israele hamas iran netanyahu

TEHERAN E HEZBOLLAH, CHE VOLETE FA’? – PER GLI 007 AMERICANI, L’IRAN HA SPOSTATO LE PIATTAFORME DI LANCIO DEI MISSILI PER COLPIRE LO STATO EBRAICO – PER LA CNN, GLI USA SI ASPETTANO UN ATTACCO “NEI PROSSIMI GIORNI, ANCHE SE NON È CHIARO SE SARÀ COORDINATO INSIEME A HEZBOLLAH” – IL LEADER DEL MOVIMENTO LIBANESE, HASSAN NASRALLAH, MINACCIA ISRAELE: “FA BENE A TEMERE UNA VENDETTA” – NELLA NOTTE I CACCIA DELL'AERONAUTICA ISRAELIANA HANNO COLPITO UNA BASE MILITARE DI HEZBOLLAH IN LIBANO...

DELEGAZIONE DI HAMAS IN VISITA AL LEADER DI HEZBOLLAH, HASSAN NASRALLAH

ESERCITO ISRAELE, COLPITA UNA BASE DI HEZBOLLAH IN LIBANO

(ANSA) - I caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno colpito una base militare di Hezbollah, nella zona del villaggio di Yaroun in Libano, "dove erano presenti terroristi e che stavano operando". Lo ha riferito - come riporta il The Jerusalem Post - l'esercito israeliano aggiungendo che i caccia hanno colpito anche un'infrastruttura terroristica di Hezbollah nella zona di Kfarkela, nel Libano meridionale. (ANSA).

 

 

L’IRAN MUOVE I MISSILI E PREPARA L’ATTACCO NASRALLAH MINACCIA HAIFA

Estratto dell’articolo di Daniele Castellani Perelli per “la Repubblica”

 

ALI KHAMENEI AI FUNERALI DI ISMAIL HANIYEH

Il conto alla rovescia è iniziato da giorni, ma solo l’Iran sa quando si concluderà. Il Medio Oriente aspetta la rappresaglia di Teheran contro Israele e si raccolgono indizi e voci, quasi fosse un’arte divinatoria, per capire quando arriverà. Funzionari statunitensi hanno dichiarato al Wall Street Journal di aver visto l’Iran spostare postazioni dei lanciamissili e condurre esercitazioni militari dal fine settimana.

 

Dunque ora sono pronti? Per la Cnn gli Usa si aspettano un attacco «nei prossimi giorni, anche se non è chiaro se sarà coordinato insieme a Hezbollah», e c’è chi fa notare che la finestra potrebbe aprirsi dopo il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione islamica, che si riunisce oggi a Jedda per discutere proprio di Iran e Palestina.

 

Ieri ha parlato intanto lo stesso leader del movimento libanese, Hassan Nasrallah, sostenendo che rispondere allo Stato ebraico è un obbligo, «quali che siano le conseguenze». Dopo l’affronto dell’uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran arriverà una rappresaglia «forte ed efficace» in cui Hezbollah agirà da sola o «nel contesto di una risposta unitaria» da parte di tutti gli alleati dell’“Asse della resistenza”: «Risponderemo, con l’Iran e gli Houti. I Paesi arabi si sveglino, il nemico si batte senza linee rosse – ha detto Nasrallah –. È Israele che ha scelto l’escalation. [...]»

 

[...]

discorso di hassan nasrallah 4

Parole incendiarie che seguono il fuoco incrociato tra le due parti: Hezbollah ha registrato la morte di quattro miliziani in un raid di Israele a Maifadoun (tra loro Amin Badr al-Din, nipote di un ex comandante che venne accusato di aver ucciso il premier libanese Rafik Hariri), e ha risposto con una raffica di droni e missili: ma i sette feriti israeliani su un’autostrada del Nord sono stati causati, ha ammesso l’Idf, da un razzo intercettore malfunzionante dello stesso Stato ebraico sparato per fermare i droni.

 

Tra gli obiettivi della rappresaglia ci dovrebbe essere anche Tel Aviv, secondo il quotidiano filo- Hezbollah Al-Akhbar, ma non si sa se l’obiettivo sarà una base militare nell’area o i residenti stessi della città. Il tema di quali bersagli saranno colpiti è cruciale per capire quale sarà la contro-risposta di Israele.

 

benjamin netanyahu con i soldati israeliani a gaza

Sulla questione si sarebbe mosso anche Vladimir Putin, secondo laReuters. Tramite il segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu, che lunedì è stato a Teheran, il capo del Cremlino avrebbe consegnato un messaggio all’ayatollah Ali Khamenei: date una risposta moderata e non attaccate i civili. [...]

ismail haniyeh con ali khamenei

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...