QUANDO LA REALTÀ SUPERA “GOMORRA” – LE TESTIMONIANZE DI CHI HA ASSISTITO ALL’OMICIDIO DI FRANCESCO PIO MAIMONE, 18ENNE UCCISO SUL LUNGOMARE DI MERGELLINA: “UN RAGAZZO HA SPORCATO LE SCARPE A FRANCESCO PIO VALDA (PRESUNTO KILLER) ED È NATA UNA DISCUSSIONE. LUI HA DETTO DI AVER SPARATO DUE COLPI IN ARIA E POI, PER DIMOSTRARE CHE LA PISTOLA ERA VERA, HA SPARATO CONTRO IL VETRO DI UN’AUTO” – LA CHIAMATA RICEVUTA DA VALDA PER AVVISARLO DELL’IMMINENTE ARRESTO: “VATTENE, ‘O FRAT” E I PROIETTILI RITROVATI NEL PALAZZO DOVE VIVEVA…
Estratto dell’articolo di Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”
«Francesco Pio Valda mi ha detto di aver sparato con un revolver calibro 38 prima due colpi in aria». Ma poiché «gli avversari gridavano che la pistola era a salve, lui per dimostrare che la pistola era vera ha sparato nel vetro di un’auto parcheggiata». E poi ha continuato e ha ammazzato un ragazzo che stava per i fatti suoi bevendo una birra con due amici.
I drammatici attimi della notte di Mergellina rivivono nelle testimonianze che riempiono le pagine del provvedimento di fermo notificato a Francesco Pio Valda, il ventenne accusato di aver sparato più volte al culmine di una lite con altri ragazzi e di aver ucciso, colpendolo al petto, Francesco Pio Maimone, […]
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«Mentre eravamo in attesa di essere serviti (dal gestore del chiosco di bibite, ndr ), un ragazzo che usciva dallo chalet fortuitamente è salito sopra le scarpe di Valda Francesco Pio», mette a verbale un teste.
E aggiunge: «In quell’istante si è creata la prima discussione, infatti Valda ha detto al ragazzo di fare più attenzione in quanto le scarpe erano costose, della marca Louis Vuitton, da mille euro. Il ragazzo gli ha risposto che gliene avrebbe comprate dieci».
La situazione sarebbe degenerata con l’intervento di un uomo di circa 50 anni che faceva parte del gruppo del Rione Traiano, e che pure è stato identificato e interrogato, ma non ha fornito notizie particolarmente utili agli investigatori.
Che invece hanno trovato ulteriore conferma ai loro sospetti prima dal rinvenimento di alcuni proiettili calibro 38 nel cortile del palazzo dove Francesco Pio Valda viveva con la nonna, e poi dall’intercettazione di una telefonata sull’utenza della stessa nonna.
Lunedì mattina un uomo, non ancora identificato, ha chiamato per avvertire il ragazzo che la polizia stava interrogando i suoi amici e lui doveva immediatamente scappare: «Vestiti presto presto e vattene, ‘o frat ».