E’ MORTO IL RE, VIVA “IL RE DEI RE” - IL PAESE DEI SORRISI PIANGE IL SUO SOVRANO RAMA IX, UN SEMIDIO SUL TRONO DELLA THAILANDIA DA 70 ANNI - IL PREMIER: “E’ LA PERDITA PIU’ GRANDE DELLA NOSTRA STORIA” - SCENE DI DOLORE VERO A BANGKOK
Alessandro Ursic per la Stampa
Se n' è andato il «re dei re»: al tempo stesso un padre, una figura semi-divina e un pilastro nazionale. Difficile esagerare l' importanza per i thailandesi di re Bhumibol Adulyadej, spentosi ieri pomeriggio a Bangkok all' età di 88 anni.
Sul trono da 70 anni, venerato per il suo impegno nello sviluppo della Thailandia, «re Rama IX» si lascia alle spalle un Paese che durante il suo regno è passato dalla povertà al medio reddito. E che ora lo piangerà durante un lutto lungo un anno: «E' la perdita più grande della nostra storia», ha detto il premier Prayuth Chan-ocha.
«Lunga vita al re», hanno intonato per ore centinaia di fedeli all' esterno dell' ospedale Siriraj, dove Bhumibol ha passato gran parte degli ultimi sette anni, sempre più debole. Scene di dolore vero, pianti e singhiozzi alternati a un silenzio attonito. Rama IX era genuinamente amato da milioni: riservato e dedito ad aiutare i più poveri, fin dagli Anni Cinquanta aveva fatto breccia nel cuore dei suoi sudditi, guadagnando un' aura di santità.
Il re thailandese Bhumibol Adulyadej
Con i suoi richiami all' ordine per fermare violenze tra fazioni rivali, diventò anche un baluardo della stabilità del Paese. Non è un caso che al declino fisico degli ultimi dieci anni, con una sua minore presenza sulla scena pubblica, il «Paese dei sorrisi» sia stato lacerato da nuove divisioni politiche e sociali.
Quasi tutti i thailandesi non hanno conosciuto altro re: l' immagine di Bhumibol - il cui ritratto è su ogni banconota, in case e uffici, e adorna intere facciate di palazzi - è in sostanza sovrapposta a quella della monarchia. L' amore verso di essa, e quindi per Rama IX, è parte dell' identità nazionale. Il tutto è stato amplificato nei decenni da un' imponente grancassa mediatica, la cui potenza si è vista anche ieri: tutti i canali tv in Thailandia hanno iniziato a trasmettere vecchi filmati che lodano il re, e per trenta giorni verranno trasmesse solo notizie della casa reale. Per lo stesso periodo, le celebrazioni di ogni tipo saranno proibite.
Il successore sarà il figlio Vajiralongkorn (64 anni), con tempistiche e procedure però tutte da definire. E' stato indicato come il futuro Rama X direttamente da Bhumibol, ma ieri sera ha fatto sapere di voler rinviare l' ascesa al trono per porter piangere insieme al resto del popolo; potrebbe servirgli anche per accumulare autorità morale, al momento ben lontana da quella del padre. Alle 15 di oggi la salma verrà trasportata dal Siriraj al palazzo reale, per l' inizio di cerimonie funebri che verosimilmente dureranno settimane e raggiungeranno picchi di maestosità.
Analizzare gli scenari futuri è arduo, e fortemente limitato dalla legge di lesa maestà più severa al mondo. Critiche e insinuazioni di qualsiasi tipo sono proibite. Non è però un mistero che l' ambiente di palazzo in Thailandia sia opaco e diviso in fazioni che sgomitano per una maggiore influenza. E al potere da oltre due anni c' è un governo militare sempre più radicato, che considera la difesa della monarchia la sua massima priorità. Se in Thailandia è ora il momento del lutto, il Paese è meno unito di quanto voglia far credere.
RE THAILANDIATHAILANDESI IN LACRIME