THE SHOW MUST GO ON – IL MONDO DELLA CULTURA, ORMAI ALLO STREMO, LANCIA UNA PETIZIONE PER CHIEDERE LA CAPIENZA AL 100% E L’ABOLIZIONE DEL DISTANZIAMENTO: TRA I FIRMATARI TANTE STAR ITALIANE, DA ZUCCHERO A RENATO ZERO, MA ANCHE BIG STRANIERI COME DEPECHE MODE, ELTON JOHN E ROBBIE WILLIAMS – LA PROPOSTA DEI PROMOTER È DI PREVEDERE INGRESSI AI CONCERTI CON GREEN PASS, MASCHERINE OBBLIGATORIE E CONTROLLO DELLA TEMPERATURA
Barbara Visentin per il “Corriere della Sera”
Capienza al 100% e abolizione del distanziamento: sono queste le due condizioni indispensabili perché il settore della musica dal vivo possa ripartire. I promoter fanno fronte comune, lanciando un appello alle istituzioni sottoscritto da centinaia di artisti. E un'altra petizione, per l'intero mondo della cultura «allo stremo», arriva anche dalla Siae nelle parole di Mogol. Tra i firmatari del «piano di salvataggio» dei concerti ci sono tantissime star italiane, da Zucchero a Renato Zero, da Achille Lauro a Emma (con qualche assente come Enrico Ruggeri e Francesco De Gregori).
Ma compaiono anche big stranieri come Nick Cave, Depeche Mode, Elton John o Robbie Williams. La proposta, hanno spiegato ieri i promoter, schierati in una lunga fila sugli spalti di San Siro, è di prevedere ingressi ai concerti con green pass, mascherine obbligatorie e controllo della temperatura a fronte della capienza piena. Un protocollo che va però messo a punto entro il 31 ottobre, precisano, perché non si compromettano anche i tour del prossimo anno. «Fra marzo 2020 e ottobre 2021 la mia società ha perso il 99% dei ricavi - dice Roberto De Luca di Live Nation . Non siamo la Cenerentola delle arti, siamo stanchi, tristi, sfiancati».
L'invito alle istituzioni è anche di guardare all'estero, dove i concerti sono già ripartiti senza limitazioni o hanno date di ripartenza fissate: «Ho passato l'estate in giro per i festival europei con i Maneskin. In Belgio e Austria c'erano oltre 25mila persone senza distanziamento, con il green pass, e non c'è stata alcuna ripercussione - racconta Clemente Zard di Vivo Concerti -. Non stiamo chiedendo fantascienza e vogliamo rispettare le regole».
i promoter chiedono concerti con capienza piena
Se i promoter hanno messo da parte reciproche rivalità per farsi sentire all'unisono, anche gli artisti fanno muro: l'ex Pooh Red Canzian, presente a San Siro (dove è arrivata a sorpresa anche Alessandra Amoroso) ha invocato a sua volta l'Europa: «Siamo tra i migliori per il tasso di vaccinazioni, forse siamo meno europei degli altri?». Non si arrivasse alla soluzione auspicata, c'è un piano B: «Siamo disposti a un'azione ancora più restrittiva, facendo accedere ai concerti solo chi è vaccinato o immunizzato post Covid, così ogni concerto sarebbe una "casa" di immunizzati - dice Ferdinando Salzano di Friends & Partners -. Ma questo sarebbe il punto della disperazione e se venisse rifiutato dovremmo chiederci perché ci siamo vaccinati».
La premessa, comunque, rimane la capienza al 100%. Una percentuale che risuona anche nell'altro appello, «Cultura 100x100», lanciato ieri dalla Siae per l'intero mondo della cultura: «Abbiamo sempre rispettato le regole e anteposto la salute dei cittadini a tutto il resto - dice il presidente della Società degli autori ed editori Mogol, presentando la petizione già sottoscritta da tanti artisti -. Fateci ripartire in sicurezza».
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