, come leva per agevolare i contribuenti nel chiudere i debiti con l’Erario e gli altri enti che si affidano all’agente pubblico della riscossione.

 

Uno strumento che negli anni è sempre più utilizzato: il carico di cartelle a rate a fine novembre, infatti, ammontava a 33,3 miliardi di euro, frutto di piani di rientro concessi nel tempo e su cui l’agente pubblico della riscossione (prima Equitalia e ora agenzia delle Entrate della Riscossione) ha costruito una vera e propria certezza negli anni in un mare magnum di crediti difficilmente recuperabili.

 

equitalia cartella

I tassi di riscossione tramite i piani di rateazione sono cresciuti nel 2024 rispetto al calo che si era verificato nel 2023 e nel 2022. I dati contenuti nella relazione con cui Ernesto Maria Ruffini si è congedato dalla guida di Entrate ed Entrate Riscossione testimoniano, infatti, che al 30 novembre scorso sui 9,7 miliardi incassati attraverso ruoli e cartelle ben 4,3 miliardi arrivano attraverso i pagamenti scaglionati nel tempo.

 

Naturalmente i 33,3 miliardi ancora da incassare potrebbero rappresentare una goccia (tradotto in cifre appena il 2,6%) sui 1.267,6 che affollano il magazzino della riscossione. Eppure proprio la capacità di onorare i pagamenti dilazionati si può rivelare una garanzia di portare nelle casse dell’Erario o degli altri enti creditori le somme che ancora mancano all’appello.

 

agenzia entrate

Del resto, lo sforzo da mettere in campo con il decreto delegato di riforma della riscossione (Dlgs 110/2023) va in una duplice direzione. Da un lato, quella di svuotare il magazzino dei crediti non più recuperabili con la missione affidata alla commissione guidata da Roberto Benedetti, presidente di sezione della Corte dei conti a riposo, di definire quali siano criteri e priorità per procedere alla cancellazione una volta per tutte.

 

PAGARE LE TASSE IN ITALIA

Dall’altro, la volontà di velocizzare le procedure di recupero allargando l’area degli avvisi di accertamento esecutivi e restringendo contestualmente quella del ruolo.

[…] Da qui il nuovo meccanismo che dal 1° gennaio 2025 punta ad allungare i piani di pagamento. In pratica, se il debito complessivo non supera i 120mila euro basta una semplice richiesta in cui dichiarare una temporanea situazione di obiettiva difficoltà per vedersi accordare una diluizione dei pagamenti fino a un massimo di 84 rate mensili, ossia lungo un arco di ben 7 anni.

pagare le tasse

 

Mentre, sempre fino a 120mila euro, chi oltre a dichiarare documenta lo stato difficoltà (attraverso l’Isee per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati, l’indice di liquidità e l’indice Alfa per i soggetti diversi da persone fisiche e titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati e l’indice Beta per i condomini) può ottenere un piano da 85 a 120 rate, ossia arrivare a una dilazione fino a dieci anni.

 

Mentre oltre i 120mila euro di debito la documentazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria permette di ottenere fino a un massimo di 120 rate mensili. […]

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…